Nexus Automotive International ha condiviso la propria strategia e visione del futuro con i soci italiani, confrontandosi su priorità e obiettivi per muoversi compatti nella stessa direzione
Il 14-15 ottobre si sono tenuti all’Hotel Palace di Milano Marittima i Nexus Connecting Days. Presenti i 20 soci di Nexus Italia insieme al management del Gruppo internazionale e ai fornitori N!PACT del panel. Al centro delle discussioni le strategie con cui il Gruppo intende consolidarsi sul mercato e le traiettorie di sviluppo di una compagine che si fa sempre più internazionale, espandendosi rapidamente anche nei mercati emergenti Asia-Pacific, Sud America e Africa. A settembre l’organizzazione ha raggiunto i 30 miliardi di fatturato a livello globale come ha ricordato Bas Donders, cofondatore di Nexus Automotive International e Brand and Communications Director, intervenuto di persona all’evento: “Un successo che abbiamo raggiunto con la nostra community di distributori, fornitori e con il nostro team, grazie ad un lavoro basato sui nostri principali valori: imprenditorialità, innovazione e comunità”.
Dietro Nexus c’è un team globale di oltre 50 persone, dislocate nelle varie aree del mondo e che operano “sul campo” a diretto contatto sia con i fornitori che con i soci distributori, facilitando la comunicazione fra le parti. Nei vari Paesi i distributori sono inoltre supportati dalle organizzazioni locali del Gruppo, come Nexus Italia, che raggruppano i distributori con lo scopo di collaborare e condividere strategie e progetti.
Uniti verso il futuro
L’Europa è il continente dove Nexus è maggiormente presente a livello di distributori, sebbene la “fetta” più grande del fatturato derivi dagli Stati Uniti. Nel DNA di Nexus c’è inoltre una particolare attenzione allo sviluppo nei mercati emergenti come Asia-Pacific, Sud America e Africa, sempre più strategici per il business del Gruppo. I soci sono attualmente 171, ma il numero reale di distributori è decisamente maggiore, visto che soci come Nexus Italia sono formati da più distributori. Complessivamente le aziende che fanno parte di Nexus Automotive International sono infatti oltre 2.000 a livello globale, presenti in 138 Paesi e focalizzate anche sul business dell’Heavy Duty. I fornitori a pannello sono oggi 88 (di cui 77 hanno un contratto globale), divisi in tre categorie a cui si aggiunge la nuova categoria N!PACT costituita da fornitori che hanno accordi e condizioni speciali per promuovere le proprie linee di prodotto e avere visibilità sul mercato.
“Il target di questo gruppo di fornitori è di crescere del 10% a livello commerciale all’interno del Gruppo – spiega Donders – Il programma è limitato a un massimo di due fornitori per la stessa linea di prodotto. Oltre che aiutare i fornitori a raggiungere i soci di Nexus, abbiamo anche una serie di progetti di sourcing, transizione, private label, progetti officine e Academy organizzati a livello centrale”.
Il Gruppo si pone dunque sul mercato come un “acceleratore di innovazione e sostenibilità, influenzando lo sviluppo di un futuro sostenibile – come ha spiegato alla platea Donders – Il nostro è un ruolo attivo, come dimostra la nostra partecipazione al World Economic Forum, con l’obiettivo di portare esperienza intorno al tema della sostenibilità. Stiamo investendo in nuove start up legate alla mobilità, e a questo scopo abbiamo creato un fondo chiamato mobilion. Abbiamo indetto un summit, insieme ad altri enti, per la sostenibilità nell’aftermarket che si terrà nel settembre 2022”.
Nexus Italia pronta al salto
Il supporto dell’organizzazione internazionale di Nexus, con le molte iniziative e progetti messi in pista, farà da volano anche all’evoluzione di Nexus Italia, sempre più allineata alla strategia internazionale. L’ingresso di Stefano Bonaita in Nexus Italia, dal primo di giugno, ha dato un impulso a questa trasformazione. “Grazie all’ottimo lavoro svolto da Roberto Oliviero, in pochi mesi abbiamo fatto già dei buoni passi in avanti per contestualizzare la strategia di Nexus Italia all’interno di quella internazionale – spiega Bonaita – Questo evento ha dato ai soci lo stimolo per affrontare il cambiamento e sentirsi parte di un Gruppo internazionale che per fatturato, progetti e contenuti viene identificato come un riferimento. Ci stiamo impegnando perché Nexus Italia diventi un Gruppo più omogeneo, in modo da attrarre nuovi fornitori e distributori da inserire nella compagine. Stiamo facendo un ottimo lavoro grazie anche al supporto attivo del team internazionale, con cui abbiamo fatto squadra per portare un nuovo modello e una nuova progettualità ai soci e favorire il cambiamento”.
Di Nexus Italia fanno parte dal 2014 il Gruppo GSG (formato da AB Car, Cama, Car Service, Ceram, Eurokom, Pelloni, Secori), il Gruppo IBG (formato da Agma, Cora/CDR, Cori, Europarts, Giemme, Sores, QLT), PI.VI Ricambi e Trione Ricambi, a cui si sono aggiunti negli anni successivi Pascoli, Cramer, Movidis e GDS.
Oggi l’organizzazione Italia è formata da 20 distributori, uno dei quali truck (Pascoli). “Fondamentale ora è andare in una direzione omogenea e accelerare questo processo, vista anche la velocità con cui si sta modificando il nostro mercato – sottolinea Bonaita – Stiamo lavorando inoltre per aumentare il fatturato del panel fornitori, perché il lavoro fatto a livello internazionale è importantissimo e occorre dedicare le nostre energie a questi fornitori”.
Prioritario sarà inoltre declinare a livello locale i progetti officina messi a punto dall’organizzazione internazionale, che prevedono concept officina aderenti ad una serie di parametri precisi, da verificarsi attraverso audit. “Nexus Truck è già partito con Pascoli con ottimi risultati – spiega Bonaita – È stata apprezzata molto la diversità di questo progetto, sia a livello di contenuti che di immagine. È fondamentale che l’Italia sia sempre più parte di questa community e ne rifletta l’immagine, per questo il coinvolgimento diretto dei soci è determinante”.
Private label e progetto officine
Obiettivo fondamentale del meeting di Milano Marittima è stato quello di consolidare il legame tra soci, network e organizzazione centrale, rafforzando il senso di appartenenza alla community Nexus. “È stato molto importante conoscere e parlare direttamente con i distributori di Nexus Italia, trasferendo personalmente il messaggio del Gruppo e coinvolgendoli in prima persona per capire il loro punto di vista sul mercato – ha commentato Donders – Abbiamo fortemente voluto questo meeting proprio per condividere le informazioni, creando connessioni e rafforzando la nostra comunità”. Al centro della discussione anche le priorità su cui il Gruppo intende concentrarsi nell’immediato. “Sono due i focus: lo sviluppo del nostro private label e il progetto officine – continua Donders – Il nostro marchio conta attualmente 8 famiglie di prodotto, che intendiamo spingere e potenziare lavorando sul pricing e recependo i feedback dei distributori; anche sul network officine c’è da fare un lavoro importante: attualmente le officine targate Nexus sono circa 1.000, prevalentemente in Europa; per noi è fondamentale l’aspetto qualitativo della rete, ma il nostro è comunque un modello che si presta ad essere adattato alle esigenze locali. Ci stiamo concentrando anche sull’Academy, cercando in primo luogo di capire le differenti necessità della nostra comunità per offrire un training mirato”.
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