Secondo l’inchiesta congiunturale di ottobre dell’Osservatorio Autopromotec, i prezzi dell’assistenza auto risultano in lieve diminuzione ad ottobre
Nel mese di ottobre è stata rilevata una lieve tendenza alla diminuzione dei prezzi praticati dalle officine di autoriparazione. Infatti la maggioranza degli autoriparatori (80%) dichiara che i prezzi si sono mantenuti su livelli normali, ma coloro che segnalano un basso livello dei prezzi sono di più di coloro che segnalano un alto livello dei prezzi (19% contro 1%). Questi dati derivano dall’edizione di ottobre del Barometro sul sentiment del settore dell’assistenza auto, Barometro che è stato elaborato dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di inchieste mensili condotte su campioni rappresentativi di officine di autoriparazione.
È interessante segnalare che la percentuale di autoriparatori che in ottobre giudica un livello basso dei prezzi di officina (19%) è maggiore rispetto a quella registrata nel periodo gennaio-settembre, quando si attestava mediamente intorno al 13%, ed è in assoluto la più alta da quando hanno avuto inizio le rilevazioni, ovvero da gennaio 2018. Si può dire, quindi, che la tendenza alla diminuzione dei prezzi prosegue e anzi va consolidandosi.
Per quanto riguarda il volume delle attività delle officine di autoriparazione, come emerge dai grafici, in ottobre la maggioranza degli autoriparatori (70%) indica una situazione di normalità. Tra gli altri prevalgono di poco le indicazioni di coloro che giudicano basso il livello di attività (18%) rispetto a coloro che lo giudicano alto (12%).
Dal Barometro emergono anche le previsioni per i prossimi 3/4 mesi. Anche in questo caso, per i prezzi, la tendenza che emerge è al calo, in quanto le indicazioni di diminuzione (9%) superano nettamente quelle di aumento (1%), in un contesto che è comunque prevalentemente orientato a giudizi di stabilità (90%). Per il volume delle attività di officina, invece, viene rilevata una tendenza all’aumento. Il 15% degli autoriparatori interpellati dichiara infatti di attendersi un aumento dell’attività nei prossimi 3/4 mesi, contro l’11% che ritiene che vi possa essere una diminuzione, seppur, anche in questo caso, in quadro in cui la maggioranza (74%) indica una situazione di stabilità.
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