Un sistema di climatizzazione auto funziona bene solo se l’impianto AC è perfettamente pulito. Perché l’abitacolo sia raffreddato a dovere, anche quando le temperature esterne sono particolarmente elevate, è fondamentale che i componenti principali del sistema – compressore, valvola di espansione, evaporatore, condensatore, riscaldatore – lavorino tutti con efficienza e in sinergia, facendo sempre circolare nel circuito AC il corretto quantitativo di liquido refrigerante e di lubrificante. In tal modo tutti i componenti, e le loro parti meccaniche, possono operare senza essere esposti a surriscaldamento o eccessiva usura, che il più delle volte porta al guasto di uno di questi componenti e al conseguente malfunzionamento del climatizzatore. Il lavaggio dell’impianto AC è certamente utile per prevenire possibili guasti al sistema AC ed è fortemente raccomandato per mantenere in salute compressore e climatizzatore.
L’operazione di lavaggio e successivo riempimento, inoltre, è il modo più efficace per regolare correttamente il livello di lubrificante per ogni specifico modello o compressore. Come pulire l’impianto di climatizzazione dell’auto? Vediamo i passi principali, cercando anche di valutare le possibili conseguenze di un impianto di condizionamento sporco.
Impianto AC sporco e lavaggio climatizzatore
Residui, frammenti metallici, impurità nel refrigerante e nel lubrificante, ma anche l’utilizzo di additivi non adatti, possono facilmente provocare l’ostruzione o l’intasamento dei piccoli canali del sistema, come i microtubi del condensatore, provocando malfunzionamenti del filtro essiccatore, della valvola di espansione termica TXV o delle valvole ECV/MCV dei compressori. Cosa succede dunque se il condizionatore è sporco? Possibili arresti del sistema, dovuti a questi intasamenti, provocano spesso un calo delle prestazioni del climatizzatore, che è generalmente il primo evidente sintomo di un sistema di condizionamento che non funziona bene.
L’ostruzione del circuito di condizionamento, anche se solo parziale, può inoltre provocare temibili aumenti di pressione che mettono eccessivamente sotto sforzo il compressore, con la conseguenza di essere sottoposto ad un eccessivo carico termico. Impurità e umidità possono inoltre impattare sulle proprietà lubrificanti dell’olio, facendone perdere potere ed efficacia, con un effetto dannoso sulle parti meccaniche del compressore, con il rischio di guasto al compressore o addirittura grippaggio del compressore. Anche la scarsa lubrificazione del sistema, dovuto a intasamenti che rallentano il flusso del liquido refrigerante con cui circola anche il lubrificante, può compromettere la funzionalità del compressore o danneggiarlo irreparabilmente.
Il condizionatore auto non funziona: le cause
I sistemi AC di nuova generazione sono progettati utilizzando componenti con passaggi molto stretti, ad esempio i condensatori a micro tubi di piccolo diametro (inferiore a 1 mm) che possono facilmente intasarsi. Questo design dei microtubi consente uno scambio termico superiore ma è ovviamente più esposto e sensibile alle impurità.
Anche i compressori dell’aria condizionata controllati con valvola ECV – che regola il pompaggio con precisione ed è molto sensibile alle impurità – possono incorrere in questo tipo di guasti. La valvola di espansione termica TXV, in particolare, è un altro componente che può subire gli effetti dannosi di impurità che ne compromettono il corretto funzionamento. Anche un lubrificante troppo viscoso, non corrispondente alle specifiche dell’auto, potrebbe avere nel tempo un impatto negativo sul funzionamento del sistema di climatizzazione auto.
Perché pulire l’impianto AC
Quando si individua un’ostruzione all’impianto, un guasto al filtro essiccatore o c’è stato un utilizzo eccessivo o improprio di additivi o turafalle, il lavaggio del sistema è il modo più semplice per riportare l’impianto ad un funzionamento efficiente. Ma anche quando occorre sostituire il compressore, installando un compressore nuovo o rigenerato, conviene sempre lavare il sistema in modo da evitare che il nuovo componente possa danneggiarsi per le stesse cause che ne hanno determinato il guasto. Residui di olio bruciati, particelle metalliche distaccate dai componenti o altre impurità che continuano a circolare nel sistema possono infatti rapidamente creare le stesse condizioni di elevata pressione e surriscaldamento che hanno danneggiato precedentemente il compressore.
