Si è svolto oggi agli IBM Studios di Milano il Quattroruote Day 2020, appuntamento che da sedici anni costituisce un atteso momento d’incontro e di dibattito per il mondo dell’auto e della mobilità. Organizzato in collaborazione con i partner BOSCH, ENI e LOJACK, il convegno ha voluto quest’anno individuare e approfondire i nuovi paradigmi a cui l’intero settore dell’automotive deve far fronte, stante l’evoluzione in atto dei modelli di vendita e dei servizi per la mobilità.
A confermare l’attualità e, soprattutto, l’urgenza del tema sono stati i risultati di una ricerca realizzata in esclusiva per Quattroruote da Bain & Company e presentata in anteprima questa mattina da Gianluca Di Loreto (partner di Bain & Company. FOTO). Obiettivo dello studio, spiegare come e perché il mercato distributivo dell’automobile stia cambiando e che cosa il consumatore realmente si aspetti e preferisca quando decide di acquistare un’auto o di usufruire di un servizio di mobilità.
Per quanto riguarda la rete distributiva l’analisi, realizzata su un campione di circa 750 aziende attive tra il 2004 e il 2018, conferma come sia stata travolta dal crollo del mercato (2007-2008) e come solo i concessionari più grandi abbiano tratto vantaggio dalla situazione, recuperando profittabilità e riducendo l’indebitamento. Il processo di consolidamento degli ultimi anni ha quindi portato alla crescita dei “mega-concessionari”, che oggi pesano più del 40% del fatturato complessivo del settore. In questo processo, però, hanno dovuto rivoluzionare la propria presenza sul territorio, perdendo capillarità e introducendo l’offerta di nuovi servizi di mobilità, a partire dalle proposte finanziarie e dal noleggio, a breve e lungo termine. La rilevanza acquisita da tali servizi ha favorito l’ingresso sul mercato di nuovi attori (banche, broker, start-up), spostando il profit pool dai produttori alla distribuzione e rendendo sempre meno diretto il legame tra le case auto e il consumatore. Di fatto, i costruttori oggi non conoscono il viso, il nome e il profilo di almeno il 30% dei propri clienti (valore anche maggiore per i marchi Premium).
Se da un lato, quindi, le Case stanno perdendo il contatto con il consumatore a favore di altri attori, dall’altro il cliente ribadisce il suo interesse per il canale fisico e le relazioni personali. Lo studio dimostra, infatti, anche come per il consumatore italiano il canale offline – che comprende per esempio anche l’effettuazione di un test drive – mantenga un ruolo fondamentale nella customer journey, a prescindere dalla geografia e dal segmento. Inoltre, l’88% degli intervistati preferisce rimanere ancorato al canale fisico / offline.
Sono sorprendentemente i giovani i primi a dimostrarsi legati al canale fisico e al rapporto personale: tra tutti i rispondenti appartenenti alle generazioni dei Millennials e Z (18-29 anni,) solo il 15% si è dichiarato disposto ad acquistare un’auto sul web. Percentuale che scende al 13% per la generazione X (40-49 anni) e al 7% per gli over 50. La tecnologia digitale viene sì utilizzata, ma non risulta sufficiente: in media, un contratto viene chiuso dopo cinque interazioni in cui lo scambio online-offline è continuo, ma la conclusione avviene offline. Tra i canali informativi utilizzati, il concessionario risulta il più utilizzato (67% dei rispondenti) e ottiene il gradimento più elevato (64 punti). Per il 66% degli intervistati – un campione omogeno per sesso, in cui il 44% ha tra i 18 e i 39 anni, il 27% tra i 40 e i 49 anni e il 18% è over 50 – la realtà virtuale non può comunque sostituire la visita al concessionario. E questo vale anche per i giovani: i Millennials, spiega la ricerca Bain, cercano l’interazione umana, si informano e apprezzano il consiglio di un esperto.
