Le immatricolazioni crescono del 6% nel primo trimestre 2014. Ma restano comunque il 48,9% in meno rispetto a quelle del primo trimestre 2007.
Secondo i dati pubblicati oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a marzo il mercato italiano dell’auto totalizza 139.337 immatricolazioni, in crescita del 5% rispetto a marzo dello scorso anno (132.753 unità). Nel primo trimestre 2014, i volumi immatricolati si attestano a 376.519 unità, il 5,8% in più rispetto al primo trimestre 2013.
“Un altro segnale di ripresa caratterizza il terzo mese dell’anno, proseguendo nel recupero avviato a dicembre 2013 – ha commentato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA. L’ottimismo che potrebbero ispirare questi dati resta comunque cauto, se si considera che i volumi annualizzati sono ancora distanti da quelli fisiologici per il mercato italiano: nel primo trimestre 2014 le immatricolazioni registrate sono il 48,9% in meno rispetto a quelle del primo trimestre 2007. Se qualche premessa per ripartire comincia a delinearsi – ha proseguito Vavassori – per un vero ritorno della domanda a livelli normalizzati per il nostro Paese, si fa pressante la necessità di ridurre l’imposizione fiscale sull’utilizzo dell’autoveicolo, anche portando la deducibilità delle auto aziendali in pari con quella degli altri maggiori Paesi europei. Una fiscalità, quella dell’autoveicolo, recentemente ancora aggravata da un aumento delle accise sui carburanti (di 0,24 Euro al litro), il decimo negli ultimi 5 anni”.
Immatricolazioni per alimentazione
In base ai dati preliminari delle immatricolazioni per alimentazione, le vetture diesel raggiungono una quota del 57,3% del totale immatricolato nel mese (2,1 punti in più rispetto a febbraio 2014), contro il 54,6% di un anno fa. Per le vetture a benzina la quota di marzo 2014 è pari al 29,6% (in calo di 1,9 punti rispetto a febbraio 2014), mentre era a 29,8% a marzo 2013. Le autovetture ad alimentazione alternativa vedono complessivamente calare, rispetto a un anno fa, la propria quota di mercato (da 15,6% a 13,1%). La quota delle vetture a metano passa dal 5,7% al 4,2% del totale immatricolato, le vetture ibride crescono, passando dallo 0,9% all’1,4% di quota, mentre per il GPL la quota si attesta al 7,5% contro il 9% di un anno fa. Rispetto a febbraio 2014, la quota delle vetture ibride rimane stabile, mentre quella del metano cresce (da 3,6% a 4,2%) e quella del GPL diminuisce (da 8,3% a 7,5%).
Ordini
Secondo l’anticipazione dello scambio di dati tra ANFIA e UNRAE, a marzo 2014 gli ordini sfiorano le 140.000 unità, l’8% in più rispetto a marzo 2013. Il primo trimestre 2014, invece, ha chiuso con 385.000 contratti, quasi l’11% in più rispetto allo stesso periodo del 2013.
Le italiane
Le marche nazionali, nel complesso, totalizzano nel mese 39.298 immatricolazioni (+3%), mentre nel trimestre i volumi ammontano a 106.305 unità (+2,7%).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 39.127 immatricolazioni nel mese (+2,8%) e 105.799 immatricolazioni (+2,5%) nei primi tre mesi dell’anno. Segno positivo, a marzo, per i marchi Fiat (+3,8%), Alfa Romeo (+1,4%), Jeep (+57,2%), Ferrari (+31,8%) e Maserati (+536,8%). Nel primo trimestre 2014, risultati positivi per Fiat (+3,1%), Lancia/Chrysler (+2,1%), Jeep (+17,1%), Ferrari (+2,8%) e Maserati (+821%).
Top Five
I marchi italiani mantengono le prime 5 posizioni nella top ten dei modelli più venduti a marzo. In testa alla classifica ancora Fiat Panda (9.633 unità), seguita da Fiat 500L (7.069), che risale di tre posizioni rispetto al mese precedente, e da Fiat 500, (5.356), che rimonta di una posizione rispetto a febbraio. Al quarto posto troviamo Fiat Punto (5.128) e, stabile in quinta posizione, Lancia Ypsilon (5.037).
Usato
Andamento altalenante per il mercato dell’usato che, dopo il segno positivo di febbraio (+2,9%), segna, a marzo, una contrazione del 2,4% dei trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari (in totale 366.276 unità). Nel primo trimestre 2014 i volumi complessivi si attestano a 1.079.568 unità, con una lieve flessione rispetto al primo trimestre 2013 (-0,8%).
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