Il cambiamento del software intacca il risultato annuale, ciò nonostante si registra un record di vendite, con un incremento di fatturato in Italia
Nonostante le enormi difficoltà, lo specialista di oli e additivi LIQUI MOLY prosegue sulla via della crescita. Ha chiuso il 2019 con un fatturato record di 569 milioni di Euro, con un aumento del quattro percento rispetto all’anno precedente. “Questo dimostra che anche in condizioni avverse riusciamo ad aver successo“, ha affermato l’amministratore delegato Ernst Prost con uno sguardo ai problemi di software dell’anno precedente. Un contributo è arrivato anche dallo sviluppo in Italia, dove LIQUI MOLY ha aumentato il suo fatturato di quasi un terzo rispetto all’anno precedente.
In quel periodo LIQUI MOLY aveva introdotto un nuovo software per la gestione degli acquisti, della produzione e delle vendite. Questa conversione non si è svolta come previsto – anzi, tutto l’opposto. Le conseguenze sono state enormi difficoltà di consegna. “I nostri clienti erano giustamente indignati”, afferma Ernst Prost. “Non erano abituati a nulla del genere da parte nostra“.
Il caotico cambiamento di software ha fortemente ostacolato le vendite per i primi mesi. Passo dopo passo l’azienda ha risolto i problemi di software e ha iniziato la rimonta. “Tutti da noi si sono rimboccati le maniche e si sono messi al lavoro”, Ernst Prost elogia il suo team. Successivamente LIQUI MOLY ha registrato un nuovo record di fatturato mensile dopo l’altro. In tal modo è riuscita a recuperare almeno un po’ del terreno perduto. Alla fine dell’anno, al posto di una cifra negativa nei libri contabili è stata registrata una crescita di fatturato del quattro percento, pari a 569 milioni di Euro – un nuovo record. Così LIQUI MOLY ha raddoppiato il suo fatturato negli ultimi dieci anni. A questo successo ha contribuito anche lo sviluppo registrato in Italia, dove LIQUI MOLY aveva fondato una propria affiliata l’anno precedente. Questa decisione ha portato ben presto i suoi frutti. Nonostante i problemi di fornitura, l’azienda ha aumentato il fatturato di quasi un terzo.
Tuttavia il faticoso avvio dell’anno scorso ha lasciato chiare tracce nell’utile. Le mancate vendite e i costi aggiuntivi per risolvere i problemi di software lo hanno spinto sotto i valori del 2018, anche se il ritorno sulle vendite risulta sempre a doppia cifra. “LIQUI MOLY è sana finanziariamente, non ha debiti e ha una quota di capitale proprio superiore all’80%“, afferma Ernst Prost.
Il numero di “co-imprenditori”, come vengono chiamati i dipendenti alla LIQUI MOLY, nel 2019 è aumentato da 849 a 933. Aumentare il personale in tempi difficili per Ernst Prost non è una contraddizione: “Le crisi non si risolvono con il licenziamento, ma con l’assunzione di persone che risolvano il problema“.
Come previsto, LIQUI MOLY è cresciuta più nelle esportazioni che nel suo mercato interno in Germania, dove il suo marchio è presente da decenni. “Da tempo stiamo realizzando più fatturato nelle vendite internazionali che nel nostro mercato nazionale“, ha affermato Ernst Prost. “Qui il potenziale di vendita è anche molto maggiore“. I mercati principali sono la Russia, gli USA e la Cina. A dire il vero le esportazioni non sono una cosa scontata: i conflitti commerciali internazionali, l’indebolimento delle economie e le barriere nazionali alle importazioni sono solo alcuni dei freni.
LIQUI MOLY produce i suoi oli e additivi esclusivamente in Germania, per garantire lo stesso livello di qualità elevato e costante in tutto il mondo. Questo rende il marchio LIQUI MOLY più costoso rispetto ad altri. “Ma non vogliamo certo essere i meno cari“, afferma Ernst Prost. “Noi vogliamo essere i migliori“.
Un maggiore fatturato, un guadagno sano – Ernst Prost guarda soddisfatto al difficile 2019 appena terminato: “il fatto che possiamo continuare a crescere nonostante le condizioni avverse dimostra quanto sia forte LIQUI MOLY“.
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