Ecco il video di Saito relativo ad una problematica di un turbo defappato con corpo centrale non originale
Saito presenta un altro caso emblematico dell’utilizzo di prodotti a basso costo nelle riparazioni.
Recentemente è stato inviato per riparazione un turbocompressore per un motore Mercedes: i tecnici hanno subito notato un eccesso di particolato sia all’ingresso che in uscita gas del turbo e si sa inoltre che la vettura è stata defappata. Il processo di eliminazione del fap, apparentemente valido, può però causare delle problematiche: vediamo quali.
Eliminando contropressione allo scarico a bassi regimi motore l’energia termica e cinetica ricevuta dalla turbina sono inferiori a quanto previsto in fase di progettazione. Questa minor energia porta ad una rotazione più lenta dell’alberino ai bassi ed il compressore produce meno aria. Inevitabile sarà l’eccesso di particolato – subito riscontrato – e l’aumento di temperatura.
Se il lavoro non viene eseguito in modo eccellente si possono avere diverse problematiche. Nello specifico questo turbocompressore monta un corpo centrale non originale. Si è andati quindi a verificare il leverismo del geometria variabile che muove con molta fatica: questo, ovviamente, andrà ad alterare tutte le condizioni di normale funzionamento all’interno del motore.
Saito suggerisce sempre di utilizzare prodotti originali omologati: oggi ci sono dei livelli di prezzo molto interessanti sull’originale che non giustificano l’utilizzo di prodotti alternativi. La filosofia SAITO, che vorremmo essere condivisa da tutti nel mondo del turbo, non è la semplice fornitura di un pezzo per la sua sostituzione, ma è dare tutto il supporto necessario all’operatore affinchè possa eseguire un lavoro a “Regola d’Arte” che soddisfi tutta la filiera, compreso l’utilizzatore della vettura
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