Nel primo trimestre 2014 le vendite auto hanno segnato un risultato positivo (+5,8%). A trainare il mercato non sono però i clienti privati, ma le società di noleggio
Il primo trimestre 2014, con il suo più 5,8%, ha segnato un risultato più che positivo per il mercato italiano dell’auto. Verrebbe la tentazione di parlare di “uscita dal tunnel”, ma se si analizzano i dati Anfia e Unrae si nota che tra i privati non è affatto cresciuta la propensione all’acquisto di un auto. I clienti privati sono infatti ulteriormente diminuiti al 58%, la quota più bassa mai registrata in Italia. A trainare il mercato,in questo primo trimestre, sono state invece principalmente le società di noleggio, che per motivi stagionali e per scadenze naturali hanno aggiornato le proprie flotte. Cifre in crescita arrivano anche dal car sharing, sia cittadino che aziendale, che si sta diffondendo nelle città italiane.
In città come Milano il car sharing sta conoscendo un vero e proprio boom. La concorrenza tra gli operatori che offrono questo servizio è forte, e oltre alle società collegate all’amministrazione comunale (come GuidaMi di Atm e la e-vai di Trenord) negli ultimi tempi sono sbarcate anche società private come EQ Sharing, Car2go ed Enjoy. Alle spalle di Car2Go c’è Daimler (il gruppo di cui fa parte Mercedes-Benz), mentre Enjoy fa capo a Eni, Trenitalia e Fiat. Le flotte di questi operatori sono sbarcate anche in altre città, tra cui Roma, Bologna, Napoli, Torino, e gli interessi in gioco sono molti. La gestione operativa delle flotte, riparazioni comprese, è infatti nelle mani di grosse società di noleggio, con un modello di business che prevede una forte canalizzazione verso i network dei partner con cui sono stati stretti accordi.
Le auto condivise si stanno diffondendo in tutta Europa, e ad utilizzarle sono soprattutto i giovani, su cui l’appeal dell’auto di proprietà sta svanendo.
Per quanto riguarda i marchi venduti in Italia, a marzo va rilevato un’impennata di Renault, che ha segnato un + 58%. IN forte crescita anche Oper (+23%), mentre la peggiore è stata Chevrolet /-67%).
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