Trainante in Europa il mercato italiano: +12,9% in giugno; +8,9% nel primo semestre
Chiusura positiva per il mercato dell’auto dell’Unione Europea che chiude il primo semestre dell’anno con 8.210.921 immatricolazioni e con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. In giugno le immatricolazioni sono state 1.491.003 con un incremento del 2,1%. Il dato di giugno mette quindi in evidenza un rallentamento rispetto ai mesi precedenti che è dovuto soprattutto al calo del 4,8% del Regno Unito. Questo mercato, che è secondo per importanza dell’Unione Europea, dopo aver raggiunto il record di immatricolazioni nel 2016 e aver fatto registrare un discreto risultato nel primo trimestre del 2017 (+6,7%), dal 1° aprile è in difficoltà per l’introduzione di una nuova imposta su tutte le auto che emettono CO2.
Sempre in giugno, pesa sul risultato il calo delle immatricolazioni del mercato tedesco, che comunque, chiude il semestre con un incremento del 3,1%. Sono invece in crescita gli altri tre grandi mercati dell’Unione ed in particolare il mercato italiano che si conferma trainante nella UE con una crescita del 12,9% in giugno e dell’8,9% nel primo semestre. L’ottimo risultato del mercato italiano è dovuto al fatto che, dopo un drammatico calo delle immatricolazioni (nel 2013 -48% sui livelli ante-crisi), nel 2014 la tendenza si è invertita e il mercato ha fatto poi registrare crescite del 16% sia nel 2015 che nel 2016. Nel 2017 la domanda si mantiene tonica sostenuta soprattutto dagli acquisiti delle aziende che possono ancora beneficiare dei superammortamenti per le auto ad uso strumentale utilizzate direttamente o date in noleggio a breve o lungo termine.
Decisamente buono è anche il risultato della Spagna che vede una crescita del 6,5% in giugno e del 7,1% nel primo semestre. Anche in Spagna, come in Italia, la domanda è sostenuta soprattutto dagli acquisti delle aziende sia per un uso diretto sia per dare vetture in noleggio a breve e lungo termine. Non particolarmente brillante, ma positivo, è il risultato della Francia, dove le immatricolazioni crescono dell’1,6% in giugno e del 3% nel primo semestre. Al buon risultato dell’Unione ha comunque contribuito la stragrande maggioranza dei 28 mercati che ne fanno parte. Ben ventitre di questi mercati infatti chiudono il primo semestre 2017 in crescita.
Il comunicato dell’Acea diffuso oggi riporta anche i dati relativi ai tre piccoli mercati dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) che sono tutti in crescita sia in giugno che nel primo semestre e che complessivamente crescono del 3,1% in giugno e dell’1,1% nel primo semestre.
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