Attualità

La decarbonizzazione dell’automotive

Come affrontare l’inarrestabile evoluzione del settore automotive verso la decarbonizzazione e la circolarità? Nell’analisi di Bain & Company i parametri da considerare e le modalità da attuare

Oggi, la decarbonizzazione dell’automotive rappresenta una questione di primaria importanza, così come per tutti i settori dell’economia e del mercato e relativi operatori: aziende, autorità di regolamentazione, investitori…

Nella ricerca di Bain & Company “Capturing Value by Decarbonizing the Automotive Supply Chain”, le risposte alle crescenti domande su come trasformare la decarbonizzazione del settore automotive in un’opportunità per vincere sul mercato.

La riduzione delle emissioni nella filiera automotive

  • Le grandi case costruttrici e le aziende della filiera che forniscono componenti automotive hanno compiuto oggettivi progressi nella riduzione delle emissioni che derivano dalle attività produttive (8%, a monte) e di quelle generate dal consumo dell’energia acquistata.
  • Le emissioni della supply chain rimangono invece ancora una sfida per l’intera filiera.
  • La ricerca di Bain & Company conferma che anche i principali produttori di ricambi originali del settore automobilistico (OEM) hanno ridotto le loro emissioni a monte, ma solo del 2% dal 2017.
  • I fornitori di primo livello, invece, hanno addirittura aumentato le emissioni del 5% nello stesso periodo.
  • Questi dati riguardano solo le aziende automotive che hanno condiviso i propri dati: quindi, le emissioni a monte dell’intero settore sono probabilmente ancora più elevate.

Come intervenire per la decarbonizzazione della filiera automotive

Per centrare gli obiettivi previsti dal Green Deal, occorre intervenire sulla decarbonizzazione dell’automotive con urgenza.

Nel prossimo futuro, infatti, la decarbonizzazione della supply chain diventerà sempre più critica, a causa dell’aumento delle vendite di vetture elettriche.

Non solo, produrre veicoli elettrici, sviluppa più del doppio delle emissioni che produrre motori a combustione, a causa del contenuto di carbonio nelle batterie.

Nonostante l’industria automobilistica abbia fatto progressi nel processo di riduzione delle emissioni di CO2, la decarbonizzazione della supply chain nel suo complesso rimane una sfida.

Non mancano però i casi virtuosi, sottolinea lo studio di Bain, rappresentati da aziende che sono riuscite a decarbonizzare le proprie supply chain.

Cosa occorre fare per decarbonizzare la supply chain automotive

  • Fissare obiettivi ambiziosi ma raggiungibili
  • Identificare leve di decarbonizzazione
  • Costruire una tabella di marcia con obiettivi di decarbonizzazione concreti lungo l’intera catena del valore
  • Passare rapidamente dalla strategia all’azione

La decarbonizzazione della supply chain non è un obiettivo facile da raggiungere, ma può creare un significativo valore aggiunto commerciale e aziendale.

Decarbonizzazione e veicoli elettrici

  • La decarbonizzazione della filiera automobilistica sta diventando sempre più critica, man mano che i veicoli elettrici (EV) occupano una quota sempre maggiore del parco auto globale.
  • Secondo le previsioni di Bain, i veicoli elettrici a batteria raggiungeranno oltre il 75% delle vendite di veicoli nuovi entro il 2040.
  • I veicoli elettrici provocano emissioni a monte in percentuale di molto più elevate rispetto ai veicoli a combustione, soprattutto a causa del contenuto di carbonio incorporato nelle batterie.
  • Di conseguenza, anche il riciclo delle batterie EV sta diventando ancora più importante.

Decarbonizzazione automotive: perché è urgente per tutti i fornitori

Molti OEM garantiscono la neutralità delle emissioni di carbonio e la decarbonizzazione fa parte dei criteri dei loro processi di approvvigionamento.

E così, i fornitori quelli che non soddisfano i requisiti degli OEM sono penalizzati o esclusi da nuove attività.

Gli OEM hanno inoltre bisogno di obiettivi ambiziosi di riduzione a zero delle emissioni, sia per assicurarsi gli investitori sia per essere competitivi.

L’analisi di Bain sottolinea come sia fondamentale decarbonizzare la supply chain prima dei concorrenti e muoversi in un mercato più selettivo.

Questo faciliterà la vendita di prodotti a basse emissioni di carbonio e contribuirà ad aumentare le proprie quote di mercato.

Anche gli investitori giudicano più favorevolmente le aziende con una minore impronta di carbonio.

Infine, iniziando prima degli altri, sarà anche più facile assicurarsi l’accesso a materie prime che possono essere limitate, come l’alluminio riciclato o l’acciaio verde.

Infine, utilizzano dati e strumenti di contabilità delle emissioni di carbonio per monitorare in tempo reale l’attuazione delle leve di decarbonizzazione e la riduzione dei livelli effettivi di carbonio, nonché per stabilire un unico parametro di riferimento oggettivo.

Decarbonizzazione: 6 domande per chi opera nell’automotive

Ecco sei domande utili per capire quanto la propria azienda sia pronta a fare della decarbonizzazione una fonte di vantaggio competitivo:

  • 1. Gli obiettivi di decarbonizzazione della supply chain riflettono le esigenze degli stakeholder e il potenziale di creazione di valore?
  • 2. Si dispone di una base di carbonio affidabile che consenta di prendere decisioni basate sui fatti?
  • 3. Quali sono le priorità a breve e lungo termine e la roadmap della decarbonizzazione è ottimizzata con queste?
  • 4. È stato adottato un approccio integrato, che includa prospettive di approvvigionamento, marketing, strategia, R&S e vendite?
  • 5. Sono stati considerati gli investimenti per la decarbonizzazione nella pianificazione aziendale?
  • 6. Le procedure operative standard (come gare d’appalto e premi) e le linee guida per la progettazione dei prodotti includono considerazioni sulle emissioni di carbonio?