Se nel 2014 le uniche famiglie prodotto in crescita erano i componenti motore e i materiali di consumo, nel 2015 assistiamo a una ripresa per quasi tutte le famiglie
Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell'andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket registra un incremento del 4,3% nel 2015 rispetto all’anno precedente, che era risultato pressoché allineato al 2013 (+0,4%).
Chiusura positiva per tutti e 4 i trimestri: il primo a +3,4%, seguito da un secondo trimestre ulteriormente in crescita, a +6,9%, da un terzo trimestre in rialzo del 2,6%, per concludere con ottobre-dicembre a +4,7%.
Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, riportano una crescita a due cifre (+13,4%) i componenti di carrozzeria e abitacolo, che recuperano rispetto alla flessione a due cifre (-18,4%) del 2014. In crescita anche i componenti motore (+9,4%), i componenti undercar (+4,6%), dopo un 2014 a -8,5%, e i materiali di consumo (+2,5%), mentre l’unica categoria in calo è quella dei componenti elettrici ed elettronici (-7,4%), che già risultava in ribasso del 23,5% nel 2014.
“Se nel 2014 le uniche famiglie prodotto in crescita erano i componenti motore e i materiali di consumo, sintomo di una tendenza degli automobilisti a concentrarsi sugli interventi di riparazione e manutenzione indispensabili o comunque urgenti, rimandando il più possibile gli altri, nel 2015 assistiamo a una ripresa per quasi tutte le famiglie – commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA.
Il miglioramento del clima di fiducia di consumatori e imprese e la ripresa dei consumi, del resto, hanno avuto un riflesso positivo anche sul mercato auto, in graduale ripartenza nel 2015 (+16% rispetto al 2014) dopo i forti cali degli anni di recessione e un primo segno positivo nel 2014 (+4,3%). Inoltre, il fatto che ci vorranno anni per rinnovare un parco circolante italiano molto invecchiato durante la crisi – a causa del continuo rinvio della sostituzione dei veicoli, che ha portato l’età mediana delle autovetture circolanti dai 7,5 anni del 2003 a quasi 10 a fine 2014 – incide, almeno in parte, sulla domanda di riparazione.
Un altro elemento da considerare nell’analisi del trend del comparto, tuttavia – prosegue Vasone – è che il crescente orientamento alla qualità, all’efficienza e all’affidabilità dei prodotti, approccio adottato in prima battuta dalle Case costruttrici, ha condotto ad un allungamento del ciclo di vita di alcuni componenti, mentre l’innovazione tecnologica ha determinato l’ingresso di nuovi articoli nel portafoglio prodotti del mercato dei ricambi. Il ruolo sempre più centrale dell’elettronica e della telematica, inoltre, ha contribuito a ridurre il margine d’errore umano negli interventi di manutenzione e riparazione o montaggio. Questo significa anche che il mondo dell’autoriparazione, oltre a doversi necessariamente tenere al passo con l’evoluzione delle tecnologie, maturando un adeguato grado di competenze, deve puntare su un elevato livello di servizio per la fidelizzazione dei clienti.
La qualità dei prodotti è il valore chiave che unisce le aziende della Sezione Aftermarket di ANFIA ed è frutto di importanti investimenti in ricerca e sviluppo, di elevati standard tecnologici, di professionalità e attenzione alla sostenibilità ambientale – conclude Vasone. Le scelte degli altri attori della nostra filiera, in primis il mondo della distribuzione, sono però determinanti per indirizzare il comportamento dei consumatori finali in questa direzione e scongiurare, così, i rischi che prodotti contraffatti o comunque non rispondenti alle normative europee e alle specifiche tecnico-costruttive previste portano con sé”.
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