L’ingresso di Novagroup all’interno del board di Temot International rappresenta una grande riconoscimento per il gruppo italiano, eletto membro del consiglio di amministrazione del network internazionale
Il nuovo board di Temot International sarà operativo dal 29 settembre. La prassi vuole che quattro soci di Temot entrino di diritto nel Cda, in relazione al fatturato che generano nei propri Paesi: hanno quindi fatto il loro ingresso automatico Germania, Francia, Polonia e Turchia (quest’ultimo un consorzio). Gli altri quattro ingressi avvengono invece in seguito all’elezione diretta da parte dei soci Temot, che ha premiato altrettante importanti realtà che operano nell’aftermarket automotive: l’italiana Novagroup, l’israeliana Autoworks, la finlandese Atoy e la danese Carl Christansen.
Non nasconde la propria soddisfazione il presidente di Novagroup Vittorio Amura, che abbiamo sentito per commentare la bella notizia: “Siamo davvero contenti e la cosa che ci inorgoglisce di più, e che rende questo risultato particolarmente lusinghiero, è il fatto che sia stato generato dalle preferenze dei colleghi: ben 25 soci internazionali di Temot hanno votato per noi, premiando dieci anni di impegno e di lavoro, di relazioni eccellenti basate sulla fiducia e la stima che siamo riusciti a generare”. Nel board ci sarà Chris Hutchinson, contestualmente Elisabetta Pascoli proseguirà la propria attività all’interno del Council Heavy Duty.
La nuova posizione offre a Novagroup anche nuove opportunità: “Certo – conclude Amura – avremo una visione internazionale più approfondita e potremo intervenire sui temi strategici futuri, sostenendo progetti a cui teniamo molto, come il Progetto Officine a livello internazionale, la necessità di accordi internazionali con le società di noleggio, una selezione ragionata dei fornitori che integri sempre di più le aziende italiane. E l’ingresso nel Cda ci consentirà anche di sostenere con maggiore forza e autorevolezza queste candidature”.
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