Oggi entra in officina un’autovettura con una gomma forata. Vediamo, passo per passo, come procedere per riparare uno pneumatico a regola d’arte…
In officina, tra gli interventi più frequenti, la riparazione di uno pneumatico forato non presenta più alcuna difficoltà.
Ma come riparare uno pneumatico a regola d’arte?
A differenza di interventi specifici che richiedono tecniche di intervento più complesse – come la revisione del cambio di una Porsche 911 turbo, affrontata nel primo articolo della nostra nuova rubrica “Tecnica in officina” – la riparazione di una gomma bucata non ha più segreti, però…
Quale è la tecnica corretta per riparare una gomma bucata ? Ve lo spieghiamo di seguito.
Riparare uno pneumatico forato
Quando si accende la spia gialla che avverte del calo di pressione di una gomma, a meno che non si tratti di un taglio sul fianco e a patto di non percorrere troppa strada con la gomma sgonfia (la cosiddetta marcia piatta), il problema è facilmente risolvibile.
Ecco come procedere passo-passo per riprare lo pneumatico forato
1.
Individuare la gomma danneggiata non è sempre immediato, perché il corpo estraneo fa “da tappo” e rallenta la perdita di pressione. Se il computer di bordo non indica posizione esatta dello pneumatico sgonfio, si deve procedere con un manometro per cercare quello con la pressione più bassa
2.
Una volta individuato il danno, si deve procedere a smontare la ruota: se i ponti fossero tutti occupati, si potrebbe usare anche un cric sollevatore
3.
È il momento di separare gomma e cerchio. Con l’aiuto di un macchinario smonta gomme, nel giro di breve sarà possibile esaminare la parte interna dello pneumatico per verificare eventuali danni
4.
Individuato il corpo estraneo, è consigliabile segnare il punto in cui esso ha forato la struttura dello pneumatico prima di rimuoverlo. Spesso, una volta eliminato il colpevole della foratura, il punto in cui è penetrato è difficilmente individuabile a occhio nudo. Il modo più sicuro per riparare uno pneumatico è l’applicazione della cosiddetta “pezza” interna. Questo metodo, oltre ad essere il più sicuro, implica l’utilizzo di una toppa di materiale gommoso che si unisce indissolubilmente alla parte interna dello pneumatico
5.
Con una raspa si deve grattare l’area sulla quale si deve posizionare la toppa; con la pistola ad aria compressa o con un pennello, poi, si devono rimuovere gli scarti di gomma
6.
È la volta di utilizzare un apposito collante: è un mastice vulcanizzante che, a freddo e dopo averlo fatto essiccare, incollerà la toppa allo pneumatico rendendola un corpo unico con essa
7.
Ci vorrà circa una decina di minuti affinché il mastice si secchi, dopodiché si potrà finalmente applicare la toppa
8.
Eliminato il film protettivo, si può procedere al posizionamento della pezza, facendo attenzione a lasciare il foro al centro della toppa
9.
Con l’ausilio di un rullo, si dovrà pressare la superficie della toppa per farla aderire allo pneumatico e far sì che fuoriescano tutte le bolle d’aria eventualmente intrappolate sotto la pezza
10.
Verificato che la riparazione sia andata a buon fine, si deve rimontare lo pneumatico sul cerchio e procedere all’equilibratura della ruota: questo farà sì che il bilanciamento sia ripristinato e non ci siano fastidiose vibrazioni durante la guida
11.
Finalmente la ruota può essere rimontata sulla vettura per riconsegnarla al cliente, dopo aver resettato la spia del controllo delle pressioni
a cura di Federico Lanfranchi ©DBInformation
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