Nel 2020, ZF realizza un fatturato di 32,6 miliardi di euro. L'azienda accelera sul cambiamento e trae vantaggio dalle nuove tecnologie
Nel 2020, la società tecnologica ZF ha continuato a focalizzarsi sulla trasformazione della mobilità. La nascita della Electrified Powertrain Technology Division, l’integrazione della società tecnologica Wabco che opera nel settore dei veicoli commerciali e industriali, la vendita di soluzioni indipendenti di software così come l’avvio di un nuovo centro software sono i principali esempi. In un momento economico ricco di sfide, ZF è stata in grado di assicurarsi ordini consistenti da parte della clientela nei settori di business legati alle nuove tecnologie. Questi confermano la strategia di ZF denominata “Next Generation Mobility” e assicurano alla società la crescita futura. Parallelamente, la pandemia di coronavirus ha avuto un impatto sul giro di affari di ZF nel 2020. Il fatturato del Gruppo, di 32,6 miliardi di €, è stato dell’11% inferiore a quello dell’anno precedente, attestatosi a 36,5 miliardi di €. L’EBIT rettificato ammonta a 1,0 miliardi di € (2019: 1,5 miliardi di €); il margine EBIT rettificato è del 3,2 percento (2019: 4,1 percento). L’utile al netto delle imposte ammonta a -741 milioni di €.
“Il 2020 è stato un anno ambivalente. Ciò nonostante, abbiamo padroneggiato insieme la crisi, siamo progrediti ulteriormente nella trasformazione della società e ci siamo assicurati sostanziali nuovi ordini nei campi strategicamente importanti delle future tecnologie,” ha affermato il Chief Executive Officer Wolf-Henning Scheider in occasione della conferenza annuale 2021di ZF di questo giovedì.
All’inizio del 2021, ZF ha fondato la nuova Electrified Powertrain Technology Division, che aggrega tecnologie di guida tradizionali, ibride ed elettriche destinate alle autovetture. Con questo approccio, ZF si è spinta avanti con successo nella trasformazione verso la mobilità elettrica. Scheider: “Siamo in buona posizione per offrire ai nostri clienti da un’unica fonte una gamma completa per la guida elettrica, in tutte le aree della mobilità.”
Cuore dell’offerta prodotti è rappresentato dall’inverter, come elemento centrale dell’elettronica di potenza. “In questo segmento, vogliamo diventare il leader di mercato in Europa e uno dei principali fornitori globali,” ha enfatizzato Scheider. Verso la fine del 2020, ZF ha vinto commesse per componenti elettrici della trasmissione con un volume di vendite pari a 14 miliardi di € per diversi anni a venire. Questo trend positivo è proseguito nei primi mesi del 2021 con ulteriori nuovi ordini. Con la nascita della divisione, ZF sta anche rafforzando la collaborazione interfunzionale e accorciando il coordinamento e i processi decisionali.
La nuova divisione sulla tecnologia per veicoli commerciali e industriali diventa un fornitore di primo piano di sistemi
ZF ha come obiettivo la creazione di un’organizzazione unificata, efficiente e collaborativa nel settore dei veicoli commerciali e industriali. La società tecnologica Wabco, che opera in tale settore, sarà unificata con l’esistente Commercial Vehicle Technology Division di ZF entro la fine di quest’anno. Wabco è stata acquistata il 29 maggio 2020; le sue cifre sono incluse nel bilancio consolidato per i sette mesi seguenti all’acquisizione.
Scheider vede un grande progresso nel processo di integrazione: “Quella con Wabco rappresenta sempre di più l’accoppiata perfetta. Abbiamo sviluppato progetti iniziali congiunti che si sono trasformati in ordini da parte dei clienti. E possiamo già vedere i benefici della collaborazione in termini di prodotti e nuovi ordini, ma anche finanziariamente.”
Software e computer centrali definiti come nuovi campi di attività
L’allineamento strategico a lungo termine di ZF sarà ora ulteriormente accelerato nelle aree dell’elettronica, del software, e della guida autonoma. Per la prima volta, ZF offre anche prodotti software che i clienti possono acquistare indipendentemente dall’hardware. Per questo, ZF ha fondato un Global Software Center per accelerare lo sviluppo di soluzioni software e trasformare prodotti e servizi basati su dati in modelli di business profittevoli. Ciò porta con sé un grande potenziale poiché la percentuale di software nel veicolo continuerà a crescere e sempre più componenti sono dotati di sensori che rappresentano potenziali fonti di dati. Il Global Software Center di ZF funziona secondo le più moderne metodologie di sviluppo software e ha presentato di recente un sistema software automotive, denominato middleware, destinato ai performanti computer centrali dei futuri veicoli.
