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LOTTA ALL’OSSIDO DI AZOTO CON IL CATALIZZATORE SCR

Il catalizzatore SCR taglia fino all'80% gli ossidi di azoto. Il suo funzionamento trasforma le emissioni nocive in vapore acqueo e azoto che non hanno effetti nocivi. Per funzionare richiede un additivo a base di urea. Che non deve esaurirsi.

Nelle automobili e nei veicoli pesanti e leggeri più recenti la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto, tipiche del motore turbodiesel passa attraverso il catalizzatore SCR ContinuoSCR è l’acronimo di Selective Catalytic Reduction – riduzione selettiva catalitica – ovvero un dispositivo che scompone gli ossidi di azoto presenti nei gas di scarico in azoto e acqua. La trasformazione nel catalizzatore SCR arriva fino all’80% degli ossidi di azoto presenti nei gas di scarico. Rispetto alla valvola EGR (METTIAMO LINK) che ha uno scopo simile, il sistema SCR funziona in maniera differente e più efficiente.

Catalizzatore SCR: come è fatto e come funziona

Il catalizzatore SCR è una struttura abbastanza complessa. C’è un involcro molto simile a una marmitta (solo nell’estetica) che contiene un catalizzatore a ossidazione e un filtro antiparticolato. C’è poi un sistema di dosaggio a monte del catalizzatore che atomizza attraverso iniezioni pilotate dalla centralina del motore (tiene conto del carico motore e del numero di giri) un prodotto chimico che permette il trattamento dell’ossido di azoto.

Agente di risoluzione, indispensabile per il corretto funzionamento del catalizzatore SCR

Il prodotto chimico iniettato a monte del Catalizzatore SCR è un agente di risoluzione che in questo caso si tratta di ammoniaca. La quantità di ammoniaca necessaria per la reazione nel catalizzatore SCR con gli ossidi di azoto non è in forma diretta, allo stato puro, ma diluita in dose acquosa di urea al 32%. Il consorzio AdBlue consente di inserire questo logo sulle soluzioni che rispettano gli standard di qualità a norme DIN 70070 e ISO22241. Ci sono anche prodotto privi di questo marchio in cui è solo il produttore a garantire che il contenuto di urea è quello richiesto per il corretto funzionamento del catalizzatore SCR e per prevenirne i danni. Se infatti il motore funzionasse senza additivo il catalizzatore andrebbe incontro a guasti. Allo stesso modo un additivo con scarse caratteristiche chimiche potrebbe causare danni. Il sistema è in grado di analizzare la presenza dell’urea nella soluzione ma se questa non è di qualità potrebbero nascere problemi.

Come avviene la reazione nel catalizzatore SCR

Una volta iniettata la dose di additivo nel catalizzatore SCR dalla soluzione urea – acqua si sviluppano ammoniaca (NH3) e CO2. Nel catalizzatore SCR l’ammoniaca a partire dai 170°C reagisce trasformandosi in azoto (N2) e in acqua (H2O). Il consumo medio di additivo a base di urea è di circa 0,1 litri per 100 km o in proporzione al consumo di gasolio per una percentuale di 1-3%. I valori variano dal tipo di guida, motore e percorso. Sulla vettura c’è un serbatoio per l’additivo e in caso il contenuto si avvicini all’esaurimento il guidatore viene progressivamente avvisato tramite la strumentazione. Se il serbatoio di additivo si esaurisce si arriva all’impossibilità di avviare il motore.

a cura di Renato Dainotto