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Mercato Aftermarket +11,2% nel primo semestre 2023

Variazione positiva per tutte e cinque le famiglie prodotto che fanno parte del Barometro Aftermarket ANFIA. Il comparto gode di buona salute, ma deve aver chiaro quali sono le sfide del presente e del prossimo futuro, in primis quelle legate alla transizione energetica e digitale e al pacchetto normativo Fit for 55, che esortano a investire in nuove competenze

Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket, inteso come fatturato della filiera IAM, ovvero dei produttori di componenti verso il mondo della distribuzione IAM, registra un rialzo a doppia cifra, +11,2%, nel primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, che aveva chiuso a +13,6%,
rispetto a gennaio-giugno 2021.

Ad un primo trimestre 2023 in aumento del 13,6%, fa seguito un secondo trimestre a +8,6%. Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, tutte e cinque presentano una variazione positiva. Gli incrementi più rilevanti sono quelli dei componenti undercar (+25,7%), dopo un primo semestre 2022 a +17,2% e una chiusura d’anno a +10,9%, e dei componenti motore (+13,6%), che nel primo semestre 2022 avevano chiuso a +20,8%, concludendo poi l’anno a +11,6%. Seguono i componenti di carrozzeria e abitacolo (+9%), che avevano riportato un aumento del 12,9% nel primo semestre 2022 e del 10,9% nell’intero anno, e gli incrementi più contenuti dei materiali di consumo (+6,3%), dopo l’8,9% di gennaio-giugno 2022 e la chiusura d’anno a +5,2%, e, infine, dei componenti elettrici ed elettronici (+4,8%), che avevano chiuso a +12,4% il primo semestre 2022 e a +4,5% l’intero anno.

“Nel primo semestre 2023 il fatturato italiano dei ricambi automotive, in rialzo a doppia cifra, conferma il trend di ripresa avviato nel 2021 (+22,4%) e proseguito nel 2022 (+7,8%), oltre a beneficiare delle spinte inflazionistiche – afferma Massimo Pellegrino, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA. Il post-vendita gode quindi di buona salute e il giro d’affari delle attività di manutenzione e riparazione resta influenzato anche da ritmi di rinnovo del parco circolante italiano che, al momento, rimangono piuttosto bassi. A gennaio-giugno 2023 le immatricolazioni di vetture nuove, in Italia, sono in rialzo del 9,2% sullo stesso periodo del 2022, ma segnano una differenza negativa importante rispetto ai volumi del 2019, pre-pandemia (-19%), mentre cresce il mercato dell’usato.
D’altra parte, non siamo ancora usciti del tutto dalla crisi dei semiconduttori, delle materie prime e dell’energia, criticità che toccano anche il comparto aftermarket.
In questo contesto, la nostra filiera deve aver chiaro quali sono le sfide del presente e del prossimo futuro, in primis quelle legate alla transizione energetica e digitale e al pacchetto normativo Fit for 55, che ci esortano a investire in nuove competenze, soprattutto digitali, per stare al passo con le nuove tecnologie della mobilità, incluse quelle di assistenza alla guida.
Inoltre, dobbiamo costruire il nostro percorso evolutivo tenendo conto di altri fattori di cambiamento, come il costante incremento del parco circolante gestito dalle società di noleggio a breve e lungo termine, l’avanzata di intermediari legati al mondo delle assicurazioni e all’e-commerce, nonché la crescente interazione tra la distribuzione dei ricambi IAM ed OES attraverso nuovi modelli di business definiti dalle case auto”.