Attualità

Nuova Rafco: gestire il cambiamento

Il IV Convegno dei ricambisti sardi, organizzato dal distributore Nuova Rafco, ha fornito ai partecipanti importanti dati sull’aftermarket nazionale e isolano

Lo scorso novembre, il Sa Rocca Wellness Resort a Guspini (SU) ha ospitato il IV Convegno dei ricambisti sardi organizzato dal distributore cagliaritano Nuova Rafco, socio del Consorzio PDA.

Moderato dal Direttore della Divisione Automotive di DBInformation Maria Ranieri, l’evento ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso: circa 50 ricambisti attivi in Sardegna e diversi fornitori principali del Distrbutore (AC Rolcar, Arexons, AS-PL Italia, Casco, Corteco, Dayco, Driv, Facet, Brake System, Japanparts, Metalcaucho-BBB Industries, Purflux Filtration, Reflexx, Schaeffler e ZF Italia). I lavori sono iniziati con il benvenuto di Oscar Facchinetti, COO di Nuova Rafco, che ha sottolineato come il distributore, che fa del consociativismo un valore chiave, stia migliorando attività e risultati: “Con la messa online del nuovo sito web, saremo pronti per nuove iniziative e promozioni. Contemporaneamente inaugureremo le nostre pagine social su Facebook e Instagram, garantendo una maggiore presenza e vicinanza a ognuno dei nostri 46 fornitori. E spero che l’incontro di oggi, che prevede due tavole rotonde interattive con i fornitori dedicate ai clienti ricambisti, offra ulteriori spunti interessanti per tutti”.

 Nuova Rafco: piena sintonia con PDA

Le novità in atto nel Consorzio PDA, presentate dalla Responsabile Marketing Aurora Fabi, coinvolgono direttamente il socio storico Nuova Rafco. Nel suo intervento, Aurora Fabi ha sottolineato la grande crescita del Gruppo d’acquisto, realizzata grazie all’impegno e agli investimenti dei 32 soci (25 auto e 7 truck). “Siamo presenti su tutto il territorio nazionale con circa due soci per ogni regione – ha dichiarato Aurora Fabi – Trattiamo sia ricambi per auto sia ricambi truck, rispondendo a tutte le richieste dei ricambisti, anche di qualcuno specializzato in accessori e moto. Nel 2019, abbiamo avuto l’opportunità di accedere a una dimensione internazionale diventando partner di Groupauto International e da questa collaborazione, negli ultimi 5 anni, siamo riusciti a rinforzarci e a crescere a ritmo sostenuto. Tanto che, per il 2024, prevediamo un aumento del 15% del fatturato nonostante gli alti e bassi del mercato”. Nel successivo confronto con i ricambisti sono stati analizzati i fatturati per categorie di prodotto a livello nazionale e dell’isola per capire i trend dominanti. Tra le differenti dinamiche emerse le criticità riguardanti i filtri abitacolo e i volani, mentre tiranteria (in prospettiva elettrificazione) e alternatori sono molto richiesti, in un quadro che vede il massimo risparmio da parte del cliente finale come tendenza generale a causa della crescente anzianità del parco circolante.

 

Al via il Progetto Officine Expert Point

Nel corso della Convention è stata annunciata anche una grande novità: il lancio del Progetto Officine del Consorzio PDA. Il network, che si chiamerà Expert Point, prevede l’ingresso di un numero di officine selezionate entro la seconda metà del 2025 per raggiungere il pieno regime nel 2026. Il processo vede il coinvolgimento concreto dei ricambisti chiamati a una piena collaborazione insieme con i fornitori su attività di assistenza, formazione, riunioni sul territorio, tempari, difettologie e ricerca ricambi, grazie anche all’appoggio fornito da banche dati e software gestionali specialistici.

