La bozza della legge di stabilità prevede il pagamento del bollo per le auto di interesse storico che hanno meno di 30 anni. Secondo l'ASI le ricadute sarebbero molto pesanti, anche per riparatori e ricambisti
Se la bozza di disegno legge di stabilità verrà approvata, le auto di interesse storico con meno di trent’anni di anzianità dovranno pagare il bollo e non avranno sconti sull”rca. Vengono infatti abrogati i commi 2 e 3 della legge 342 del 2000, che aveva esteso le agevolazioni fiscali ai mezzi immatricolati da almeno 20 anni e considerati di interesse storico.
Immediata e decisa la risposta dell’ASI (Automoto Club Storico Italiano). Secondo l’ASI, i veicoli che usufruiscono dell’agevolazione sulla tassa di proprietà perché ultraventennali sono 501.000: il 15% di questi veicoli è stato demolito, mentre il 10% ha compiuto 30 anni, portando così il numero complessivo delle auto colpite dalla manovra a 375.000. Le entrate per l’erario provenienti dal bollo di queste auto sarebbe di circa 56 milioni di euro. Ma se la legge verrà approvata, non tutti saranno disposti a pagare il bollo. Secondo l’ASI potrebbero essere solo 50.000, con un entrata per lo Stato di soli 7,5 milioni di euro. E il contraccolpo sarebbe forte anche sul fronte della riparazione, con pesanti ricadute per riparatori, carrozzieri, ricambisti e per tutto l’indotto derivante dai raduni, oltre che per i dipendenti dei 270 club storici sparsi nel Paese.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere