Il rapporto “The state of innovation in the automotive industry in 2015” ha conteggiato i brevetti depositati negli ultimi cinque anni nel settore automotive, individuando le aziende più innovatrici. Ecco quali sono
Il rapporto “The state of innovation in the automotive industry in 2015” della Thomson Reuters, pubblicato in questi giorni, analizza i brevetti depositati negli ultimi 5 anni nel settore automotive, stilando una classifica delle aziende e Case auto che stano investendo di più in innovazione. L’industria dell’auto è al terzo posto fra i settori maggiormente innovativi, dopo i informatica e telecomunicazioni. In testa alla classifica troviamo Toyota, con oltre 7mila domande di brevetto, seguita da Bosch, con quasi 6 mila, e Hyundai, che si avvicina a 5mila. Seguono nell’ordine Honda, Denso, Daimler, General Motors, Seiko Epson, Mitsubishi e Continental. Nella top 25 (con un numero di 1.000 domande di brevetto) rientrano tutte le altre grandi case costruttrici: nell’ordine Peugeot, Nissan, Geely (con Volvo), Ford, Audi, Bmw, Volkswagen, Renault. Assenti il gruppo Fiat Chrysler e “piccoli” giapponesi come Suzuki e Mazda.
Il numero maggiore di brevetti riguarda la propulsione (motori e cambi), balzato da meno di 2mila domande nel 2009 alle oltre 10mila del 2013. In lieve calo i sistemi di handling (sterzo, freni e sospensioni), quelli di navigazione e l’entertainment. In forte crescita anche la sicurezza (airbag, cinture e altri sistemi di sicurezza). Nei cinque anni dell’indagine il numero di brevetti è cresciuto dalle 20mila domande del 2009 alle oltre 40mila del 2013. Il comparto più in fermento è quello della propulsione, con i motori elettrici e ibridi da un lato, le nuove tecnologie di risparmio (dai sistemi di stop & start ai motori a due e tre cilindri) e i cambi automatici di nuova generazione.
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