I ricambi smontati e privi di documentazione erano diretti verso l'Africa. Si ipotizza un traffico internazionale che avrebbe come hub il porto di Napoli
Come riportato da Il Mattino, la GdF di Napoli ha sequestrato negli scorsi giorni circa 72 tonnellate di rifiuti speciali, in prevalenza parti meccaniche di autoveicoli, denunciando quattro persone alla magistratura.
A far scattare l'indagine il controllo di un furgone sbarcato da una nave proveniente dalla Sicilia, all'interno del quale sono state trovate componenti auto e lamierati. Successivamente i militari hanno individuato l'area in cui era diretto il furgone, scoprendo altri tre persone che stavano scaricando ricambi per poi trasferirli in un container. Sono stati trovati motori, cilindri, marmitte e parti di carrozzeria, tutti privi di documentazione e non ancora trattati per lo smaltimento.
La Guardia di Finanza ha sequestrato i due furgoni e i quattro container, che dovevano essere spediti in Africa, dove il mercato di ricambi smontati è sempre più fiorente, senza considerare le discariche illegali in cui le parti non utilizzabili vengono smaltite.
A proposito di questo argomento, riportiamo il link di un interessante articolo del Mattino che indaga sul traffico di ricambi con l'Africa che avrebbe come principale hub il porto di Napoli. Alle spalle potrebbe esserci una organizzazione di stampo malavitoso che ha contatti sul territorio in Italia e in Africa.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere