Per la prima volta dal 2009 i mercato dell'auto raggiunge e supera i 14 milioni di immatricolazioni: +9,2% rispetto al 2014. il picco 2007 era oltre i 16 milioni
Nell’intero 2015, i volumi registrati di immatricolazioni in Europa (UE+EFTA) ammontano a 14.202.024 unità, il 9,2% in più (un incremento di 1,19 milioni di autovetture) rispetto al 2014, che risultava già in crescita del 5,4% sul 2013 (dati ACEA)
“Dicembre è il ventottesimo mese consecutivo in crescita per il mercato europeo, e 3 dei 5 maggiori mercati segnano un incremento a doppia cifra: Spagna +20,7%, Italia +18,7%, e Francia +12,5%, seguiti dalle buone performance di Regno Unito (+8,4%) e Germania (+7,7%) – commenta Aurelio Nervo, Presidente di ANFIA. Tutti e 5 questi mercati chiudono il 2015 positivamente e, insieme, totalizzano oltre 10,36 milioni di nuove registrazioni. Italia e Spagna, che più avevano sofferto la crisi, con pesanti contrazioni di mercato, conseguono la crescita più significativa nell’anno, rispettivamente del 15,8% e del 20,9%, anche se restano molto al di sotto dei volumi record conseguiti nel 2007, che Germania e Regno Unito, invece, hanno superato nel 2015. Il raggiungimento e il superamento dei 14 milioni di immatricolazioni nell’area UE 28 + EFTA nel 2015 è un significativo segnale di ripresa, visto che i volumi sono rimasti al di sotto di questa soglia dal 2010 al 2014, e si collega, almeno in parte, al graduale recupero dei consumi privati a cui si è assistito nell’anno da poco concluso. Non dimentichiamo, comunque – conclude Nervo – la distanza che ancora ci separa dagli oltre 16 milioni di immatricolazioni del 2007”.
In Italia, le immatricolazioni di dicembre si attestano a 109.395 unità (+18,7%), mentre nell’intero 2015 ammontano a 1.574.872 unità, il 15,8% in più rispetto al 2014. Le immatricolazioni delle marche italiane si attestano nel 2015 a 872.504 unità, con un aumento del 13,6% rispetto all’anno precedente. La quota di mercato passa dal 5,9% dello scorso anno al 6,1%. Si mantiene positivo l’andamento dei marchi Fiat (+12%) e Jeep (+113%)
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