Tra la maggiore intermediazione del cliente (crescita di Km0, noleggio e broker) e la crescita dei mega-concessionari, negli ultimi anni è di fatto crollato il paradigma della territorialità, dal momento che i primi 15 Gruppi di distribuzione coprono oggi ben 48 province (ne coprivano solo 36 pochi anni prima). Ma le Case Auto, e gli stessi concessionari, in futuro dovranno fronteggiare un ulteriore ostacolo: il modello distributivo che tutti conosciamo non si è dimostrato scalabile. I grandi concessionari ottengono sì qualche punto di margine in più, ma il fatturato di pareggio (quello che permette di coprire i costi e garantisce zero perdite) è rimasto lo stesso in 15 anni: il 75% del fatturato medio ottenuto. Era così nel 2004 ed è rimasto così nel 2018, a conferma del fatto che mega-concessionari non fa sempre rima con concessionari evoluti. Serve un cambio di passo nel livello di digitalizzazione delle aziende, con un modello di business più snello ed in grado di garantire i ritorni che sono imposti dall’avere strutture così grandi e multi-territorio. Anche in questo caso, il ruolo delle persone e la competenza sono requisiti chiave di un settore che, storicamente molto frammentato, ha investito più sulle strutture che sulle persone.
Sul palco di Quattroruote è quindi salito Tommaso Ebhardt, bureau chief di Bloomberg a Milano, che ha inaugurato il dibattito del Quattroruote Day. Protagonisti del faccia a faccia da lui condotto Tracy Gehlan, Coo di Hertz International e David Holmes, Presidente di Penske Automotive Group in Europa continentale: due modi diametralmente opposti, dunque, di intendere l’auto dal punto di vista possesso/non possesso.
A fronte delle evoluzioni nel panorama automotive descritte durante la mattinata, Quattroruote ha quindi dato voce a due colossi delle infrastrutture energetiche quali SNAM e ENI, per comprendere come le loro realtà asseconderanno la trasformazione in atto, quali saranno gli scenari di sviluppo futuro configurati sull’offerta di carburanti alternativi, tra lo sviluppo dell’elettrico, l’ipotesi dell’idrogeno, la crescita della proposizione di modelli a propulsione ibrida. Ad intervenire Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam e Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni .
L’evento è proseguito con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti assegnati da Quattroruote: il Premio Gianni Mazzocchi, intitolato alla memoria del fondatore della Casa editrice, La Novità dell’anno, designata dai lettori della rivista, il Q Global Tech Award, premio internazionale attribuito insieme con le riviste straniere partner di Quattroruote e, per la prima volta, il Fleet&Business Award, destinato ai fleet manager.
PREMIO GIANNI MAZZOCCHI 2020
Il Premio Gianni Mazzocchi viene conferito ogni anno da Quattroruote a una personalità che, con il suo impegno, ha introdotto significative innovazioni nel mondo dell’automotive.
Giunto al decimo anno, il Premio Gianni Mazzocchi per il 2020 è stato assegnato al Cav. Alberto Bombassei, in virtù del “suo genio industriale, la sua passione mai sazia, la sua guida innovatrice nel progresso dell’auto e delle competizioni”.
A consegnare il premio, disegnato per l’occasione dall’architetto inglese David Chipperfield, guest editor per Domus 2020, Maria Giovanna Mazzocchi, Presidente di Editoriale Domus.
