Buon inizio del 2024 per il mercato dell’auto dell’Europa Occidentale (UE+EFTA+UK). In gennaio le immatricolazioni nell’area sono ancora lontane dai livelli ante-crisi (-17,2% su gennaio 2019), ma hanno toccato quota 1.015.381 con una crescita dell’11,5% su gennaio 2023. In quasi tutti i paesi dell’area la domanda è stata sostenuta soprattutto dagli acquisti delle flotte aziendali, delle società di noleggio a lungo termine e dagli acquisti di auto elettriche agevolati da generosi incentivi. In gennaio le immatricolazioni di auto elettriche pure (BEV) sono state 120.926 con una crescita del 29,3% su gennaio 2023 ed una quota di mercato dell’11,9% che è significativa, ma comunque inferiore a quella registrata nell’intero 2023 che è stata del 15,7%.
“In tutta l’area – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – sono però in sofferenza gli acquisti dei privati che risentono fortemente degli aumenti di prezzi degli ultimi anni. Questa situazione spiega, in parte, la forte crescita del noleggio a lungo termine, che è una formula nata per le flotte aziendali, che si sta però estendendo rapidamente anche ai privati. Il noleggio a lungo termine è infatti una soluzione alternativa all’acquisto molto allettante e comoda che, oltre a semplificare la gestione dell’auto, consente, in questa fase di mercato, di diluire nel tempo i forti aumenti dei prezzi delle auto”.
Tornando ai dati di gennaio va detto che la crescita non interessa tutti i 31 paesi dell’area, ma è comunque sostenuta nei principali cinque mercati che assorbono circa il 70% delle immatricolazioni. Il maggiore di questi mercati è quello della Germania che in gennaio ha visto le immatricolazioni crescere del 19,1%. Questo incremento è significativo anche se il confronto si fa con un gennaio 2023 che fu particolarmente “magro” per dinamiche negative innescate dal sistema degli incentivi all’elettrico. Più contenuti, ma degni di nota, sono gli incrementi, sempre in gennaio, degli altri quattro mercati che insieme alla Germania costituiscono il gruppo dei “cinque grandi” dell’area. In Francia le immatricolazioni sono cresciute del 9,2%, nel Regno Unito l’incremento è stato dell’8,2%, mentre in Spagna la crescita è stata del 7,3% e in Italia del 10,6%. Per quanto riguarda la quota delle auto elettriche notevoli differenze vi sono in gennaio tra i principali paesi. In Germania questa quota è del 10,5%, in Francia del 16,4%, nel Regno Unito del 14,7%, in Spagna del 4,9% e in Italia del 2,1% contro il 4,2% dell’intero 2023.
Il calo della quota in Italia in gennaio è legato essenzialmente alla mancanza di incentivi. Va detto comunque che per l’Italia, come per la Spagna, che hanno redditi pro capite inferiori a quelli dei maggiori paesi europei, sulle decisioni di acquisto di auto elettriche pesa notevolmente il prezzo elevato di questo tipo di vetture. Questa situazione potrebbe essere in parte superata con un sistema di incentivi generosi ed efficaci. Purtroppo però il sistema di incentivi all’auto elettrica in Italia è stato finora tutt’altro che generoso e sicuramente inefficace.
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