Il refrigerante ed il lubrificante che circolano nel circuito aria condizionata dell’auto possono inoltre essere contaminati da varie sostanze, che circolano sotto forma di particelle formatesi a causa di reazioni chimiche non previste o generate da un uso non corretto di additivi UV o turafalle. Questi contaminanti possono intasare i piccoli canali del sistema e provocare guasti ai componenti del sistema AC.
La presenza di residui gelatinosi e appiccicosi (che in alcuni casi possono anche cristallizzarsi) in prossimità della porta di aspirazione del compressore è il sintomo di una contaminazione potenzialmente dannosa, causata con ogni probabilità da una reazione chimica incontrollata di umidità e additivi o agenti turafalle. In questo caso, solo il lavaggio può rimuovere gli agenti contaminanti dal circuito.
Dopo il lavaggio, il sistema – da vuoto – va riempito con l’esatto quantitativo di olio, in modo da avere una lubrificazione corretta che ottimizzi le performance dell’impianto AC e del climatizzatore. Va ricordato che compressore, valvola di espansione termostatica e filtro essiccatore non vanno mai lavati, ma vanno bypassati o, nel caso del filtro essiccatore, sostituiti. Qualora si sospetti la presenza di sporcizia all’interno del condensatore e dell’evaporatore è opportuno sostituire questi componenti con i relativi ricambi.
Come pulire l’impianto AC: le procedure di lavaggio
Vi sono varie modalità con cui è possibile pulire il circuito di condizionamento di un’auto al fine di preservare il sistema di climatizzazione e i suoi principali componenti. Il lavaggio richiede ovviamente al riparatore tempo aggiuntivo, che deve essere conteggiato e fatto presente al cliente, specificando tuttavia che si tratta di un intervento necessario per evitare guasti ben peggiori e non una spesa “aggiuntiva” che può essere evitata.
Lavaggio con detergente: per pulire l’impianto AC viene uno specifico detergente di lavaggio, che viene fatto circolare in tutto il circuito attraverso un macchinario di lavaggio. In alternativa il detergente può essere immesso direttamente nel circuito da un contenitore in pressione. Questa procedura di lavaggio risulta efficace, consentendo di sciogliere ed eliminare residui, incrostazioni e particelle di vario tipo. Può essere utilizzato azoto altamente pressurizzato per spingere l’agente di lavaggio attraverso i condotti. Questo metodo si è dimostrato efficace contro lo sporco ostinato e l’azoto è molto efficace nella rimozione dell’umidità oltre a facilitare l’azione del detergente di lavaggio.
- Lavaggio con refrigerante tramite stazione: Il circuito AC può essere pulito anche utilizzando il refrigerante R134/R1234YF immesso nel circuito per mezzo di una stazione di riempimento. Occorre utilizzare una stazione equipaggiata con un sistema di lavaggio e dei filtri specifici, oltre a dotarsi di un contenitore per la raccolta dei contaminanti. L’utilizzo di refrigerante consente di rimuovere con efficacia le particelle libere, ma potrebbe non essere sempre efficace con incrostazioni di fango e terra. Va ricordato che il sistema AC, dopo il lavaggio, deve essere asciugato attraverso la creazione del vuoto.
- Refrigerante direttamente dal contenitore: Il refrigerante R134/R1234YF per lavare il sistema può essere messo in circolo anche direttamente dal contenitore. Occorrerà dotarsi di un ulteriore contenitore per il gas contaminato e di un kit tubo flessibile e adattatore per garantire il collegamento corretto del sistema. Anche in questo caso il lavaggio consente di rimuovere le particelle libere ma risulta meno efficace quando sono presenti incrostazioni di sporco e fango. A seguito del lavaggio il sistema va asciugato attraverso il vuoto.
In tutte le procedure può essere utile servirsi anche di uno strumento di ispezione (fiala in vetro) per individuare se all’interno del circuito vi sono determinati contaminanti. L’operazione dovrebbe essere fatta prima, durante e dopo il lavaggio per monitorare la presenza di contaminanti e l’efficacia del lavaggio.
Lavaggio impianto AC su veicoli ibridi ed elettrici
I sistemi di climatizzazione dei nuovi veicoli elettrici ed ibridi si basano generalmente su una soluzione a pompa di calore dotata di valvole ed invertitori di flusso. In questi casi si rende necessario utilizzare lo strumento di diagnosi per rilasciare le valvole che regolano il flusso, in modo da consentire il flusso della soluzione di lavaggio attraverso i condotti del circuito. È tuttavia consigliabile staccare gli elementi del circuito e lavarli separatamente. Alcuni gruppi valvola, inoltre, non possono essere lavati e devo essere sostituiti.
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