Fondatore e presidente della Brembo SpA, società leader di mercato nella progettazione e produzione di sistemi frenanti a elevate prestazioni per auto, moto, veicoli commerciali, nonché per il mondo delle competizioni e il mercato dei ricambi, Bombassei è anche fondatore e presidente di Kilometro Rosso, uno dei principali distretti europei dell’innovazione ispirato alla multi-settorialità e all’interdisciplinarietà che valorizza il dialogo tra la cultura accademica, imprenditoriale e scientifica. Dal giugno 2018 è anche presidente della Fondazione Italia Cina. Membro dell’Automotive Hall of Fame, la più alta onorificenza dell’industria automobilistica mondiale, ha ricevuto una laurea honoris causa in ingegneria meccanica dall’Università degli Studi di Bergamo (2003) e un master h.c. in strategie per il business dello sport dall’Università Ca’ Foscari di Venezia (2010). Nel corso degli anni è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali ricordiamo il “Premio Leonardo”, consegnatogli sia dal Presidente della Repubblica Italiana Ciampi nel 2003 sia dal Presidente Mattarella nel 2017, per il suo importante contributo alla promozione dell’Italia nel mondo.
La Brembo, il cui nucleo originario venne fondato da Bombassei nel 1961, è oggi presente in 14 Paesi di tre continenti con 24 stabilimenti e siti commerciali e conta sulla collaborazione di oltre 10.500 persone. La sua eccellenza è dimostrata nel motorsport, che la vede impegnata in moltissime categorie: solo in Formula 1, i sistemi frenanti Brembo hanno vinto più di 400 Gran Premi.
PREMIO NOVITÀ DELL’ANNO 2020
Con il 14,4% delle preferenze è la Mazda CX-30 la Novità dell’Anno 2020: a votarla sono stati i lettori di Quattroruote che hanno espresso il loro parere attraverso il sito quattroruote.it. Seconda classificata, con il 13,9% di preferenze, è risultata la Peugeot 208. Sul terzo gradino del podio troviamo un’altra straniera, la Tesla Model 3, che ha ottenuto il 9,2% dei voti.
Sul palco a ritirare il premio consegnato da Laura Confalonieri, Vicedirettore di Quattroruote con Alessia Ventura, uno dei volti più amati del programma televisivo DriveUp, sono saliti Roberto Pietrantonio, Amministratore Delegato di Mazda Italia, Gaetano Thorel, Direttore Generale del gruppo PSA Italia, e Marco D’Alimonte, Country Manager Italia di Tesla.
È la prima volta che la Casa giapponese si aggiudica il riconoscimento; nel 2018 aveva già vinto il Q Global Tech Award per il rivoluzionario motore SKYACTIV–X.
La Mazda CX-30 si è imposta in un’ampia rosa di concorrenti in gara per l’edizione 2020 del premio: oltre alle tre vincitrici, in lizza c’erano infatti anche Audi e-Tron, BMW Serie 1, DS 3 Crossback, Kia XCeed, Mercedes GLB, Nissan Juke, Opel Corsa, Peugeot 208, Porsche Taycan, Renault Clio, Skoda Kamiq, Toyota RAV4 e Volkswagen T-Cross.
Il premio Novità dell’anno viene assegnato dal gennaio del 2000, quando Quattroruote decise di affidare ai propri lettori la responsabilità di designare la novità più significativa tra quelle presentate nei dodici mesi precedenti. Una scelta dettata dalla volontà di premiare un modello apprezzato da un’ampia giuria popolare, affidando alla redazione il solo compito di preselezionare le candidature con l’esclusione di supercar e auto esclusive, che troppo facilmente avrebbero finito per prevalere nei gusti degli elettori.
A inaugurare l’albo d’oro del premio “La Novità dell’anno” è stata l’Audi TT Roadster, sportiva accessibile, che nel 2000 sconfisse la concorrenza della Lancia Lybra e della Toyota Yaris. Da allora, a primeggiare sono state quasi esclusivamente auto italiane e tedesche, con rare eccezioni.
