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Officina WDM Meccanica 4×4: una passione per la storia

Nel cuore di Sarzana, in provincia di La Spezia, c’è un’officina che ha fatto della passione per i veicoli militari d’epoca il fulcro della propria attività: la WDM Meccanica 4x4

Fondata nel marzo del 1989 da Alberto Simonelli e dal socio Paolo Gragnaniello, WDM Meccanica 4×4 ha iniziato il suo percorso dedicandosi alla riparazione di fuoristrada, rispondendo a un’esigenza locale in un periodo nel quale i centri di assistenza per questo genere di veicoli allora abbastanza diffusi erano piuttosto rari. Con il tempo, WDM ha ampliato le proprie competenze dedicandosi al commercio di ricambi ma, soprattutto, specializzandosi nel restauro di mezzi militari della Seconda Guerra Mondiale, diventando un punto di riferimento per tutti gli appassionati del settore. Non soltanto a livello nazionale.

LE ORIGINI DI WDM

Partiamo dal principio. Il nome WDM non ha un significato preciso; inizialmente pensato come acronimo di Wheel Drive Motors o Wild Drive Motors è nato in realtà quasi per caso, suggerito da una società di grafica a cui avevano affidato la realizzazione di un logo. La vera essenza dell’azienda, comunque, risiede nell’amore quasi viscerale di Simonelli per i veicoli storici: una passione nata nel 1982 quando ancora ragazzino, grazie all’aiuto del padre, riesce ad acquistare una vecchia Land Rover sinistrata con l’intento di rimetterla in sesto e utilizzarla per la caccia. Questo primo progetto di restauro, realizzato in sordina nel box sotto casa, accende in lui un interesse profondo dapprima per il segmento dei 4×4 in generale e, in un secondo momento, per i veicoli militari e la storia del conflitto globale combattuto dal 1939 al 1945.

ESPERIENZE NEI RALLY

Agli inizi degli anni Ottanta, Simonelli e Gragnaniello lavorano insieme in una fabbrica che non naviga in buone acque. È così che facendo di necessità virtù decidono di provare a lanciarsi nel mondo della meccanica, trasformando la passione in una professione. Superando varie difficoltà riescono ad aprire la prima, piccola, officina di 200 m2 dedicata prevalentemente ai veicoli a trazione integrale, crescendo progressivamente e acquisendo una clientela sempre più ampia. La coppia “dalle mani d’oro” coltiva nel frattempo esperienze in competizioni internazionali (soprattutto nel Campionato Italiano Velocità Fuoristrada), trial e assistenza al seguito dei rally africani. Cosa che permette di acquisire ulteriore esperienza. La loro abilità mista a una invidiabile dedizione porta la WDM a collaborare anche con enti come i Vigili del Fuoco e il Gruppo Incursori della Marina Militare, fornendo servizi di riparazione ma anche arrivando a offrire corsi di guida fuoristrada. Ma collabora anche con il cinema, fornendo mezzi e consulenza; per esempio, ha assistito il regista statunitense Spike Lee nella realizzazione del film “Il miracolo di Sant’Anna” del 2008, che narra le vicende di una pattuglia di soldati afroamericani della 92ª Divisione “Buffalo” dispersi nelle colline lucchesi nell’autunno del 1944.

ARRIVANO I RICAMBI

Dopo avere acquistato un capannone più ampio nel 2010 WDM introduce un altro ramo d’azienda, la vendita dei ricambi, anticipando le esigenze del mercato e diversificando la propria offerta. Grazie all’impegno di Paolo Gragnaniello che si dedica a questo settore, oggi coadiuvato da Lorenzo Marchi e da Luca Simonelli, primogenito di Alberto, l’azienda organizza un magazzino in grado di fornire una vasta gamma di componenti, effettuando importazioni settimanali dagli Stati Uniti per garantire l’autenticità e la qualità dei ricambi. Una scelta che si rivela vincente, permettendo alla società di affermarsi anche nel settore della fornitura di parti per veicoli storici.

