Il motorino avviamento serve ad avviare il motore permettendogli di avere i giri sufficienti per farlo partire. Si tratta di un componente elettromeccanico fondamentale nel sistema di accensione di un veicolo, la cui principale funzione è avviare il motore a combustione interna convertendo l’energia elettrica della batteria in energia meccanica per far girare l’albero motore. A tutti sarà capitato di girare la chiave e sentire il motorino di avviamento elettrico arrancare, impedendo l’accensione del motore dell’auto.
Si comprende dunque il ruolo indispensabile di questo componente, senza il quale il veicolo non può partire. La rottura o malfunzionamento dei motorini di avviamento è dunque all’ordine del giorno per i meccanici, e non a caso questo componente rientra tra i best seller dei ricambi, presente nello stock di ogni ricambista sempre più spesso anche come ricambio rigenerato. Con il crescente sviluppo delle tecnologie automobilistiche, i motorini di avviamento si sono evoluti per garantire maggiore efficienza, durata e compatibilità con sistemi avanzati come lo Start-Stop.
In questo approfondimento analizzeremo in dettaglio il funzionamento del motorino di avviamento, la struttura, le problematiche comuni e le best practice per la manutenzione e la diagnosi.
Motorino di avviamento: come funziona
Il motorino di avviamento è un motore elettrico in corrente continua (CC) composto da diversi elementi fondamentali: il motore elettrico, che converte l’energia elettrica in energia meccanica generando la forza necessaria per l’avviamento; il solenoide o relè di avviamento, che agisce come un relè elettromagnetico per attivare il motorino e innestare il pignone. Il pignone (bendix) / ingranaggio di trasmissione che trasmette la coppia all’anello della corona dentata del volano. L’albero di trasmissione collega il motore al pignone. Ci sono poi spazzole e collettore, che permettono la trasmissione della corrente elettrica al rotore, mentre i cuscinetti assicurano la rotazione dell’albero. Infine l’involucro che protegge i componenti interni
Il motorino di avviamento opera grazie a un piccolo motore elettrico in corrente continua che, attraverso un sistema di riduzione e un meccanismo a ruota libera (bendix), aziona il volano del motore termico. La batteria fornisce una corrente elevata (generalmente tra 200 e 600 A) tramite il relè di avviamento.
Girando la chiave per avviare il veicolo (o premendo il pulsante di start) il solenoide riceve corrente dalla batteria. Il solenoide spinge il pignone (bendix) in mesh con la corona dentata del volano. A questo punto Il motore elettrico ruota il pignone, che a sua volta fa ruotare il volano e avviando il motore. Una volta avviato il motore, il pignone si disinnesta automaticamente
Motorini avviamento auto: le tipologie
Le auto sono equipaggiate con diverse tipologie di motorini di avviamento, che si distinguono principalmente per tecnologia e applicazione. Possono avere il solenoide separato o integrato: nel primo caso solenoide e motore sono distinti, nel secondo caso il motorino risulta più compatto e per questo è utilizzato nelle applicazioni più recenti. I motorini possono essere suddivisi nelle seguenti tipologie:
Motorino a spazzole: è la tipologia tradizionale di motorini avviamento, che utilizzano spazzole di carbonio per trasferire corrente all’indotto.
Motorino brushless (senza spazzole): è presente nelle applicazioni più recenti, migliorando l’efficienza e riducendo la manutenzione
Motorino a riduttore: utilizza un sistema di ingranaggi per ridurre la velocità del motore elettrico e aumentare la coppia.
Motorino avviamento Start&Stop: è progettato per i sistemi Start&Stop, spesso con componenti rinforzati, in modo da resistere a cicli di accensione molto frequenti.
I principali componenti del motorino
Il motorino avviamento è costituito da un motore a corrente continua (DC) che utilizza avvolgimenti sul rotore e sullo statore. Il solenoide è un cilindro elettromagnetico con un nucleo mobile che funge da interruttore e da attuatore meccanico: quando viene sollecitato, il solenoide sposta il pignone verso il volano. Il pignone a ruota libera è dotato di una ruota che consente di trasmettere il moto al volano senza riceverlo in ritorno. Questa funzione evita danni al motorino una volta che il motore è in moto.
Come capire se si è rotto il motorino di avviamento?
Con il tempo il motorino di avviamento può rompersi, ed infatti il guasto al motorino di avviamento è uno dei più ricorrenti in ambito autoriparativo. I forti stress meccanici ed elettrici a cui è costantmente sottoposto possono infatti usurarne alcuni componenti, arrivando a comprometterne il funzionamento. Per capire se un motorino di avviamento si è rotto occorre prestare attenzione ad alcuni segnali e sintomi ricorrenti, facilmente individuabili dal meccanico.
