La transizione energetica in atto nel mondo dei veicoli industriali e commerciali tocca tutta la filiera estesa del settore, ponendo interrogativi e indicando percorsi che richiedono un cambiamento radicale di cultura, attività e processi. Se ne è discusso a Bologna, di fronte a oltre 400 operatori, il 19 e 20 settembre scorsi, in occasione della 9a edizione di One Day Truck&Logistics
di Redazione Parts TRUCK
Sugli effetti del cambiamento e della transizione energetica ci si è interrogati in occasione di One Day Truck&Logistics 2023, l’evento nazionale unico nella sua formula, che dà voce ai protagonisti della filiera estesa del truck, dai componentisti al post vendita ricambi e service, dai costruttori agli allestitori, dalle società di servizi alle flotte.
La manifestazione organizzata dalla testata Parts TRUCK, edita dal Gruppo DBInformation, e FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali, ha visto darsi appuntamento nella prestigiosa cornice del Savoia Regency Hotel a Bologna oltre 400 operatori del mondo truck per un importante momento di confronto che ha avuto come tema “In viaggio verso il cambiamento: una filiera in transizione”.
Una continuazione ideale del percorso iniziato nel 2022, ha ricordato in apertura del convegno del 20 settembre Maria Ranieri, Direttore Area automotive DBInformation, “che prosegue ora analizzando lo stato dell’arte della filiera nell’ambito della transizione energetica”.
Maria Ranieri, commentando i positivi risultati dell’evento di quest’anno ha dichiarato: “Siamo davvero molto soddisfatti di questa 9a edizione di One Day Truck&Logistics, forse la migliore di sempre, sia per i temi affrontati e il ritmo che ha caratterizzato la due giorni sia per il business network che si è sviluppato. È quindi doveroso un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, dai relatori, alle aziende che hanno offerto la loro preziosa testimonianza nelle tavole rotonde, alle associazioni di filiera costantemente al fianco dell’evento, agli sponsor che continuano, in misura sempre crescente, a supportare One Day Truck&Logistics, agli oltre 400 partecipanti che hanno scelto di investire una parte del loro tempo in questa manifestazione”.
A tu per tu con l’aftermarket
L’edizione 2023 di One Day Truck&Logistics ha visto una importante innovazione nella formula dell’evento, nel tardo pomeriggio del 19 settembre, con l’“AperiTruck – 60 minuti con la Distribuzione Aftermarket”. Un momento di confronto dedicato ai protagonisti del post-vendita ma che ha visto anche la partecipazione di flotte dell’autotrasporto.
“La presenza così numerosa di operatori del post vendita è una conferma del fatto che all’interno di One Day Truck&Logistics fosse imprescindibile prevedere un momento interamente dedicato alla distribuzione ricambi e al service truck – ha commentato Maria Ranieri, aprendo l’incontro, e ha aggiunto – Per questo abbiamo pensato a una formula agile che riservi il massimo tempo di quest’ora a voi e alle vostre voci”.
Tre i macro temi in discussione: concentrazioni d’azienda, la nuova normativa sui contratti di noleggio e l’evoluzione dei contratti di manutenzione sui truck, affrontati con l’ausilio di due esperti del settore: Marc Aguettaz, Country Manager di GiPA Italia e Alessio Sitran, Responsabile Area Truck & Bus di ANFIA-Aftermarket.
“Sul fronte delle flotte oggi assistiamo a una riduzione del numero degli operatori e a una crescita del numero dei veicoli in circolazione – ha affermato Aguettaz – Per quanto riguarda la concentrazione di aziende di distribuzione, oggi esistono in Italia circa ottanta realtà distributive impegnate nel settore truck”.
A proposito della nuova normativa sui contratti di noleggio di veicoli industriali e delle possibili conseguenze sul mondo dell’assistenza, Alessio Sitran ha parlato di “cantiere aperto che apporta caratteri di novità ma anche di complessità aprendo possibili nuovi scenari anche per quanto riguarda l’assistenza”.
Marc Aguettaz, a proposito di contratti di manutenzione e riparazione, ha sottolineato come ci sia una “forte spinta dei costruttori verso la vendita dei veicoli nuovi con un contratto M&R che oggi vale circa il 70% dei mezzi di nuova immatricolazione con vita fino a 5 anni”.
Il dibattito che ha fatto seguito all’AperiTruck ha fatto emergere anche un problema che interessa trasversalmente tutta la filiera, quello della mancanza di giovani addetti per i magazzini e per le officine, un’assenza motivata non dalla mancanza di percorsi formativi né dall’assenza di fondi statali e regionali, ma molto spesso dalle famiglie che per prime non stimolano i propri figli verso le professioni tecniche e d’officina.
Nella giornata del 20 settembre si è aperto il convegno One Day Truck&Logistics 2023 “In viaggio verso il cambiamento: una filiera in transizione”.