INCONTRI CRUCIALI

Come spesso accade, la storia della WDM 4×4 è fatta anche di incontri tanto casuali quanto cruciali, capaci di aprire nuove strade. Uno dei più significativi è quello con John Christie, un veterano della campagna d’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, nato a New York nel 1924 da una famiglia di emigrati italiani (che cambia cognome “americanizzandolo”). Simonelli lo conosce mentre visita l’enorme magazzino di ricambi di Van Nuys, nei pressi di Los Angeles, di cui è proprietario. Ne nasce un rapporto lavorativo che ben presto si tramuta in una bella amicizia, tanto che finché Christie è in vita visita regolarmente l’Italia e l’officina di Sarzana. Un legame che non solo ha arricchito l’esperienza personale di Alberto, ma ha consolidato anche le competenze della WDM nel reperire e restaurare componenti originali.

PROGETTO CHIAVE: il restauro di un Diamond T

Un progetto emblematico che testimonia la dedizione e la competenza dell’officina è il restauro di un Diamond T, un camion militare prodotto durante il conflitto mondiale. Utilizzato principalmente per il traino dell’artiglieria, rappresenta un pezzo di storia che WDM ha riportato al suo antico splendore, rispettando le specifiche originali e utilizzando ricambi autentici. “L’abbiamo recuperato nei pressi di Grenoble in una sorta di cimitero dei mezzi (oggi sono circa 600, ma un tempo erano oltre 2.500) gestito da un ex ingegnere meccanico della Mercedes-Benz – racconta orgoglioso Simonelli – Era in condizioni disperate, completamente ricoperto dai rovi e trasportarlo fino a Sarzana è stata una vera impresa”. Una volta in officina è stato smontato totalmente e ogni singolo componente è stato recuperato e rimesso in funzione con un paziente lavoro di ricerca e documentazione. Il Diamond T oggi rappresenta non soltanto un esempio di maestria tecnica, ma anche un tributo alla memoria e alla passione per la storia che anima l’azienda.

OFFICINA O MUSEO?

L’officina WDM Meccanica 4×4 è oggi una sorta di museo (anche se alcuni mezzi appartengono a dei clienti), con un’esposizione di pezzi rarissimi. Si possono ammirare una jeep Willys del 1942, iconico veicolo leggero a trazione integrale simbolo delle forze armate statunitensi, un’ambulanza Wc54, una Ford del 1942 e una del 1944, una GMC 353 del 1945, una Dodge WC51 del 1942, una WC62 e un GMC CCKW-353 2½ t 6×6 DUKW, oltre a un carrello Bantam e addirittura una mitragliatrice. Poi la passione per la storia e il collezionismo si declina anche in centinaia di oggetti d’epoca che vanno dalle latte di olio alle pubblicazioni alle cassette per il pronto soccorso.

TRADIZIONE DI FAMIGLIA

WDM non si limita al restauro di veicoli; l’azienda è attivamente coinvolta anche nel preservare e diffondere la memoria storica locale. Recentemente Federico, figlio di Alberto, ha guidato una squadra nella scoperta e nel recupero di un bunker della Linea Gotica, una fortificazione tedesca risalente al 1944 situata nella Piana di Marinella di Sarzana.

Questo impegno dimostra come la WDM sia profondamente radicata nel territorio e dedita alla valorizzazione del patrimonio storico. Una passione, quella per la storia e per i mezzi militari, che ha valicato gli anni e le generazioni. Federico, infatti, ha ereditato questo “fuoco sacro” del padre, che gli ha trasmesso tutti i segreti del mestiere, e oggi contribuisce attivamente all’attività dell’officina. Ha persino trasformato la cantina di casa in un museo con numerosi cimeli e documenti della guerra, che costituisce un motivo di grande orgoglio per il genitore.

Guardando al futuro, WDM ha in cantiere numerosi progetti non solo nel campo della meccanica, dunque, ma anche in quello culturale, con l’obiettivo di mantenere viva la memoria e trasmettere la passione per questi mezzi alle nuove generazioni. Un esempio di come la passione, unita alla competenza e alla dedizione, possa trasformarsi in un’attività di successo, contribuendo al contempo alla conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-militare.