Iniziata a marzo 2018, dopo un bimestre in aumento di circa il 10%, la flessione del mercato prosegue ancora nel mese di novembre per il settore dei veicoli commerciali (autocarri con ptt fino a 3,5t).
Secondo le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, le immatricolazioni di veicoli commerciali a novembre sono state 18.897 e hanno registrato un calo del 6,0% rispetto alle 20.101 immatricolate nello stesso mese dello scorso anno. Il periodo gennaio-novembre 2018, quindi, totalizza quasi 162.000 vendite (161.930) e fa segnare una flessione del 5,2% rispetto alle 170.822 immatricolate nei primi 11 mesi dello scorso anno.
“Come descritto nelle ultime stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE sul parco circolante – commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – al 30 giugno scorso i veicoli da lavoro circolanti in Italia erano 3.795.000 e di questi ben oltre la metà (52,3%) risponde alle Direttive di emissione ante Euro 4”.
“Non è immaginabile – prosegue Crisci – che in un Paese come l’Italia oltre la metà dei veicoli in circolazione abbia più di 12 anni. Lo stiamo ribadendo da molto tempo e continueremo a farlo finché non saranno prese delle concrete misure di sostegno, che siano incisive per la risoluzione del problema dello svecchiamento del parco circolante di veicoli che transitano quotidianamente all’interno delle nostre città. Rinnovare il parco è l’unica possibilità per aumentare la sicurezza sulle nostre strade e dare un maggiore contributo alla qualità dell’aria che respiriamo soprattutto nelle città”.
“Non possiamo non sottolineare – conclude il Presidente – gli enormi sforzi delle Case automobilistiche negli investimenti in ricerca e sviluppo per l’adeguamento alle stringenti normative ambientali e per la salvaguardia della sicurezza, potendo fare ora affidamento su tecnologie che 12 anni fa non erano disponibili.”
Da un’analisi della struttura del mercato dei primi 10 mesi del 2018 (ancora leggermente provvisori ma che andranno a consolidarsi nei prossimi due mesi, considerati i ritardi di immatricolazione), quando il mercato totalizzava un decremento del 5,3%, da rilevare un forte calo delle vendite a privati che hanno perso il 7,7% (con 30.902 unità) e 0,5 punti percentuali di quota. Flessione che coinvolge anche le società (-6,7% sullo stesso periodo dello scorso anno e in calo anch’esse di 0,5 p.p.). Sempre in calo, ma più moderatamente, il canale del noleggio, in cui la flessione si attesta su un -1,2% nei primi 10 mesi 2018, al 48,2% di quota sul totale. Da registrare, in particolare, il -9,5% del breve termine con 4.839 unità a fronte di un aumento dello 0,4% del lungo termine con 35.094 veicoli.
Nell’analisi per alimentazione del mercato dei veicoli commerciali, infine, da segnalare il decremento del 6,3% del diesel che archivia 132.076 immatricolazioni e si attesta sul 92,5% (dal 93,6% del gennaio-ottobre 2017 scorso anno). Aumento a doppia cifra, invece, per il metano (+14,9% con una quota del 2,5%) e per i veicoli elettrici (+14,2%, allo 0,4% di rappresentatività) con, rispettivamente, 3.588 e 508 immatricolazioni. Crescita del 9%, infine, per la benzina che guadagna 0,3 p.p. sui 10 mesi 2017 con 3.374 unità e per il Gpl, che guadagna il +3,8% con 2.762 vendite.
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