 

Un mercato monitorato

Atteso come da tradizione l’intervento di Marc Aguettaz, Country Manager di GiPA Italia, che si è focalizzato sulle sfide che attendono il settore con dettagli sul mercato della Sardegna. In un contesto in cui il parco circolante invecchia e le immatricolazioni continuano a calare, la filiera indipendente gode di innumerevoli vantaggi rispetto a concessionari e Case auto. Dati e statistiche parlano chiaro: negli ultimi 10 anni mancano 5 milioni di vetture usate rispetto ai 10 anni precedenti, sebbene il parco sia abbondante con circa 33 milioni di unità sulle strade. Le cause sono 4 fenomeni: l’inverno demografico (meno giovani), l’incertezza tecnologica (che macchina comprare?), il prezzo elevato e il limite di emissioni a 95 grammi di CO2. Bene per l’aftermarket, che gode del fatturato più grande di sempre e di stabilità, al contrario del nuovo. Altro plus: al 1° gennaio 2035 circa i due terzi del parco potrebbero circolare ancora con le tecnologie che conosciamo (solo il 7,3% elettriche). Inoltre, la percorrenza media è tornata a 12.500 km. È altresì necessario adeguarsi in fretta all’arrivo delle nuove auto asiatiche (quote in rapido raddoppio) fornendosi di ricambi e servizi d’assistenza appositi (sempre più abbandonati dalle reti dei costruttori in costante calo), così come coccolare il cliente rafforzando il rapporto e la propria immagine, dato che un supermercato lo vede 50 volte l’anno ma un’officina soltanto 1,8 volte. In Sardegna, le stime sono ancora migliori di quelle nazionali grazie a un parco in continuo aumento (+15% sul 2014) con molte vetture dei segmenti più bassi. Il 2024 si sta chiudendo positivamente per l’aftermarket isolano e per il 2025 non sono previsti cambiamenti significativi. In ogni caso, le auto vecchie oggi vanno riparate perché non possono essere sostituite: “Se chiedo chi ha un fatturato stabile o in diminuzione nel 2024, mi aspetto che qui nessuno alzi la mano. E ricordiamo che se domani il meccanico non farà i pneumatici sarà il gommista a fare i tagliandi. Se l’officina offre tutto, si porta a casa tutta la domanda del cliente”, ha rimarcato Aguettaz.

 

La parola ai fornitori

Grazie a due tavole rotonde interattive con i ricambisti, i componentisti hanno illustrato quali prodotti e attività stiano integrando per sostenere il cambiamento in atto nel parco auto italiano e quali siano le strategie adottate per migliorare il rapporto con i ricambisti stessi, supportando e agevolando il loro lavoro, partendo ad esempio dalle implementazioni in ambito digitale. A prescindere dalle peculiarità aziendali e dalle rispettive categorie produttive, spesso differenti tra loro, il quadro generale ha rivelato come nessun fornitore stia trascurando questi aspetti.

I cataloghi si ampliano con gamme in espansione per una copertura sempre più estesa di marchi, modelli e motorizzazioni, ricorrendo alla rigenerazione ove possibile, nel rispetto delle tematiche green. La transizione verso l’elettrico è un fattore ben considerato, anche se le trazioni “classiche” continueranno per anni a fare la parte del leone. Ci si prepara anche all’arrivo dei marchi asiatici e le maggiori difficoltà riguardano il reperimento dei codici originali, mentre la riproduzione dei componenti non dà problemi qualitativi.

Sul digitale sono stati annunciati importanti aggiornamenti e novità, dai siti web ed e-commerce alla presenza sui social, mentre l’implementazione di cataloghi online e sistemi di ricerca codici consente di individuare con facilità i ricambi, con servizi di assistenza tecnica disponibili anche via WhatsApp. Altrettanto supporto è garantito su interventi all’avanguardia: ADAS, sensori, radar, nuove batterie… Non manca la presenza di tutorial su canali come YouTube in grado di chiarire le modalità di installazione eliminando problematiche, anche in caso di difetti. Spesso, inoltre, un apposito QR Code sulle confezioni permette di accedere a informazioni tecniche. Finiti i lavori, i ricambisti hanno potuto incontrare direttamente i fornitori presso i loro banchi espositivi.