Il liquido di raffreddamento motore, detto anche liquido radiatore, scorre all’interno del circuito di raffreddamento allo scopo di togliere il calore in eccesso prodotto dal motore durante la combustione e raffreddarlo. Il liquido radiatore ha dunque una funzione “protettiva”, impedendo di fatto al motore di surriscaldarsi e di danneggiarsi, ma serve anche a disperdere il calore del motore in modo che possa raggiungere rapidamente la temperatura di esercizio ottimale, così da lavorare con la massima efficienza.
Quando il liquido refrigerante del motore inizia a perdere le sue proprietà chimico-fisiche è meno efficacie nell’assorbire il calore, compromettendo le prestazioni dell’impianto di raffreddamento. Per questo va cambiato dopo un determinato numero di anni in base alle prescrizioni del Costruttore, che sui veicoli recenti varia generalmente da 4 a 6 anni (in passato era ogni due anni). Oltre al rabbocco del liquido di raffreddamento, previa verifica del livello del liquido, è quindi opportuno ad un certo punto sostituire il vecchio liquido di raffreddamento con un nuovo e più performante prodotto. In inverno, con le basse temperature, il liquido radiatore ha inoltre l’importante funzione di evitare l’eccessivo raffreddamento (o congelamento) dell’acqua che scorre all’interno del circuito. Per questo è conosciuto anche come liquido antigelo, come spesso viene chiamato in officina, indispensabile per assicurare l’efficienza del motore fino a -40°.
Liquido raffreddamento motore: come è composto
Se la pompa acqua può essere considerata il “cuore” dell’impianto di raffreddamento, il liquido radiatore è per analogia il “sangue” che scorre all’interno del circuito. Sono tre i principali componenti del liquido raffreddamento motore:
– acqua: la maggior parte del liquido è costituito da semplice acqua
– glicole: può essere etilenico o propilenico (meno tossico) e viene aggiunto all’acqua sia per evitare che si congeli sia per evitare che vada in ebollizione, spostando dunque verso il basso il punto di congelamento e verso l’alto il punto di ebollizione
– additivi: utilizzati per evitare corrosione e depositi che possono danneggiare motore e radiatore. Possono essere a base organica o inorganica.
Oggi sempre più liquidi di raffreddamento hanno un rapporto di 50% acqua e 50% glicole, in modo da consentire un più ampio range di operatività (da -40° a +130°). Vi sono anche prodotti con una miscela 60% acqua e 40% glicole, o anche 70% acqua e 30% glicole. Il punto di ebollizione o congelamento varia dunque in base alla percentuale di glicole presente nel prodotto.
Liquido refrigerante motore: il problema della corrosione
Il liquido di raffreddamento motore, o liquido radiatore, ha come si è visto sia un potere “anti-ebollizione” (aumentando la temperatura di ebollizione fino a 130-140°) sia antigelo (abbassando la temperatura di congelamento fino a -40°). Questo grazie al glicole presente nel liquido, che tuttavia con il tempo inizia a decomporsi provocando fenomeni di ossidazione e corrosione. E la ruggine, come è noto, è uno dei principali nemici del circuito di raffreddamento, visto che può causare danni a componenti vitali come il radiatore, la pompa dell’acqua, le valvole o il termostato.
La rottura della pompa dell’acqua compromette il funzionamento di tutto l’ impianto di raffreddamento, rischiando di danneggiare le parti più sollecitate del motore (testata, cilindri e pistoni). Ma anche un termostato che non funziona correttamente può creare seri problemi. Se infatti il termostato si blocca in posizione aperta il riscaldamento del motore è molto più lento, soprattutto in inverno, mentre se resta chiuso si rischia il surriscaldamento e il danneggiamento delle guarnizioni della testa motore. La corrosione va dunque evitata, o comunque inibita, e a questo servono principalmente gli additivi contenuti nel liquido di raffreddamento.
Un segno visibile della formazione di ruggine e corrosione è il colore del liquido presente nel serbatoio di espansione (o vaschetta espansione radiatore). Se il liquido nella vasca di espansione assume una colorazione tendente al marrone è altamente probabile che si sia formata della ruggine, e il liquido va dunque al più presto sostituito.