Oltre al software, componenti hardware – quali ZF ProAI, il computer modulare ad alte prestazioni – sono molto richiesti poiché nelle vetture di nuova generazione i potenti computer centrali sostituiranno molte delle piccole centraline elettroniche. Nella sua configurazione più recente, ZF ProAI definirà nuovi standard per la digitalizzazione e la condivisione in rete dell’automobile. ZF fornirà diversi milioni di unità di ZF ProAI sia ai costruttori di autovetture sia a quelli di veicoli commerciali e industriali. “Il nostro obiettivo è di assicurarci e ulteriormente espandere la nostra posizione nel software e nei calcoli ad alte prestazioni per mezzo di una campagna di digitalizzazione completa. ZF intende essere un fornitore di punta di unità di controllo centrali e di prodotti software,” ha affermato Scheider.
La tecnologia relativa all’energia eolica si sta sviluppando positivamente
L’Industrial Technology Division ha avuto altrettanto successo nel 2020: i prodotti della business unit Wind Power Technology, ad esempio, hanno ricevuto forti richieste. Le vendite relative a questa unità sono quadruplicate dal 2013, da circa 230 milioni di € a 1 miliardo di € per la prima volta in assoluto quest’anno. Il design del riduttore ZF è basato su un nuovo approccio di piattaforma, con componenti standardizzati che offrono ai costruttori di turbine eoliche la massima flessibilità. Ciò consente loro di adattarsi rapidamente a nuovi modelli di turbina e di ridurre il tempo richiesto al lancio sul mercato.
Precorritrice è la partnership strategica stipulata di recente tra ZF e il costruttore danese di turbine eoliche Vestas. Insieme svilupperanno inverter per le nuove turbine eoliche, le più grandi al mondo di classe 15 megawatt, per applicazioni off-shore. Per la prima volta, una di queste turbine potrà generare circa 80 gigawatt-ora all’anno di elettricità green. Una singola turbina eolica è sufficiente a coprire la richiesta energetica di circa 20.000 abitazioni europee e di risparmiare oltre 38.000 t di CO2. Questo evidenzia il contributo di ZF all’espansione delle energie rinnovabili e alla riduzione dei gas serra.
Obiettivo ambizioso: l’azienda a impatto zero entro il 2040
I principi della gestione aziendale sostenibile sono saldamente ancorati nella strategia ZF. Le iniziative sulla sostenibilità si focalizzano su quattro aree: prodotto, produzione, dipendenti e supply chain. “Il nostro obiettivo ambizioso è diventare a impatto zero entro il 2040 – dieci anni prima di quanto previsto dall’Accordo di Parigi,” ha affermato Scheider, CEO di ZF. ”Tra le altre cose, vogliamo ridurre sistematicamente le nostre emissioni di CO2, lungo tutta la nostra catena di fornitura.” ZF ha quindi introdotto il criterio di sostenibilità per sensibilizzare i partner commerciali sulle proprie aspettative in termini di sostenibilità e decarbonizzazione. ZF ha anche aderito all’”Alliance of CEO Climate Leaders” del World Economic Forum perché la protezione dell’ambiente può essere gestita con successo solo in uno sforzo congiunto.
Dati chiave: forte ripresa nella seconda metà del 2020
Con 32,6 miliardi di € (2019: 36,5 miliardi di €), le vendite del Gruppo ZF nel 2020 sono state inferiori dell’11% rispetto all’anno precedente. “Dopo l’esplosione della pandemia, abbiamo subito analizzato tutte le spese”, ha affermato il Dr. Konstantin Sauer, CFO di ZF. “Controllando rigorosamente i nostri costi e gli investimenti, nonché adeguando le nostre strutture, nella seconda metà dell’anno siamo riusciti a migliorare in modo significativo i nostri risultati e il flusso di cassa. La ripresa del mercato ha aiutato.” ZF ha inoltre beneficiato notevolmente della ripresa del mercato cinese, motivo per cui le vendite nella regione Asia-Pacifico hanno addirittura superato leggermente il dato dell’anno precedente.
