L'UE si è posta l'obiettivo di dimezzare gli incidenti mortali entro il 2020. Il modello è quello della Slovacchia, che in tre anni è riuscita a ridurre del 37% la mortalità sulle strade
L’UE si è posta l’obiettivo di dimezzare entro il 2020 gli incidenti stradali mortali. Un obiettivo ambizioso, che prevede da una parte il miglioramento della rete stradale e dall’altra una maggiore educazione alla guida. Il modello da seguire è quello della Slovacchia, che in appena 3 anni è riuscita a ridurre del 37% la mortalità sulle strade.
Un risultato che supera di gran lunga anche la media fatta segnare dagli altri 28 paesi, attestata sul -18% e frutto di una martellante campagna stampa sulla sicurezza stradale e un massiccio intervento sulle infrastrutture del paese.
Dietro la Slovacchia troviamo Spagna e Portogallo a -32 e -31% e la Grecia -31%, seguiti da Cipro -27%, Danimarca -25%, Bulgaria e Romania -23 e -22%. La Francia è a -19%, mentre Finlandia, Svezia e Serbia non superano la soglia del -5%. Sono andati male, invece, Estonia, Malta e Lussemburgo, che fanno invece registrare un’inversione di tendenza. Per quanto riguarda l’Italia, in base ai dati Istat, nel 2013 il calo degli incidenti mortali rispetto al 2012 è stato del 6,9%.
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