L'operazione "Crash car" ha scoperto un mercato di auto rubate e ricambi, con tanto di listino prezzi, gestito da concessionarie, officine e demolitori di diverse province lombarde. Nei guai 24 persone
I Carabinieri, nell’ambito dell’operazione “Crash car”, hanno stroncato un “mercato parallelo” di ricambi. Sono state eseguite 24 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Monza, per altrettante persone (23 italiani e un albanese) indagate per i reati di furto di autovetture, ricettazione e riciclaggio. Il sistema messo in piedi dalla banda consentiva di “ordinare” auto o ricambi, in particolare di media cilindrata, per soddisfare le esigenze dei propri esercizi commerciali, evitando i più costosi canali di approvvigionamento ufficiali.
Sono tuttora in corso perquisizioni all’interno di officine meccaniche, concessionarie e autodemolitori di diverse province lombarde dove venivano nascoste auto rubate e i pezzi destinati ai mercati nazionali ed esteri, in particolare Spagna e nord Africa.
Le indagini, durate circa 4 mesi, erano iniziate nel novembre del 2014, a seguito di un improvviso aumento di furti di auto nel territorio ad opera due ladri esperti. È così emersa l’esistenza di un vero e proprio mercato parallelo di auto e parti di auto rubate, con uno specifico listino prezzi, gestito da numerosi operatori commerciali del settore.
(fonte: Il Messaggero)
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