Da Japanparts Group tutte le informazioni per la corretta manutenzione degli ammortizzatori divenuti prodotto fast moving per l’azienda che, con l’ampliamento di gamma, ha raggiunto il 94% di copertura sul parco circolante Europeo
L’ammortizzatore è il principale elemento della sospensione, è il collegamento tra la ruota ed il telaio. I compiti principali degli ammortizzatori sono due: la riduzione delle sollecitazioni trasmesse dal movimento delle ruote su terreni non uniformi, e la limitazione del movimento del veicolo in curva o in frenata tenendo sempre i pneumatici incollati alla strada. L’ammortizzatore va a assorbire e dissipare l’energia che viene impressa o sprigionata dalla sospensione e quindi ad equilibrare il sistema fermando nel tempo l’oscillazione della massa. La taratura dell’ammortizzatore determina quindi il tempo necessario per eliminare l’oscillazione.
Premessa non scontata come sembrerebbe, visto che l’automobilista medio sa poco o nulla su questo importante componente, e nei normali programmi di manutenzione la considerazione degli ammortizzatori è scarsa o inesistente. L’automobilista conosce gli intervalli di manutenzione di olio e filtri ma riguardo agli ammortizzatori sa solo che essi abbiano una durata molto lunga nel tempo. Inoltre la conoscenza sul reale compito degli ammortizzatori si limita al fatto che il loro scopo sia il comfort nel molleggio dell’auto.
Un ammortizzatore non perfettamente funzionante, privo della necessaria forza smorzante, sebbene non abbia un impatto evidente sul comfort di guida, può avere effetti molto gravi sulla sicurezza. E’ quindi possibile guidare un veicolo potenzialmente pericoloso senza rendersene conto. Un motivo per cui questo avviene è la gradualità del processo di usura che permette al guidatore di abituarsi alla minor capacità di smorzamento. Un’altra ragione è che gli ammortizzatori parzialmente usurati non danno sintomi evidenti come rumori o altro. Tuttavia, in caso di frenate improvvise o curve prese in velocità, i potenziali rischi dati dagli ammortizzatori usurati potrebbero concretizzarsi senza preavviso.
L’Istituto internazionale di ricerca GiPA (Groupement inter Professionel de l’Automobile), specializzato nel settore automotive, ha condotto studi sulla durata degli ammortizzatori, concludendo che garantiscono 60-80.000 km di percorrenza, e che i pericoli si manifestano oltre questo limite. Il margine di tolleranza dipende da molti fattori, come la qualità delle strade e lo stile di guida. Strade sterrate o con molte buche, così come uno stile di guida scattoso e poco incline a fare attenzione a dossi e cunette, riducono notevolmente l’aspettativa di vita degli ammortizzatori. Per questo devono essere controllati ogni 20.000 chilometri.
Gli ammortizzatori vanno sostituiti in coppia sullo stesso asse. Si raccomanda di sostituire, oltre all’ammortizzatore, anche i kit di protezione che possono perdere le loro proprietà elastiche.
Japanparts Group ha dedicato importanti investimenti per lo sviluppo di questa categoria di articoli, che in poco tempo è divenuta prodotto fast mooving. Per questo motivo l’azienda ha aumentato quest’anno la superficie di stoccaggio, aggiungendo un magazzino dedicato esclusivamente a questo prodotto di ben 13.000 m². Sono oltre 1.600 attualmente le referenze codificate, tutte prontamente disponibili nel magazzino centrale di Verona, il che permette una rapidità efficiente nelle consegne non solo in Italia, ma in tutti i paesi in cui i marchi del Gruppo sono presenti.
Ma il lavoro non si ferma qui: la continua implementazione di questi articoli segue una corsia preferenziale nel reparto Marketing prodotto, con l’aggiunta costante di nuove applicazioni. Solo negli ultimi due mesi l’azienda inserendo oltre 300 nuovi codici ha aumentato la copertura del parco circolante in Europa. Portandola a un totale 94%.
La gamma include non solo prodotti impiegati sui modelli asiatici, in cui Japanparts Group è da sempre specialista, ma anche modelli europei ed americani: dal Gruppo VAG, al Gruppo FCA, Gruppo Reanult (Renault – Nissan – Dacia), Gruppo PSA, BMW, GM, Mercedes, Subaru, Toyota e Volvo. Tra gli inserimenti più recenti Cadillac, Hummer, Land Rover, Smart, Piaggio e DR.
Questo assortimento può oggi considerarsi uno dei più completi del settore aftermarket, alla pari dei marchi di riferimento nel mercato con un numero di referenze che pochi altri possono proporre.
Per la produzione vengono utilizzati materiali e componenti di alto livello, con lavorazioni di gran pregio. Lo stelo possiede una cromatura ad alta resistenza, anelli di tenuta NOK che si distinguono per la lunga durata e proprietà di tenuta. Completano il procedimento la verniciatura e le saldature accurate.
Sui valori di taratura (compressione e distensione), su tutto lo spettro di funzionamento, il prodotto sfoggia un risultato più che buono e si posiziona allo stesso livello dei prodotti di riferimento sul mercato per qualità e affidabilità.
Anche nella scelta delle confezioni è stata prestata particolare attenzione, in modo da garantire un risparmio notevole di spazio e una riconoscibilità immediata del prodotto. A tutto ciò si aggiungono i listini prezzi competitivi, di sicuro interesse rispetto alla media del mercato.
A completamento del servizio si affiancano i supporti ammortizzatore che vanno inseriti nella molla elicoidale per irrigidire la vettura e controllarne il molleggio e i kit parapolvere che, con sole 6 referenze, permettono di coprire il 92% del parco circolante, entrambi perfettamente compatibili con gli ammortizzatori commercializzati.
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