Cambiano le regole per il pagamento del bollo delle auto a noleggio a lungo termine. Se fino ad ora il bollo era incluso nel canone, costituendo uno dei vantaggi del noleggio, l’ultimo Decreto Fiscale prevede invece che il bollo sia pagato dal cliente utilizzatore, privato o azienda. Il bollo non sarà più quindi a carico delle società di noleggio, bensì dei clienti, e la tassa dovrà essere versata nelle rispettive regioni di residenza.
Secondo ANIASA si tratta di “una norma che aumenta la burocrazia e i costi per chi usa l’auto aziendale (150mila clienti tra aziende, privati e PA), che produrrà minori introiti per l’Erario, con il rischio concreto di una forte crescita dell’evasione della tassa automobilistica e di un boom di contenziosi connessi al mancato o non corretto pagamento del bollo” .
Fino ad adesso il bollo è stato versato dalle società di noleggio nella regione dove hanno la sede, ma dal 2020 cambiano quindi le regole per tutti i contratti di durata superiore ai 12 mesi. Sono coinvolti oltre 1 milioni di veicoli noleggiati e circa 150.000 clienti (85.000 aziende, 3.200 PA e 60.000 privati) residenti nelle varie regioni.
Fortemente critica ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, che in una lettera aperta ai Ministri dell’Economia e dei Trasporti chiede un immediato intervento .
L’ Associazione sottolinea inoltre che oggi risulta impossibile anche per i proprietari dei veicoli effettuare in via informatica i pagamenti per i quasi 700.000 veicoli le cui targhe risultano all’Archivio Nazionale dei Veicoli. Per questi occorre seguire una procedura totalmente avversa alla digital economy: è necessario quindi recarsi fisicamente presso gli uffici preposti, presentando carta di circolazione e copia del contratto per ogni singola targa.
Secondo ANIASA la norma, così come è strutturata:
• farà nascere un forte contenzioso tributario a livello locale e nazionale (oggi inesistente), dovuto al mancato o al non corretto pagamento del bollo auto;
• pone inattesi problemi di gestione e di bilancio per 3.200 Pubbliche Amministrazioni, che utilizzano i servizi delle flotte a noleggio lungo termine, in relazione agli importi complessivi ed ai maggiori costi amministrativi;
• annulla il positivo ruolo di correttezza fiscale del settore del noleggio per puntualità e completezza nei pagamenti, con un prevedibile sensibile incremento dei ritardi, dell’evasione e dei costi per il recupero delle somme non pagate;
• genera minor gettito di IVA in considerazione del fatto, che con la precedente normativa, il pagamento del bollo era conteggiato nella formulazione del canone di noleggio;
• grava le imprese di noleggio veicoli di nuovi oneri operativi, stravolgendone l’offerta di servizi;
• complica le attività inerenti il pagamento del superbollo.
“Un provvedimento nato male e gestito peggio, in totale antitesi con la tanto declamata semplificazione amministrativa, che complica la vita del contribuente. Chiediamo al Governo”, evidenzia Massimiliano Archiapatti – Presidente di ANIASA, “di correggere repentinamente il tiro per gestire questa transizione nel pagamento della tassa automobilistica e scongiurare il black-out tra amministrazioni locali, garantendo maggiore chiarezza sulle procedure da seguire. Intanto, riteniamo necessario posticipare l’applicazione della disposizione. Siamo a disposizione dei Ministeri, dell’ACI e della Conferenza Stato-Regioni per risolvere un problema che riguarda una realtà sempre più significativa e in costante sviluppo nell’ambito della mobilità nazionale”.
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