La caduta del Governo Letta lascia molte questione in sospeso, tra cui la riforma dell'Rc auto, l'archivio unico Motorizzazione-Pra e l'introduzione del reato di omicidio stradale. Cosa farà il nuovo Governo?
Con la caduta del governo Letta la riforma dell’Rc auto resta “congelata” e con essa numerose questioni irrisolte. Nelle scorse settimane il il Consiglio dei ministri aveva approvato in tutta fretta un Disegno di legge identico all’art.8, che qualche giorno prima era stato stralciato, con l’obiettivo di dare comunque impulso alla riforma. Le norme, lo ricordiamo, pongono forti limitazioni al diritto degli automobilisti a rivolgersi in caso di incidente al proprio carrozziere, spingendolo di fatto ad andare solo nelle carrozzerie convenzionate con la sua compagnia assicurativa. Un “regalo” alle compagnie che mette a rischio il futuro di 17 mila carrozzieri indipendenti, che si sono appena riuniti a Genova per protestare. Cosa succederà adesso con l’entrata in carica di Renzi? Il Ddl verrà presto approvato?
Altra questione aperta è quella dell’archivio unico Motorizzazione-Pra, che in base alla legge di Stabilità prevede entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge l’emanazione di “un regolamento che adotta misure volte all’unificazione in un unico archivio telematico nazionale dei dati concernenti la proprietà e le caratteristiche tecniche dei veicoli attualmente inseriti nel pubblico registro automobilistico e nell’archivio nazionale dei veicoli”. L’obiettivo è quello di tagliare le spese ma, come riportato da Repubblica, c’è un problema: non vengono toccati gli articoli del Codice della strada e del regio decreto sul Pra, i quali disciplinano l’attuale assetto (comprese le competenze, quindi i poteri e i compiti di Motorizzazione e Pra). È dunque difficile che un regolamento ministeriale possa cambiare una norma di rango superiore (una legge).
Resta infine molta incerta la possibile introduzione del nuovo reato di omicidio stradale, il cui iter si è di fatto arenato.
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