Toyota ha affidato a 100 operai specializzati varie mansioni precedentemente svolti dai robot. Ne è derivata maggiore qualità e redditività
L’agenzia Bloomberg riporta la notizia che Toyota avrebbe affidato a persone fisiche alcune mansioni prima svolte da robot, nel tentativo di aumentare la qualità dei prodotti e addirittura i margini di guadagno. Un’azione controcorrente rispetto al pensiero dominante, secondo cui l’automazione dei processi produttivi è fonte di redditività.
La casa giapponese ha deciso di agire su due fronti: da una parte i lavoratori saranno maggiormente coinvolti nel lavoro (riducendo la serialità delle operazioni), dall’altra dovranno prestare maggiore cura al dettaglio per garantire più qualità. Toyota ha deciso quindi di sostituire alcuni robot con 100 operai specializzati, capaci di grarantire quel valore aggiunto che i robot non possono offrire. L’introduzione dei cento operari ha portato ad una riduzione dei costi e dei tempi di consegna, oltre ad un minor spreco di materali. Va detto che Toyota è la prima al mondo per numero di robot impiegati, con un rapporto fra macchine ed impiegati di 300 ogni 10.000.
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