Le spese sostenute per utilizzo e manutenzione di un mezzo entrano a far parte delle «spese per elementi certi». Da aprile partiranno i controlli del redditometro
La manutenzione dell’auto, il carburante e le spese per i ricambi entrano nel mirino del redditometro. Le spese sostenute per utilizzo e manutenzione di un mezzo entrano a far parte delle «spese per elementi certi» che insieme alle spese certe (già presenti in Anagrafe tributaria), agli incrementi patrimoniali e ai risparmi figurativi contribuiranno a selezionare i contribuenti a maggior rischio evasione. L’equazione è chiara: la spesa per la manutenzione di un mezzo indica il possesso di tale mezzo. E da aprile partirà una turnata di 20 mila controlli. La spesa relativa a «pezzi di ricambio, olio e lubrificanti, carburanti, manutenzione e riparazione» attingerà ai valori Istat in assenza di informazioni presenti in Anagrafe tributaria ma sarà comunque personalizzata: il valore statistico di riferimento per il contribuente (a seconda di area geografica di residenza e tipologia familiare di appartenenza) verrà diviso per un coefficiente individuato dal provvedimento attuativo del redditometro e sarà moltiplicato per i chilowatt effettivi del mezzo di trasporto posseduto.
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