Secondo Muntada, capo del light design Audi, l'illuminazione non sarà più solamente frontale o posteriore, ma l'intera carrozzeria - grazie alle nuove tecnologie - diventerà una fonte luminosa "personalizzabile"
In un futuro non distante sarà l’intera carrozzeria dell’auto a emettere luce, e non solo l’illuminazione frontale e posteriore. A dirlo è Cesar Muntada, capo del light design Audi, che in un’interessante intervista a Quattroruote ha dato un’ “anteprima” di come le nuove tecnologie dell’illuminazione impatteranno sul mondo dell’auto. Tra queste c’è la tecnologia Digital Micromirror Device (DMD) dei laser Matrix, che, come spiega Muntada, “porterà un progresso così forte che saremo capaci di cambiare l’intera carrozzeria: la luce, come fonte d’informazione, potrà essere portata da altre parti, che non siano soltanto il frontale o il posteriore”.
In futuro è dunque possibile immaginare applicazioni laser anche sulla carrozzeria. Le auto saranno inoltre in grado di dialogare tra loro e con l’infrastruttura di illuminazione cittadina. L’implementazione della connettività V2V e V2I permetterà infatti di regolare l’intensità della luce a seconda della presenza o meno di illuminazione pubblica.
“Le auto potranno “accordarsi” per farne temporaneamente le veci nei tratti bui, illuminandoli non solo per il bisogno di visibilità di chi è al volante, ma anche degli altri automobilisti”, ha detto Montada.
Nel prossimo futuro sarà inoltre possibile personalizzare luminosamente la carrozzeria, magari scaricando i “temi” direttamente da internet. Già ora, infatti, le luci di nuova generazione Audi sono regolate soltanto dall’elettronica, e da qui a entrare nel mondo dei fornitori di software il passo è breve: “abbiamo già fatto vedere prototipi con luci dinamiche di prossima generazione, e per permettere di scegliere il modo in cui questo potrà avvenire, non manca molto”, conclude Muntada
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