In crescita a doppia cifra tutte e cinque le famiglie prodotto che fanno parte del Barometro Aftermarket ANFIA, complice il confronto con i bassi livelli registrati a gennaio-giugno 2020
Secondo i dati del Barometro Aftermarket – rilevazione statistica interna al Gruppo Componenti ANFIA che fornisce un trend indicativo dell’andamento del mercato dei ricambi automotive su base mensile, sia a livello consolidato, sia a livello di singole famiglie prodotto – il fatturato aftermarket, inteso come fatturato della filiera IAM, ovvero dei produttori di componenti verso il mondo della distribuzione IAM, registra un incremento a doppia cifra, +42,2%, nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, che aveva chiuso a -27,6% rispetto a gennaio-giugno 2019 complice la crisi innescata dalla prima ondata della pandemia. Ad un primo trimestre 2021 in aumento del 16,6%, fa seguito un rialzo ancora più marcato nel secondo trimestre: +83,6%. Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, tutte e cinque presentano un incremento a doppia cifra. Le variazioni più rilevanti sono quelle dei componenti motore (+58,3%), dopo un primo semestre 2020 a -31,9% e una chiusura d’anno a -13,5%, e dei componenti undercar (+58,2%), che nel primo semestre 2020 avevano chiuso a -36,4%, concludendo poi l’anno a -18,5%. Seguono i rialzi dei materiali di consumo (+34,2%), che avevano riportato un decremento del 17,8% nel primo semestre 2021 e del 7,2% nell’intero anno, e dei componenti elettrici ed elettronici (+29,6%), dopo il -33,9% di gennaio-giugno 2020 e la chiusura d’anno a -27,6%. Infine, invertono la pesante tendenza negativa del 2020 (-49% nei primi sei mesi e –45,1% nel cumulato) anche i componenti di carrozzeria e abitacolo (+24,5%).
“Dopo la pesante flessione a due cifre del primo semestre 2020 e il parziale recupero (-1,5%), nella seconda metà dell’annus horribilis segnato dalla crisi Covid, il primo semestre 2021 si apre positivamente per il mercato dei ricambi automotive, con una variazione a due cifre (+42,2%) che ovviamente deriva anche dal confronto con i bassi volumi registrati a gennaio-giugno 2020 – commenta Paolo Vasone, Coordinatore della Sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA. Anche i forti rialzi a doppia cifra del mercato auto italiano nel primo semestre 2021 (+51,4% per le auto nuove e +36,7% per l’usato) risentono del raffronto con le performance fortemente negative registrate nei mesi da marzo a giugno 2020. L’emergenza sanitaria, con il lockdown e le restrizioni alla mobilità delle persone, ha stravolto le dinamiche di mercato e, nonostante gli sforzi sostenuti dalle aziende della filiera aftermarket, ha avuto effetti disastrosi sulle vendite di ricambi, le cui perdite non sono state compensate dalla lenta ripresa iniziata nella seconda parte del 2020. Inoltre, proprio la pandemia ha pesato negativamente sugli equilibri globali della catena distributiva delle merci e sulla logistica, creando problemi di approvvigionamento al settore automotive, componentistica aftermarket compresa, e svelando le fragilità di un sistema industriale globalizzato che ad oggi non valorizza abbastanza le eccellenze produttive automotive della filiera locale. Il positivo rimbalzo del fatturato a cui stiamo assistendo in questo 2021 non deve far dimenticare che per la ripartenza del settore è fondamentale, anche per gli attori del post-vendita, abbracciare le grandi sfide dell’evoluzione tecnologica e della transizione green. In particolare, l’accelerazione verso l’elettrico, che causerà inevitabilmente una diminuzione dei ricambi rispetto all’utilizzo dei motori endotermici, può diventare un’opportunità anche per la filiera aftermarket. Si rendono necessarie nuove competenze e nuove figure, come i distributori di prossimità, ricambisti specializzati con una grande conoscenza dei prodotti e dei servizi, soggetti chiave per lo sviluppo delle reti di installazione. Per le aziende della filiera IAM la sfida dell’innovazione e di un cambio di paradigma nel rapporto con il cliente, sempre più orientato all’elevata flessibilità e qualità dei servizi, anche on-demand, può essere vinta puntando sull’eccellenza, nella scelta degli investimenti come dei partner e sulle capacità di pianificazione e controllo determinanti nel mantenimento di una buona solidità finanziaria. La sezione Aftermarket di ANFIA, dovrà, nel prossimo futuro, continuare ad essere un punto di riferimento per l’intero settore IAM ed in particolar modo per i suoi associati, con l’obiettivo di fornire elementi concreti, indicazioni, trend, spunti di riflessione e formazione per entrare con autorevolezza e leadership in questa nuova era ormai iniziata. In generale, infine, è urgente definire, nei prossimi mesi, un piano strategico per la riconversione industriale del settore automotive, che sia in grado di accompagnare le aziende della filiera verso gli ambiziosi obiettivi del Grean New Deal europeo”.
“Analizzando i risultati del primo semestre 2021, si evince chiaramente che tutte le famiglie presenti nel barometro sono in territorio positivo, pur scontando la mancanza, ormai cronica, di materie prime e di conseguenza i ritardi nelle spedizioni dei prodotti finiti – precisa Massimo Pellegrino, Responsabile Area Rapporti con le reti di distribuzione indipendenti di ANFIA-Aftermarket. Si prevede un trend positivo della domanda da parte di tutta la filiera anche nella seconda parte dell’anno, in cui ci si attende una richiesta ‘reale’ di ricambi generata dagli autoriparatori a differenza di quanto accaduto nei primi sei mesi, soprattutto nel primo trimestre, quando la domanda, pur molto positiva, è risultata in parte inficiata dall’attività di ricreazione degli stock di magazzino da parte dei distributori e dei ricambisti. Infine, si osserva una maggiore attenzione alla manutenzione, sia predittiva che curativa, da parte degli automobilisti, in particolare per mantenere in perfetta efficienza le automobili ‘di famiglia’ ”.
Per maggiori informazioni sulle aziende della Sezione ANFIA-Aftermarket e sulle attività ad essa correlate: www.anfia.it/it/aftermarket.
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