Scegliere tra Scudi e Spade
Il primo intervento di scenario è stato affidato a Gianluca Di Loreto, Partner Bain & Company. “L’industria (e chi la muove) naviga controvento” l’argomento trattato, che ha posto l’accento su “Le sfide, le opportunità e le manovre del mondo Truck …. per un approdo sicuro”.
Oggi i trend geo-politici stanno avendo un forte impatto sul settore industriale ed è fondamentale investire nella Ricerca per sviluppare nuovi prodotti più in fretta e far fronte alla mancanza di talenti e competenze – ha esordito Di Loreto – In questo scenario gli attori del mondo Truck si trovano a gestire sfide nuove e sempre più complesse, su tutte, un processo di elettrificazione difficile e dagli esiti incerti, con l’Europa che insegue invece di condurre. La sfida più grande è la decarbonizzazione che può tuttavia diventare una opportunità per crearsi un posizionamento distintivo. Ma agire da soli non basta più. Serve maggiore connessione con le filiere, l’alternativa è l’isolamento”.
Di Loreto ha poi introdotto i concetti di Scudi e di Spade: “Nella battaglia per la decarbonizzazione i Truck Maker devono decidere su quali temi limitarsi a restare in partita (Scudi), e su quali invece andare in attacco (Spade)”.
Gli Scudi sono rappresentati dalle “aree rilevanti per tutti gli stakeholder, nelle quali ottenere benefici / vantaggi competitivi”, mentre le Spade sono “aree in cui coinvolgere proattivamente clienti e dipendenti, attuali e prospettici, sviluppando strategie comunicative ed offerte realmente distintive come parte della propria value proposition”.
Parco, aftermarket e officine tra novità e conferme
A seguire è stata la volta di Marc Aguettaz, Country Manager di GiPA Italia, che ha fornito una fotografia aggiornata del mondo truck in Italia dal titolo: “I numeri della filiera: 14 marce e 8 retromarce”.
“L’universo delle aziende di autotrasporto continua a contrarsi lentamente (900 unità in meno rispetto al 2019) e in valore assoluto calano di più i padroncini ma in percentuale la diminuzione è più marcata per le flotte con officina. – ha spiegato Aguettaz – Per quanto riguarda il parco veicolare diminuisce soprattutto la quota dei veicoli di minore massa totale a terra, passata dal 18% all’8% nel periodo 2013/2021. I contratti di M&R coprono il 30% dei truck > 3,5 tonnellate in circolazione ed è in aumento, mentre quasi i 2/3 di questi contratti sono concentrati sul parco fino a 5 anni di età. L’evoluzione degli ingressi in officina vede un crescente numero di ingressi per veicolo. Per quanto riguarda i ricambi gli OES costituiscono circa il 76% degli acquisti per i truck di 0-7 anni, che pesano però solo il 36% del parco. Tra gli altri ricambi, la prima scelta si concentra sui ricambi IAM di primo impianto”.
Logistica 4.0: da un approccio individuale a una visione di sistema
Ad aprire il pomeriggio l’intervento di Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, Politecnico di Milano sul tema “Transizione tecnologica della logistica: dal supporto alla trasformazione dei processi”. “La logistica vale molto, in termini di valore economico e crescita nel tempo, anche se si trova in questi ultimi anni ad operare in un contesto non semplice, con rapidi mutamenti – ha sottolineato Frosi nel suo intervento – e in questo contesto, la logistica si è affermata in tutta la sua strategicità per il Paese e per il business, ma si trova ad affrontare importanti sfide e opportunità: sostenibilità, innovazione, domanda e canali che cambiano repentinamente. La necessità in particolare di lavorare per un futuro sostenibile (a 360 gradi) sta facendo vivere alla logistica una importante transizione che è prima di tutto tecnologica/digitale, ma strettamente connessa alla sostenibilità”.
“Il successo della trasformazione dipende quindi dalla capacità di integrazione, collaborazione e sviluppo di una strategia organica sempre più human-centric – ha poi concluso il suo intervento Damiano Frosi – In sintesi, quindi, anche nella logistica occorre passare da un approccio individuale a una visione di sistema”.
Le tavole rotonde dalle imprese per le imprese
Tra i momenti qualificanti del convegno, le due tavole rotonde che hanno animato sia la mattinata sia la ripresa pomeridiana dei lavori, dedicate ai rapporti tra tecnologia, sostenibilità e transizione.
La prima dal titolo “Tecnologia e transizione” ha perseguito l’obiettivo di condividere esperienze e peculiarità di alcune aziende per essere di stimolo per la filiera. A cimentarsi in questo non facile compito sono stati Lorenzo Boghich, Amministratore Delegato Ford Trucks Italia che ha parlato di Evoluzione e futuro del motore endotermico durante la transizione, seguito da Valerio Vanacore, Responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia, che ha fatto il punto sullo Stato dell’arte e sviluppo dei bio-carburanti, mentre di La filtrazione ai tempi dell’idrogeno ha raccontato Irene Carraro, Group Aftermarket Marketing Manager UFI Filters. Una visione a più ampio raggio sulla transizione è stata affrontata da Giovanni Dattoli, Managing Director VOLVO Trucks Italia nel suo intervento su La transizione energetica per Volvo Trucks. Infine, il mondo della manutenzione e riparazione e l’evolversi della domanda di nuovi servizi sono stati affrontati da Stefano Baruzzi, Operating Manager Truck Company Group che ha parlato di Come cambia la manutenzione dei mezzi da reattiva a predittiva e con l’aumentare dei veicoli elettrici. Come si evolvono i servizi.
