![Stop al motore endotermico: il diktat vacilla, auto ibride anche oltre il 2035](https://s3.eu-south-1.amazonaws.com/wp.cluster01.partsweb.it/media/AdobeStock_94678568-800x533.jpeg)
L' UE sembra intenzionata a rivedere la totale messa al bando del motore endotermico entro il 2035 consentendo alle Case di continuare a produrre ibride plug-in ed elettriche con motore ausiliario
L’UE sembra intenzionata ad assumere una posizione più “morbida” sullo stop al motore endotermico entro il 2035. Quello che a molti attori del mondo automotive era apparso sempre più come un diktat – cioè la messa al bando delle auto con motore a benzina o diesel in favore dell’elettrico – sembra oggi, nell’attuale contingenza geopolitica, un argomento in parte negoziabile o comunque con alcuni margini di rivedibilità. A evidenziare questo cambio di prospettiva è il settimanale tedesco Der Spiegel, che – secondo alcune anticipazioni raccolte da fonti interne – afferma che i rappresentanti UE sembrerebbero orientati a consentire la produzione oltre il 2035 delle auto ibride plug-in e ad auto elettriche equipaggiate con range extender, ovvero un motore ausiliario a benzina che ha la funzione di ricaricare la batteria. Potrebbe quindi essere questo il “compromesso” ad una transizione energetica che, a buona parte della filiera automotive, era apparsa drastica, anche per via delle pesanti sanzioni imposte ai costruttori che non rispettano gli obiettivi del green deal europeo.
Auto ibride plug-in anche oltre il 2035
Per il quotidiano tedesco, l’accordo per consentire alle ibride (e quindi ad auto comunque dotate di motore endotermico) di sopravvivere oltre il 2035 parrebbe quasi raggiunto, grazie anche alle pressioni dei costruttori tedeschi e delle associazioni di settore, che da sempre spingono per una transizione basata sulla “neutralità tecnologica” e non sull’imposizione dell’elettrico. In questa logica potrebbe dunque essere riconsiderati anche gli e-fuel, grazie ai quali possono essere drasticamente ridotte le emissioni dei motori endotermici .
Il documento della commissione UE
Il nuovo approccio alla transizione si troverebbe anche tra le righe del documento della commissione UE “Competitiveness Compass”, che riportiamo: “Nel contesto del dialogo troveremo soluzioni immediate per garantire la capacità dell’industria di investire, esaminando possibili flessibilità. Vogliamo garantire che il nostro settore rimanga competitivo senza abbassare l’ambizione complessiva degli obiettivi del 2025” . Il documento prosegue affermando che “raggiungere l’obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 richiederà un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, in cui gli e-fuel svolgeranno un ruolo attraverso una modifica mirata al regolamento come parte della revisione pianificata”.
Multe ai costruttori dilazionate in tre anni
La Commissione europea starebbe dunque completando un “pacchetto” di nuove regole che vadano maggiormente incontro alle esigenze espresse dal mondo automotive e che ne rilancino, in un momento estremamente complesso, la competitività. In tal senso va letto anche il possibile provvedimento che dà ai Costruttori la possibilità di dilazionare in tre anni le multe previste già pre quest’anno per i modelli superano le soglie di emissioni previste. Per le Case le multe sarebbero infatti un’ulteriore “batosta” in un periodo in cui il mercato di certo non brilla e che potrebbe minarne la stessa esistenza, senza considerare i conseguenti costi sociali. La soluzione parrebbe dunque quella non di un’abolizione totale delle multe, che sminuirebbe la prospettiva green dell’Europa, ma di una possibile “rateizzazione” per diluire l’impatto sui costruttori.
Incentivi per auto elettriche intestate a partite IVA
Altro possibile provvedimento contenuto nel nuovo pacchetto potrebbe essere gli incentivi per le auto elettriche intestate alle partite IVA.
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