- Clic senza avviamento: si tratta di un problema tipico del solenoide o del relè di avviamento.
- Avviamento lento: in questo caso la batteria potrebbe essere scarica o potrebbero esserci problemi di resistenza interna.
- Rumori anomali (stridii, ronzii): possono derivare da un pignone usurato o da cuscinetti danneggiati.
- Fumo o odore di bruciato: causati da surriscaldamento o cortocircuiti interni.
Se si riscontrano questi problemi si può passare ad una verifica strumentale utilizzando un multimetro per misurare tensione e continuità nei circuiti elettrici, la pinza amperometrica per misurare la corrente assorbita dal motorino durante l’avviamento o utilizzare un tester per la batteria per verificare la capacità di erogare corrente sufficiente. Oltre ad assicurarsi che i cavi siano saldamente collegati e senza tracce di ossidazione, è inoltre opportuno controllare il solenoide testando la continuità.
Come capire se il problema è la batteria o il motorino avviamento?
Prima di sostituire un motorino di avviamento occorre ovviamente accertare se il problema riguarda il motorino di avviamento, che dovrà quindi essere sostituito, o se invece si tratta della batteria. Vediamo alcuni esempi concreti per capire come procedere.
Il motorino di avviamento non gira: la causa potrebbe essere la batteria scarica o i terminali corrotti, ma anche un cavo di collegamento allentato. Potrebbe tuttavia trattarsi anche di un guasto al solenoide. In questo situazione è opportuno misurare la tensione alla batteria e ai terminali del solenoide per capire se il problema riguarda la batteria o il solenoide.
Il motorino di avviamento gira ma non innesta il motore: in questo caso è probabile che si tratti di un pignone bloccato, un ingranaggio danneggiato o un anello dentato del volano danneggiato. E’ dunque necessaria un’ispezione visiva del pignone e dell’anello dentato.
Rumori anomali in fase di avviamento: potrebbero essersi usurati i cuscinetti interni del motorino o esserci un’usura significativa dei denti del pignone o del volano. Anche in questo caso è necessario smontate il motorino per verificarne lo stato, assicurandosi anche che il solenoide funzioni correttamente attraverso il testo con un multimetro.
Sostituzione del motorino d’ avviamento
Se si ravvisano anomalie, la sostituzione del motorino di avviamento è l’operazione consigliata per non incorrere in problemi futuri. Il costo di un motorino di avviamento auto può variare significativamente in base al modello (il prezzo di listino medio varia tra i 100-200 euro) e l’intervento di sostituzione richiede in media 2 ore di lavoro, che possono variare a seconda dell’ accessibilità del componente e della complessità dell’intervento.
La procedura standard si sostituzione prevede la disconnessione della batteria, la rimozione del motorino (svitando i bulloni di fissaggio e scollegando i cavi di alimentazione), l’ installazione del nuovo motorino assicurandosi che il pignone sia in posizione corretta e infine ricollegamento della batteria e il test finale.
Motorino avviamento rigenerato
Quando si va a sostituire un motorino di avviamento su un veicolo di una certa anzianità può essere utile considerare il montaggio di un motorino di avviamento rigenerato, così da proporre al cliente un’alternativa più conveniente rispetto al ricambio nuovo, in linea con il valore reale della sua auto. i motorini di avviamento rigenerati rappresentano dunque una soluzione sempre più diffusa, Anche questi componenti, totalmente o parzialmente rigenerati, sono infatti sottoposti a rigorosi test di qualità, soprattutto se sono proposti dai marchi di riferimento di questo comparto.
In questo caso il processo di rigenerazione segue standard di qualità basati sulla certificazione IATF 16949, lo stesso standard adottato per i sistemi di gestione della qualità nell’ambito del Primo Equipaggiamento (OE). Questo garantisce che i ricambi rigenerati siano conformi ai requisiti dei produttori originali e alle esigenze del settore automobilistico.
Durante il processo, si effettuano numerosi test di controllo per garantire che i componenti rispettino i criteri di durata operativa (vita utile), resistenza alle vibrazioni, robustezza in condizioni ambientali estreme (caldo, freddo, umidità), tenuta stagna e protezione da agenti esterni. Tutte le parti soggette a usura vengono sistematicamente sostituite con componenti di alta qualità, mentre le parti ancora utilizzabili vengono sottoposte a ulteriori controlli e, dove necessario, vengono ricondizionate o sostituite con elementi nuovi.
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