L’EBIT rettificato è pari a 1.047 milioni di € (2019: 1.503 milioni di €); il margine EBIT rettificato è sceso a 3,2 percento (2019: 4,1 percento). Il free cash flow rettificato per le attività di M&A ammonta a 994 milioni di € (2019: 803 milioni di euro). L’utile al netto delle imposte di -741 milioni di € è dovuto essenzialmente agli accantonamenti per la ristrutturazione e a ingenti spese iniziali per attività future, che ZF vuole perseguire nonostante la rigorosa disciplina sui costi.
ZF sta anche mantenendo le sue attività di ricerca e sviluppo: nell’anno precedente, la quota di ricerca e sviluppo è aumentata dal 7,3 al 7,7 percento rispetto al 2019. Ciò corrisponde a una spesa in ricerca e sviluppo di 2,5 miliardi di € (2019: 2,7 miliardi di €). Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari ammontano a 1,4 miliardi di € (2019: 1,9 miliardi di €). La percentuale di investimento è stata del 4,4 percento (2019: 5,2 percento).
ZF assicura ulteriore liquidità
Per migliorare la situazione finanziaria, ZF si è assicurata ulteriore liquidità nella prima metà del 2020 attraverso una linea di credito sindacata. Questa linea di credito è stata completamente rimborsata nella seconda metà del 2020. ZF ha inoltre concordato con il suo consorzio bancario di adeguare i suoi impegni finanziari. Per la prima volta, ZF ha istituito un programma EMTN (Euro Medium Term Note) che consente un collocamento più rapido e flessibile delle obbligazioni. Nell’ambito di questo programma, ZF aveva già collocato obbligazioni per un volume totale di 2 miliardi di € nell’autunno 2020. “Il mercato dei capitali e i nostri investitori hanno apprezzato tutte queste misure”, ha affermato Sauer. “Questo sottolinea la loro fiducia nella stabilità finanziaria di ZF anche in tempi difficili”.
Modifica della struttura del personale nel Gruppo
In futuro, l’attenzione alle tecnologie di tendenza richiederà anche competenze e qualifiche aggiornate per i dipendenti ZF. Per far conoscere ai dipendenti le nuove tecnologie, ZF sta attualmente organizzando il programma di formazione più importante della sua storia. La “E-Cademy”, iniziativa di formazione sulla mobilità elettrica, supporta i dipendenti nell’affrontare il cambiamento tecnologico. Gli esaustivi moduli formativi sono pensati per consentire ai dipendenti di ottenere qualifiche specifiche per i futuri profili professionali.
Allo stesso tempo, ZF sta gradualmente adeguando le proprie capacità produttive al ribasso, in linea con i livelli dei mercati veicolari nei prossimi anni. In Germania, ad esempio, quasi 2.000 dipendenti hanno accettato il trattamento di fine rapporto e le offerte di pensionamento. L’anno precedente, ZF ha ridotto di 6.450 il numero complessivo di posti di lavoro in tutto il mondo. Sono stati creati ulteriori posti di lavoro nei settori della mobilità elettrica, della guida autonoma e dello sviluppo software. Al 31 dicembre 2020, ZF aveva una forza lavoro globale di 153.522 (2019: 147.797). L’aumento deriva dai circa 12.000 dipendenti Wabco che sono stati integrati nell’azienda alla fine di maggio.
Prospettive ottimistiche per il 2021
In considerazione del riallineamento strategico a lungo termine, dell’espansione dei settori tecnologici orientati al futuro e degli ordini appena stipulati lo scorso anno, ZF guarda al futuro con fiducia. In base alle previsioni sull’ulteriore ripresa dell’economia globale e sulle stime attuali per le singole divisioni, ZF prevede di generare quest’anno un fatturato compreso tra 37 e 39 miliardi di €. ZF prevede un margine EBIT rettificato compreso tra 4,5 e 5,5 percento; il free cash flow rettificato dovrebbe essere compreso tra 0,8 e 1,2 miliardi di €. Non si possono escludere effetti su tali previsioni dovuti alle incertezze derivanti dalla pandemia di Covid-19 e all’entità e alla durata dei relativi lockdown. Le attuali carenze di fornitura di semiconduttori rappresentano una sfida e interessano l’intero settore della fornitura, inclusa ZF. Tuttavia, a questo punto, non è ancora possibile valutare l’impatto sull’intero anno 2021.
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