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Aftermarket alla prova. La parola a Massimo Corò, Amministratore Delegato di Gys Italia

In che misura l’aumento dei costi energetici, il rincaro continuo dei prezzi delle materie prime e la crisi dei chip stanno impattando sulla vostra azienda e quali iniziative state attuando per contrastarli?

“In previsione dell’aumento dei costi energetici, dei prezzi delle materie prime e della crisi dei chip e per ridurre l’impatto sull’azienda abbiamo aumentato gradualmente le nostre scorte dal 2020, per potere rifornire i nostri clienti senza ritardi. Questo anticipo e gli investimenti associati ci permettono, al momento, di non avere carenze e di potere consegnare senza problemi. In più, l’impatto dei costi energetici è stato limitato per il Gruppo e la produzione grazie a una copertura nel nostro contratto di elettricità per 5 anni (2020-2025) che limita l’aumento dei nostri costi energetici. Questa protezione ci permette di anticipare più serenamente i nuovi vincoli energetici”.

Questi fattori hanno avuto o avranno un effetto diretto anche sui vostri listini?

“L’insieme delle criticità attuali ha avuto inevitabilmente un effetto diretto sul nostro listino. Il costo crescente delle materie prime ci costringe ad aumentare regolarmente i nostri prezzi per potere adattarsi alla realtà del mercato e dei costi”.

Conflitto Russia-Ucraina: quanto coinvolge la sua azienda in termini di acquisti e vendite?

“Relativamente al conflitto tra Russia e Ucraina non registriamo nessun impatto”.

 

Massimo Corò, Amministratore Delegato di Gys Italia