Così, alla TT, hanno fatto seguito:
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Alfa Romeo 147 (2001)
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Fiat Stilo (2002)
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Citroën C3 (2003)
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Fiat Panda (2004)
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BMW Serie 1 (2005)
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Fiat Punto (2006)
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Audi Q7 (2007)
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Fiat 500 (2008)
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Alfa Romeo MiTo (2009)
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BMW X1 (2010)
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Alfa Romeo Giulietta (2011)
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Range Rover Evoque (2012)
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Fiat 500 L (2013)
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Maserati Ghibli (2014)
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Jeep Renegade (2015)
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Fiat 500X (2016)
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Alfa Romeo Giulia (2017)
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Alfa Romeo Stelvio (2018)
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Volvo XC40 (2019)
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Mazda CX-30 (2020)
1° FLEET&BUSINESS AWARD
Il premio, istituito su iniziativa dell’omonimo nuovo sistema di comunicazione Editoriale Domus dedicato all’universo flotte inaugurato nel 2019, costituisce un riconoscimento per il ruolo dei fleet manager, figure oggi più che mai essenziali nel mondo imprenditoriale perché chiamate ad affrontare i complessi temi della transizione che sta vivendo in questi anni il mondo della mobilità.
Il riconoscimento, promosso dall’azienda LOJACK, è stato assegnato da un comitato scientifico composto da 16 membri: requisiti essenziali dei progetti presentati dai candidati, la sostenibilità ambientale e la sicurezza dei dipendenti.
Ad aggiudicarsi il 1° Fleet&Business Award, consegnato da Maurizio Iperti, AD di LoJack Italia e Vice President di LoJack Europe è stato Vito Roberto Palmiotti, Facility & security manager della 3M Italia.
“Attenzione all’ambiente, alla sicurezza dei driver, all’innovazione e alla mobilità efficiente sono alla base delle nostre soluzioni LoJack Connect per le flotte aziendali”, ha evidenziato Iperti al momento della consegna del premio “Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere Quattroruote in un progetto che mira a valorizzare le best practice per lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile e sicura, con il supporto della tecnologia e dei sensori telematici”.
Il progetto vincitore tocca tutti gli aspetti di una gestione virtuosa del parco auto, partendo dalle soluzioni messe in campo per abbattere le emissioni di CO2 dell’intera flotta, tra cui l’installazione di 30 colonnine di ricarica e l’introduzione di auto ibride per la sostituzione dell’intera flotta dedicata al management, con un obiettivo di 95 gr/km per quest’anno, e da una serie di iniziative rivolte alla sicurezza del driver. Ai dipendenti vengono proposte anche soluzioni di car sharing elettrico e di benefit per l’uso di auto anche nei fine settimana. Il tutto puntualmente monitorato, anche con strumenti condivisi tra tutte le sedi della multinazionale, cercando un risparmio per l’azienda senza però perdere la qualità dei servizi. Con l’obiettivo di arrivare a una mobilità integrata totalmente.
Secondo classificato Michele Antolini di A2A-LGH. Sul podio anche Tiziano Fasolini di Nestlè, giunto terzo.
Q GLOBAL TECH AWARD 2020
Per il terzo anno, Quattroruote ha coinvolto l’intero proprio network internazionale – che comprende due licenze (Croazia e Grecia) e undici accordi di co-branding (Albania, Brasile, Bulgaria, Croazia, India, Macedonia, Romania, Serbia, Slovenia, Thailandia, Ungheria) – nell’assegnazione del Q Global Tech Award, premio destinato alla più importante innovazione tecnologica dell’anno.
A ottenere il prestigioso riconoscimento per il 2020 è stata la Porsche per il Sistema a 800 volt della Taycan.
La Porsche Taycan è la prima vettura elettrica dotata di architettura a 800 volt. Ciò le consente di ottenere prestazioni elevatissime e soprattutto costanti. E rende possibile ripristinare fino a 100 km di autonomia in soli cinque minuti grazie alla ricarica a 270 kW. Un contributo importante per migliorare la fruibilità delle auto a batteria.
A consegnare il Q Global Tech Award 2020, Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, insieme a Mato Pavlicevic, direttore Quattroruote Croazia e Borut Sakin, editor in chief Avto Fokus, partner editoriale in Slovenia. A ritirarlo Joachim Kramer, Manager Electric Product Line Taycan, Porsche.
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