I Carabinieri hanno rilevato 9300 irregolarità e dato sanzioni per 19 milioni di euro. Denunciati anche i proprieteri di un centro autodemolizione di Torre del Greco e sequestrato un impianto totalmente abusivo
Maxi controllo dei Carabinieri agli autodemolitori della provincia di Napoli. I militari hanno ispezionato 38 impianti di autodemolizione, verificando se le procedure previste dalla legge per lo smaltimento e il riciclo dei rottami fossero rispettate.
L’autodemolitore ha inoltre l’obbligo di rilasciare una dichiarazione di presa in carico da consegnare al proprietario del mezzo e la contestuale assunzione di ogni tipo di responsabilità, civile, penale e amministrativa connessa alla corretta gestione del veicolo, con l’impegno a provvedere alla cancellazione dal pubblico registro automobilistico.
Ed è proprio in merito alla mancata cancellazione dal pra e alla restituzione entro 30 giorni dalla consegna del veicolo di targa, carta di circolazione e certificato di proprietà, che sono state accertate oltre 9.300 violazioni amministrative e contestate conseguentemente sanzioni per 19 milioni di euro.
I controlli che hanno interessato Napoli e provincia erano comunque mirati a scoprire eventuali impianti abusivi, ricettazione o riciclaggio di veicoli rubati o rapinati e la commercializzazione non regolare di ricambi, oltre a reati ambientali quali l’inquinamento di falde acquifere o terreni, l’abbandono o il deposito incontrollato e lo smontaggio prima della prevista operazione di bonifica comprendente, tra gli altri, l’obbligo di separazione di oli esausti e filtri, liquidi di raffreddamento, accumulatori a fine vita. I carabinieri hanno denunciato i proprietari di una ditta di demolizione con sede in via Giovanni XXIII Traversa Chiumera, a Torre del Greco. Il più giovane e’ ritenuto responsabile di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e di deposito in maniera incontrollata, di avere effettuato lo scarico delle acque reflue industriali direttamente nella pubblica fognatura senza autorizzazione; di ricettazione, avendo ricevuto e detenuto numerosissimi pezzi di ricambio senza la tracciabilità della provenienza e quindi senza documenti di trasporto e fatture di acquisto nonché la detenzione di numerose targhe, tra le quali alcune risultate rubate. Il secondo, invece, di falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessità e di trasporto illecito di rifiuti speciali pericolosi per aver attestato falsamente sul formulario di identificazioni rifiuti e sul certificato di rottamazione di aver demolito i veicoli presso la sede operativa della società in Sarno trasportandoli invece al sito di Torre del Greco, quello oggetto di ispezione.
Un impianto completamente abusivo è stato invece scoperto in Contrada Salice, in una vasta area tra Casalnuovo e Afragola. I carabinieri hanno sequestrato un’area adibita abusivamente a centro di raccolta autovetture e denunciato il gestore, un 49enne di Caivano incensurato. Su una vasta superficie erano stati accantonati illegalmente rifiuti speciali e pericolosi (batterie esauste, materiale ferroso, pezzi di motore, oli e batterie esausti).
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