Nel pomeriggio si è invece tenuta la tavola rotonda “Imprese tra sostenibilità e transizione” il cui obiettivo è stato quello di mettere in evidenza esempi concreti e best practice sulla transizione come opportunità di cambiamento e di crescita per le aziende della filiera. Alla domanda su come le aziende della filiera truck debbano approcciare il bilancio di sostenibilità e quali sono le normative in materia, ha risposto l’intervento su Logistica e responsabilità sociale: le nuove direttive europee per la sostenibilità tenuto da Daniele La Regina, Sustainability Services, Vice President DEKRA Italia Group, mentre sull’importanza della raccolta e l’analisi dei dati provenienti dai veicoli ha parlato Daniel Dusatti, Direttore Vendite Veicoli Scania Italia a proposito di Come il Costruttore SCANIA organizza la raccolta, l’analisi e l’utilizzo dei dati prodotti dai veicoli su strada. Oggi però sempre di più diventa importante la digitalizzazione non solo sui trasporti ma su tutta la catena logistica come ha spiegato Luca Bordin, Business Developer LEVIA, a proposito di Il contributo della digitalizzazione nell’operatività della Supply Chain. Sistemi di IT e digitalizzazione che sono alla base anche dei successi non solo italiani di un operatore europeo della distribuzione ricambi truck come ha raccontato Francesco D’Alessandro, CEO SKUBA Italia nel suo intervento dal titolo Un distributore di ricambi in aftermarket che ha scelto la capillarità e la sostenibilità puntando sulla nuova generazione.
La posizione delle associazioni
Alla fine dei lavori mattutini altra novità di questa 9a edizione di One Day Truck&Logistics è stata una tavola rotonda interamente dedicata alle Associazioni che rappresentano le diverse anime della filiera, dal titolo “Una filiera in transizione. Le posizioni delle Associazioni”.
Al momento di confronto hanno aderito l’ADIRA, con Piergiorgio Beccari, Presidente ADIRA, l’ANFIA, rappresentata da Alessio Sitran, Responsabile Area Truck & Bus di ANFIA-Aftermarket, FEDERAUTO, con Massimo Artusi, Vice presidente FEDERAUTO con delega a truck & van, FIAP, con Sonia Primiceri, Vice Presidente FIAP e UNRAE, Paolo A. Starace, Presidente UNRAE sezione Truck.
A tutti la stessa domanda: cosa stanno facendo le Associazioni per sostenere le aziende della filiera e come stanno interloquendo con il governo per sostenere la transizione?
Per Paolo Starace “esistono due livelli di interlocuzione: uno verticale che, nel caso di UNRAE, riguarda gli enti che si occupano di problematiche specifiche del settore dei truck makers sia a livello italiano sia in sede UE e uno orizzontale, che riguarda i rapporti tra le varie associazioni. Su questi in particolare, ritengo che vadano sempre più evidenziati e messi in primo piano le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”.
Concorda Alessio Sitran che, per quanto riguarda ANFIA, che è l’associazione di filiera della componentistica, “si senta la necessità di una politica industriale che deve fare i conti con la transizione energetica e con una nuova mobilità”.
Massimo Artusi, Federauto, ha messo l’accento sugli incentivi per il rinnovo del parco che “rimane uno dei più vecchi d’Europa. In proposito d’intesa con i Costruttori e le associazioni dell’Autotrasporto abbiamo presentato al governo un piano per favorire il ricambio del parco e la mobilità del futuro”.
“Noi che viviamo di trasporto sappiamo benissimo quanto sia importante programmare bene un viaggio – ha detto Sonia Primiceri di FIAP – così oggi abbiamo bisogno di certezze”.
Piergiorgio Beccari, ADIRA, ha detto “L’ automotive è da sempre un settore in transizione, quello che serve oggi in particolare è far conoscere cos’è la transizione per farla propria, contribuendo a un cambiamento culturale non facile ma che deve vedere le associazioni in prima fila”.
In chiusura della tavola rotonda, Alessandro Peron, Segretario generale di FIAP, ha lanciato la proposta di “un vero e proprio Patto di filiera, siglato dalle più importanti associazioni, che faccia comprendere al Governo, nonostante il difficile momento economico attuale, l’importanza di un comparto come quello del Trasporto e della Logistica che, con tutta la sua filiera, conta il 10% del PIL italiano, ben 180 miliardi di fatturato e occupa oltre 1,5 milioni di lavoratori”.
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