In che misura l’aumento dei costi energetici, il rincaro continuo dei prezzi delle materie prime e la crisi dei chip stanno impattando sulla vostra azienda e quali iniziative state attuando per contrastarli?
“In generale stiamo vivendo un momento in cui alle normali difficoltà quotidiane nella gestione del business si sono aggiunte in modo sensibile varianti preoccupanti. L’aumento dei costi energetici e la costante variazione del prezzo delle materie prime stanno sicuramente impattando sul business quotidiano ma soprattutto sulle marginalità aziendali, che oggi sono sempre più compresse e ridotte. Nella normale gestione delle attività, l’aumento del costi energetici ormai impatta ISO perimetro per un +50% vs. lo scorso anno, senza contare i continui aumenti delle materie prime, ormai a doppia cifra costante. Nell’economia di scala aziendale stiamo provando a contrastare il caro prezzi ottimizzando gli acquisti (con proiezioni più a lungo temine), il magazzino, la produzione, anche se l’effetto complessivo di queste azioni non è pienamente sufficiente per soddisfare e stabilizzare le necessità aziendali”.
Questi fattori hanno avuto o avranno un effetto diretto anche sui vostri listini?
“L’insieme delle criticità che il mercato presenta rende inevitabile una variazione dei listini a carattere generale. Nello specifico, anche noi abbiamo dovuto necessariamente rivedere i nostri listini consigliati, adeguandoli in piccola parte al caro prezzi. Problema principe è che non è oggi possibile riversare sul mercato i costanti aumenti subiti. Sempre più ci troviamo di fronte a un’utenza che deve fare i conti con una coperta ormai troppo corta, chiamata a dovere scegliere in modo netto cosa può o meno fare”.
Conflitto Russia-Ucraina: quanto coinvolge la sua azienda in termini di acquisti e vendite?
“Il conflitto Russia-Ucraina non ha al momento impattato in modo gravoso sulla nostra realtà in termini di acquisti sulle materie prime per la produzione dei nostri prodotti. Resta, come per tutti, l’incognita del gas. Relativamente alle vendite, operando in tutta Europa e anche in Russia, ci troviamo ad affrontare un inevitabile restringimento del nostro perimetro d’azione e del fatturato stesso. La ripresa del post pandemia, che aveva portato nuova vivacità a tutti i mercati europei, ha subito una netta frenata. Speriamo che le ostilità cessino quanto prima e si possa riprendere presto un regime di normalità, ormai divenuto un’eccezione…”.
Fabio Pellegrini Direttore Generale di EuroGIELLE
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