Attenzione al colore del liquido radiatore
Nel liquido di raffreddamento sono presenti additivi diversi che non possono essere tra loro mescolati. Il rabbocco del liquido radiatore con un prodotto che presenta additivi non compatibili potrebbe creare problemi. Per questo alle varie tipologie di liquidi refrigeranti motore sono stati dati colori diversi, in modo da rendersi conto immediatamente della compatibilità o meno del liquido. Occhio dunque al colore del liquido raffreddamento, perché se in caso di “mix” sbagliati si rischia di vanificare le performance del prodotto.
Liquido raffreddamento motore colore blu
Contiene additivi inorganici quali sali di fosfato, borato, silice e nitriti, caratterizzati da pH alcalino per evitare che il glicole disgregandosi provochi fenomeni di corrosione. Si tratta del primo colore ad essere stato introdotto sul mercato, e attualmente viene utilizzato per il rabbocco di veicoli datati (prima del ’90), visto che da tempo non è più utilizzato.
Liquido raffreddamento motore colore giallo
I liquidi radiatore di colore giallo contengono generalmente sia additivi organici che additivi inorganici (silicati e fosfati) miscelati in specifiche proporzioni. Spesso il liquido raffreddamento di colore giallo riporta sulla confezione la sigla HOAT (Hybrid Organic Additive Technology), e in passato è stato utilizzato soprattutto da Mercedes.
Liquido raffreddamento motore colore verde
Il liquido radiatore verde è costituito da glicole etilenico e silicati ed è utilizzato soprattutto da Renault e Dacia, ma anche in qualche motorizzazione Citroen e nelle asiatiche Nissan e Hyiundai, anche se non così frequentemente. Può essere confuso con il liquido giallo, occorre quindi prestare attenzione allo specifico motore.
Liquido raffreddamento motore colore rosso
Il liquido rosso ha fatto la sua comparsa a partire dal ’97 ed è stato rapidamente adottato su larga scala dalle principali Case. Questo liquido di raffreddamento si differenzia dalle precedenti generazioni di liquidi radiatore (blu/verde e giallo) per il fatto di contenere solo additivi organici. Questo liquido riporta infatti la sigla OAT, Organic Additive Technology.
Liquido raffreddamento motore colore viola
Il viola è il colore del liquido radiatore di ultima generazione, utilizzato soprattutto sui nuovi modelli del Gruppo Volkswagen. Si tratta di un liquido refrigerante più sostenibile per l’ambiente: una parte del glicole è infatti sostituito dalla meno inquinante glicerina. Il liquido viola può essere aggiunto anche a liquidi di colorazione diversa, visto che è generalmente compatibile con tutti i liquidi (ad eccezione di auto particolarmente vecchie).
Liquido radiatore di qualità: gli additivi fanno la differenza
I liquidi di raffreddamento potrebbero sembrare a prima vista tutti uguali, orientando la scelta verso prodotti a basso costo. A fare la differenza sono tuttavia gli additivi che vengono utilizzati e il loro dosaggio. Un liquido di qualità contiene la corretta quantità di additivi per proteggere dalla corrosione ma anche per conferire una lubrificazione ulteriore alla parte in movimento del circuito di raffreddamento (come la pompa dell’acqua o il termostato). Dietro un prezzo troppo basso rispetto alla media si nascondono spesso liquidi che non contengono gli additivi giusti o nei giusti dosaggi, in altre parole “acqua colorata”.
Colori troppo accesi del liquido di raffreddamento, associati a prezzi troppo bassi, possono infatti denotare un utilizzo massiccio di coloranti. Il prezzo del liquido radiatore ha un range molto ampio, a seconda della colorazione, della composizione e degli additivi utilizzati. Prezzi troppo bassi rispetto alla concorrenza possono tuttavia essere indice di prodotti di scarsa qualità che non assicurano le stesse performance degli altri prodotti e non sono in grado di garantire nel lungo periodo la “buona salute” dell’intero impianto di raffreddamento. Ogni Casa automobilistica consiglia l’utilizzo di un liquido nel libretto di uso e manutenzione della vettura, ed è dunque opportuno utilizzare prodotti che – indipendentemente dalla marca – abbiano le stesse specifiche tecniche.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere