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Nel 2026 entrerà obbligatoriamente in vigore la normativa Euro 7, che introduce un cambiamento radicale nel controllo delle emissioni e soprattutto nuove sfide e costi per l’industria e i consumatori. L’approfondimento di TÜV Italia
La normativa Euro 5+ introdotta nel 2024 e la normativa Euro 7, che sarà introdotta nel 2026, sono reputate provvedimenti decisivi per ridurre l’impatto ambientale del settore dei trasporti, considerato una delle principali fonti di emissioni inquinanti. Ma l’evoluzione delle normative sulle emissioni, pur segnando tappe fondamentali verso una mobilità più pulita e responsabile, presenta anche molte criticità soprattutto nel momento di grande difficoltà che il settore automotive sta vivendo. Sull’argomento TÜV Italia, ente indipendente di certificazione, ispezione, testing, collaudi e formazione che offre servizi certificativi in ambito qualità, energia, ambiente, sicurezza e prodotto, ha pubblicato un interessante approfondimento con tutti gli aggiornamenti sui modi e i tempi dell’entrata in vigore dei nuovi standard.
Lo standard Euro 7: i dettagli
Dal 29 novembre 2026 entrerà obbligatoriamente in vigore la normativa Euro 7, che introduce un cambiamento radicale nel controllo delle emissioni. Questa normativa amplia il raggio d’azione e di verifica del precedente Euro 6 includendo regole specifiche per auto, furgoni, autobus e veicoli pesanti e affrontando l’abbattimento sia delle tradizionali emissioni derivate dai gas di scarico sia quelle dovute alle particelle emesse da pneumatici e freni.
Le novità principali dell’Euro 7 riguardano innanzitutto i limiti di emissione, divenuti più stringenti: auto e furgoni manterranno i limiti Euro 6 per le emissioni di scarico, ma verranno introdotte regole più severe per le particelle solide; autobus e veicoli pesanti saranno soggetti a nuovi limiti, tra cui il controllo del protossido di azoto (N2O). Relativamente al controllo delle emissioni non di scarico sono state introdotte nuove norme per ridurre le particelle derivanti dall’usura di freni e pneumatici, un aspetto cruciale anche per i veicoli elettrici. Per quanto riguarda la durata della conformità i veicoli dovranno rispettare i limiti di emissione per un chilometraggio più elevato rispetto al passato. Verifiche specifiche saranno effettuate sull’autonomia e sull’efficienza dei veicoli elettrici.
Entrata in vigore dell’Euro 7: le date chiave
A oggi, i termini temporali previsti per l’entrata in vigore dell’Euro 7 sono tre: il 29 novembre 2026 per le nuove omologazioni di autovetture e furgoni (categorie M1 e N1); il 29 maggio 2028 per i nuovi tipi di veicoli pesanti (categorie M2, M3, N2, N3); il 1° luglio 2030 e 2031 sono le scadenze per i veicoli prodotti in piccola serie.
Euro 5+: i requisiti per le moto
Lo standard Euro 5+ rappresenta invece un importante aggiornamento per l’omologazione dei motocicli. Dal 1° gennaio 2024 i nuovi modelli di motocicli devono rispettare i requisiti della normativa Euro 5+ per ottenere l’omologazione. Questo standard diventerà obbligatorio per tutte le moto immatricolate a partire dal 2025, ad eccezione di alcune deroghe riservate ai piccoli produttori.
Rispetto alla normativa Euro 5 introdotta nel 2021 l’Euro 5+ non modifica i limiti delle emissioni inquinanti, ma introduce importanti innovazioni tecniche volte a migliorare il monitoraggio e la sostenibilità dei veicoli di categoria L. Tra queste: la diagnostica avanzata (OBD fase II), un sistema di diagnostica di bordo più complesso che consenta il monitoraggio continuo di componenti chiave come il catalizzatore; verifiche di degrado nel tempo con l’obbligo per i costruttori di garantire prestazioni antinquinamento affidabili nel tempo introducendo accumuli chilometrici reali rispetto a quelli tabellati usati in precedenza; la riduzione della rumorosità, con l’introduzione di verifiche più rappresentative del reale utilizzo su strada, espandendo gli scenari secondo cui i veicoli andranno testati e dovranno risultare conformi ai limiti sonori. La conformità alla normativa Euro 5+ sarà indicata chiaramente sul libretto di circolazione con la dicitura: “Rispetta il regolamento 134/2014/UE (Euro 5+)”.
Euro 5+ ed Euro 7 : una sfida per i costruttori
Di fatto, sottolinea l’ente, le normative Euro 5+ ed Euro 7 sono fondamentali per contribuire al raggiungimento degli obiettivi Net Zero di neutralità climatica fissati dall’Unione Europea. Ciò introdurrà un’ulteriore sfida tecnica ed economica per l’industria automobilistica e motociclistica in un periodo già difficile per il settore, con il rischio che gli utilizzatori finali vengano penalizzati da un ulteriore aumento dei costi. I costruttori dovranno investire nell’innovazione tecnologica, necessaria per sviluppare sistemi sempre più avanzati per la gestione e il controllo delle emissioni e sostenere costi di prodotto maggiorati dall’adozione di componenti e materiali più performanti. inoltre, dovranno gestire processi di omologazione più complessi, indispensabili per certificare la conformità dei veicoli alle nuove normative.
Come conferma Luca Taschini, Business Line Manager Homologation & Vehicle Components di TÜV Italia, “le normative Euro 5+ ed Euro 7 segnano una svolta cruciale per il settore dei trasporti, rappresentando un’opportunità significativa per la sostenibilità ambientale. Tuttavia, queste normative pongono anche sfide economiche e strutturali non indifferenti per le Case automobilistiche. Alle aziende si richiede non solo l’adozione di tecnologie innovative, ma anche un approccio proattivo nei processi di certificazione e controllo”.
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