Lubex spa, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti petroliferi e automobilistici, è entrata a far parte di NSD come nuovo azionista. Lubex è un'azienda familiare fondata 80 anni fa, con base a Milano.
Nel mese di Marzo 2019, è stata ufficializzata la nuova partnership internazionale con LUBEX, nuovo socio del consorzio distributivo NSD. Insieme ai due soci fondatori, IDIR per la parte ricambi e a Maurelli per la parte truck, Lubex che vanta una pluriennale storia distributiva nazionale, fa il suo ingresso nella compagine societaria NSD, e, conseguentemente, sigla per il 2019 l’accordo di cooperazione dall’Italia all’interno del gruppo TEMOT INTERNATIONAL.
NSD rafforza dunque il suo ruolo di portavoce internazionale degli interessi delle aziende della filiera aftermarket italiana, venendo a creare un soggetto distributivo che aggrega oltre 250 Milioni di fatturato; sempre più caratterizzato e accumunato dagli elementi differenzianti con gli altri gruppi che sono: conduzione familiare e proprietà italiana, innovazione organizzativa, grande capacità di differenziazione nel rispetto dei ruoli di filiera.
“Grazie a Lubex, la nostra compagine azionaria svilupperà la visione strategica di NSD: essere il gruppo 360 ° Automotive Aftermarket italiano per le attività nazionali e internazionali” – ha affermato Sergio Monzeglio, titolare di IDIR e uno degli azionisti storici di NSD – Italia.
Grande soddisfazione a Milano, quartier generale della Lubex, dove Massimo Vincenzi ha seguito per conto dell’azienda di famiglia l’ingresso nella “galassia internazionale”, ricevendo già recentemente, in occasione del meeting annuale di Barcellona, piena fiducia da parte di fornitori e soci Temot.
Con questa operazione il gruppo “apre” all’ingresso di aziende di altre categorie, Lubex per prodotti petroliferi e automobilistici (batterie, accessori, catene) è uno, altri stanno arrivando in altre aree di business e di attività complementari.
Ognuna delle realtà coinvolte esprimerà importanti sinergie distributive, in termini di collaborazione marketing, progettualità ed economie su fattori strategici quali logistica e network. L’accordo afferma anche in Italia, così come già avvenuto in altri paesi europei, la filiera tradizionale che innova come alternativa ai colossi transnazionali.
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