Sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Centro Studi e Statistiche di UNRAE ha elaborato una stima del mercato dei Rimorchi e Semirimorchi con massa totale a terra superiore a 3,5 t che, per i primi cinque mesi del 2019, denuncia un calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2018 (7.562 unità immatricolate contro 7.987), con maggio a -9,8% rispetto allo stesso mese del 2018.
“E’ ormai deprimente – commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, l’Associazione delle Case estere – dover ripetere di mese in mese, le stesse considerazioni non solo in merito alla situazione del mercato, ma soprattutto in merito alle ragioni che concorrono pesantemente a determinare tale situazione. Ci stiamo abituando a veder scendere i dati delle immatricolazioni dei veicoli rimorchiati, un trend che continua ormai da aprile dello scorso anno, ma soprattutto siamo scoraggiati dal fatto che i nostri ripetuti appelli per attirare l’attenzione sulla necessità di rinnovare il parco cadano regolarmente nel vuoto, come se i rischi per la sicurezza derivanti dalla circolazione di veicoli obsoleti in termini di allestimenti idonei fossero un fatto del tutto irrilevante”.
“Abbiamo ripetutamente chiesto – continua Mantella – che si stabilissero alcune priorità nel settore, come incentivi alla rottamazione dei mezzi più vecchi e il controllo severo sulle importazioni dell’usato dall’estero, ma non abbiamo ricevuto mai attenzione. Le ripartizioni dei fondi di finanziamento agli investimenti si ripetono uguali a se stessi da anni, anche se è dimostrato che i fondi destinati ai mezzi rimorchiati sono i primi ad essere esauriti. Quest’anno poi, con la complicità del taglio ai fondi per l’autotrasporto, sembra siano stati ulteriormente ridotti. Diciamo “sembra” perché – nonostante siamo ormai alla fine di giugno – nessun atto ufficiale è ancora stato emanato per l’avvio della presentazione delle domande di contributo a valere sull’annualità 2019”.
“In questa atmosfera di reiterata distrazione dai problemi concreti del settore – conclude Mantella – le nostre imprese devono purtroppo registrare anche l’aggravarsi delle conseguenze dovute alla scarsità di risorse della Pubblica Amministrazione preposta alle attività burocratiche necessarie per omologare e immatricolare i veicoli, in particolare quando si tratta di mezzi allestiti per trasporti specifici, come quelli in regime di temperatura controllata. Mi riferisco a veicoli che trasportano generi alimentari e medicinali, e andiamo verso l’estate.
L’insufficienza delle risorse a disposizione degli uffici periferici della Motorizzazione comporta ritardi fino a sei mesi per poter immatricolare un veicolo ATP, per esempio. I nostri piazzali si riempiono e presto – se la situazione non dovesse cambiare radicalmente – dovremo mettere mano al ridimensionamento della produzione.
Per evitarlo, siamo in costante contatto con i competenti Uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per proporre soluzioni percorribili. Paradossalmente, oggi dovremmo dirci contenti che il mercato non tiri, altrimenti il sistema andrebbe in crisi totale. E’ semplicemente assurdo”.
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