La prima vettura realizzata nel 1898 da Ferdinand Porsche, ritrovata in un fienile austriaco, era dotata di motore elettrico ottagonale, capace di spingerla a 35 km/h con un'autonomia di 80 km
Chi l’avrebbe mai detto che il primo esemplare di un bolide come la Porsche era elettrico? La prima vettura progetta da Ferdinand Porsche, ritrovata recentemente in un fienile in Austria, era una vettura “green”, ecologica, con soluzioni all’avanguardia quali il motore elettrico. Una modello del 1898, che in qualche modo può essere considerato il “precursore” delle auto elettriche che si stanno affacciando sul mercato negli ultimi anni. Il signor Porsche l’ha progettata e costruita a 18 anni, mezzo secolo prima che il primo modello in serie, la 356, sbarcasse sul mercato. L’auto scorrazzava già allora per le strade di Vienna e su tutti i componenti aveva impresso la sigla P1 (Porsche numero 1). La P1 originale, ritrovata in un fienili, è stata restaurata nei minimi dettagli e acquistata (non si sa il prezzo) dalla stessa Porsche.
Ciò che stupisce sono comunque le innovative soluzioni adottate. Il propulsore è per l’appunto un motore ottagonale elettrico (130 kg di peso), progettato dal giovane Porsche, provvisto di ammortizzazione per proteggerlo da urti e scossoni e sospeso mediante un sistema oscillante intorno all’asse del veicolo. Con una potenza di 3,7kW/5 CV, il veicolo era in grado di raggiungere i 35 km/h e la velocità di marcia era regolata da un controller a 12 fasi. Le batterie da 500 kg erano psote sotto i sedili posteriori e garantivano un’autonomia di ben 80 km: moltissimo per l’epoca, considerando anche che l’auto pesava 1,3 tonnellate
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