Nel 2023 il noleggio prosegue il suo affermarsi come formula di mobilità preferita. La market share sul mercato totale del noleggio di lungo e di breve termine di vetture e veicoli commerciali leggeri è cresciuta di 2 punti, passando dal 27,9% del 2022 al 29,9% del 2023. I dati di Dataforce, società internazionale di analisi del mercato automotive
Il noleggio a lungo termine e il noleggio a breve termine crescono nel 2023 (seppure meno delle aspettative).
Secondo le analisi di Dataforce, il noleggio a lungo termine ha chiuso il 2023 con una crescita del 23,6% tra le Passenger Cars e addirittura sopra al 30% per i veicoli commerciali leggeri.
Stesso trend, ma con percentuali diverse, anche per il noleggio a breve termine: +25,7% nelle Passenger Cars e +74% tra gli LCV e questa è davvero un’ottima notizia per il comparto.
Sicuramente l’aumento costante di acquisti online ha fatto sì che molte imprese si stiano strutturando con un sistema di consegna “proprietario”, senza affidarsi a trasportatori tradizionali, che soffrono di mancanza di risorse, e che nel dubbio di quanto solido e consolidato sia il trend dell’e-commerce, si rivolgono al breve termine in prima battuta.
Lato Passenger Cars, secondo Dataforce due fattori hanno agito sul numero finale: al rinnovo forzato dei contratti prorogati prima per la pandemia e poi per la mancanza di componenti elettronici si è infatti unito il dinamismo degli assetti societari delle società di noleggio.
Acquisizioni, fusioni e incorporazioni hanno cambiato il volto del mercato, favorendo l’emergere di operatori del breve/medio, delle subscriptions e del leasing finanziario, cresciuto del 24,6% tra le vetture e del 38% tra i veicoli commerciali.
L’analisi di Dataforce prosegue con un’interessante riflessione: quest’anno sono stati auto-immatricolati 174.068 autoveicoli (160.301 autovetture e 13.767 veicoli commerciali leggeri), che, prima o poi dovranno essere venduti principalmente a privati o piccole imprese, artigiani, professionisti…
Questi rappresentano il target “inesplorato” di quasi tutti i noleggiatori, che quindi dovranno combattere anche contro il Km0, corredato di un’offerta finanziaria allettante oltre che contro l’ormai annosa diatriba possesso-proprietà.
Noleggio auto e veicoli commerciali: previsioni per il 2024
La previsione di Dataforce per il nuovo anno vede un volume del noleggio a lungo termine (al netto del rent to rent) in crescita totale dell’8,5% quasi equamente distribuita tra vetture (+8,6%) e veicoli commerciali (+ 7,9%) e con un volume che potrebbe avvicinarsi ancora di più alle 500mila unità, dipenderà dalle contromisure che prenderanno gli operatori “contro” leasing e Km0.
Per il breve termine, rent to rent incluso, invece è probabile una regressione dei volumi delle PC, almeno fin tanto che gli OEMs non riapriranno un po’ i cordoni della borsa, mentre si prevede una crescita di circa 1.000 unità per gli LCV.
Mercato noleggio a lungo termine: Arval in testa
Arval è il primo operatore sul mercato del noleggio a lungo termine, con circa 5mila unità di vantaggio sul secondo operatore, Leasys, e un aumento di quota di 1,78%.
Terza piazza per Leaseplan, che chiude la sua avventura di operatore indipendente in seguito all’unione con ALD Automotive sotto il brand cappello Ayvens.
Il resto della classifica vede UnipolRental (+57% di volumi nel 2023, grazie anche all’incorporazione di Sifà) sempre più vicina al colosso Volskwagen Leasing e la brusca frenata di FlexCar (-64%) che lo scorso anno, invece, aveva debuttato in top 20.
Passando alla classifica in ambito Veicoli Commerciali Leggeri, Leasys conferma la prima posizione, pur perdendo quasi 10 punti di quota. Dal suo, Arval, grazie ad una strategia attenta al target dei veicoli commerciali, ha quasi raddoppiato i volumi e guadagnato 4,5 punti di quota.
Mercato noleggio breve termine
La classifica finale degli operatori degli operatori di breve termine (compreso il rent to rent) tra le Passenger Cars conferma il trend del trimestre scorso con Avis Budget Italia leader, con 15.725 vetture davanti ad Hertz Italiana, che si ferma a 11.542 immatricolazioni cedendo quasi il 5% di quota.
Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, l’insieme degli altri operatori si conferma anche quest’anno in prima posizione con una quota del 44,40% seguito da Avis Budget Italia con il 18,83% e 2.138 veicoli commerciali leggeri immatricolati. Hertz Italiana chiude in terza posizione a 1.348 unità con una quota dell’11.87%.
Analisi del noleggio per alimentazione
Dopo il deludente 2022 del noleggio “elettrico” (ricordiamo che l’anno si chiuse con un -27% tra le vetture e un -4,79% tra i veicoli commerciali), il 2023 sembra essere andato meglio.
Le vetture elettriche immatricolate a noleggio di lungo termine nel 2023 sono state circa 17mila, un terzo in più dell’anno precedente, di 89 diversi modelli: dalle Mercedes EQS/EQE alla Fiat 600 ma solo 2 sopra le 1.000 immatricolazioni: Smart for two e Tesla Model Y, segno che il mercato inteso come insieme di clienti che vorrebbero scegliere l’auto più adatta alle proprie esigenze, è ancora molto confuso.
Nel breve termine il diesel ha registrato la crescita maggiore (+10%), mentre l’elettrico è in sostanziale pareggio (+0,75%) e plug-in e full hybrid invece perdono quota.
Secondo Dataforce: “Sembra quasi che, alla fine, gli OEM abbiamo spinto più i motori ICE per fare volumi che gli elettrificati per “fare visibilità”, e i noleggiatori abbiano spinto su cosa chiede il cliente piuttosto che su cosa si vorrebbe che chiedesse il cliente”.
Su una flotta 2023 di circa 85mila vetture solo 2.566 sono elettriche: in questa situazione, un turista o una persona in trasferta di lavoro ha solo il 3% di probabilità di provare un’auto elettrica, per poi magari decidere di comprarla.
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