Può capitare che una vettura entri in officina per controllare un consumo anomalo di liquidi, refrigerante, olio o entrambi… Hai mai pensato allo scambiatore di calore?
Oggi entra in officina un’auto che necessita un controllo perché si verifica un consumo insolito di liquidi.
A un primo controllo visivo non ci sono perdite.
Dopo poco tempo dal classico rabbocco, però, il cliente ritorna con lo stesso problema: cosa può essere, escludendo problemi seri?
Andate a studiare il motore che avete di fronte e, quasi sicuramente, potreste scoprire che l’auto è dotata di uno scambiatore di calore acqua/olio e che l’anomalia dipende proprio da lui.
Il consumo anomalo di liquidi e lo scambiatore di calore
- Lo scambiatore di calore è quella parte di un impianto in cui due fluidi con temperature differenti vengono a contatto (diretto o indiretto) e quello più freddo, per il primo principio della termodinamica, assorbe calore da quello più caldo abbassandone la temperatura.
- Quelli utilizzati sulle automobili sono scambiatori a superficie, in quanto fra i due fluidi (acqua/olio o aria/acqua) non vi è contatto diretto, ma lo scambio avviene attraverso le superfici che li separano (cosiddette piastre).
- Col passare degli anni, queste piastre si possono “consumare”, diventare porose con la conseguente perdita di uno dei due fluidi; stesso discorso vale anche per le guarnizioni O-ring di cui sono dotati gli scambiatori.
Come procedere per controllare a cosa è dovuto il consumo anomalo di liquidi e verificare lo stato dello scambiatore di calore
1.
Ecco come si presenta uno scambiatore sezionato: i due fluidi scorrono paralleli fra le piastre (color marrone in foto) e compiono lo scambio di temperatura, come si può vedere nel disegno
2.
Molto spesso, per poter arrivare a maneggiare lo scambiatore acqua/olio, bisogna rimuovere molti particolari; in questo caso, rimosse le plastiche di protezione e il collettore di aspirazione, la scena che ci si presenta davanti è questa
3.
Rimossa anche la valvola EGR, lo sporco che si è accumulato anche nell’aspirazione è notevole: anche questo potrebbe essere uno dei sintomi dello scambiatore rotto
4.
Anche il collettore di aspirazione va pulito, visto che è stato smontato; fondamentale sostituire anche tutte le guarnizioni di gomma
5.
Finalmente abbiamo raggiunto lo scambiatore incriminato; come si può vedere, di liquido attorno a lui ce n’è parecchio
6.
Con una cannula collegata ad un aspiratore si procede a rimuovere quanto più liquido possibile e pulire la zona sporcata dall’acqua e dall’olio
7.
In questa foto si vede bene l’ingresso da parte del motore verso lo scambiatore: il liquido di raffreddamento (colore rosa) esce dal basamento per entrare nello scambiatore e raffreddare l’olio (colore nero). A fine processo entrambi i fluidi ritornano nel basamento con temperature differenti.
8.
Lo scambiatore di calore rotto è davanti ai nostri occhi: si presume si sia fessurato nell’angolo sporco di olio in basso a sinistra
9.
Il ricambio nuovo è stato sostituito a quello danneggiato e si può ricominciare a rimontare e ripristinare tutto; anche le guarnizioni sono state sostituite
10.
Terminato il rimontaggio, si deve procedere ad azzerare tutti gli errori eventualmente registrati in centralina e a fare gli adattamenti del caso tramite il tester
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere