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Il futuro del diesel spiegato da NGK

Perché i motori Diesel rivestono un ruolo importante oggi e anche in futuro. E in più: perché richiedono una cura particolare nel corso di tutto l'anno.

 

Un “cavallo da lavoro” super efficiente e un’auto da flotta ideale, con emissioni sempre più in calo: questi sono solo alcuni dei vantaggi dei motori Diesel e la ragione per cui le auto diesel in futuro continueranno a correre sulle nostre strade . Lo specialista mondiale in prodotti di accensione, NGK Spark Plug, spiega perché i motori Diesel rimangono un propulsore prezioso per il futuro e fornisce consigli su come farli funzionare senza problemi.

I moderni veicoli Diesel rimangono giustamente popolari in tutto il mondo: sono silenziosi, economici e hanno buone prestazioni in termini di emissioni; la loro potenza ed efficienza nei consumi li rende anche una scelta ideale per le flotte di veicoli commerciali. I motori Diesel rimangono, quindi, un’opportunità importante per per il settore aftermarket e un’area di investimento tecnologico per il fornitore di candelette numero uno al mondo.

Il futuro del diesel: i vantaggi del guidare un diesel

I veicoli ad alimentazione Diesel offrono una serie di vantaggi agli automobilisti e ai proprietari di flotte, ad esempio in termini di efficienza nei consumi sulle lunghe distanze nessun motore a combustione può essere paragonabile: una miglior efficienza nei consumi di circa il 20-30% rispetto ai corrispondenti motori benzina.

Ciò significa che, sebbene inizialmente possano essere più costosi al momento dell’acquisto, consentono maggiori risparmi nel lungo periodo; inoltre i motori Diesel hanno una maggior “potenza di traino” rispetto ai motori a benzina. Dunque, che futuro hanno i motori diesel?

Kai Wilschrei, Senior Manager Technical Services Aftermarket EMEA di NGK Spark Plug Europe, spiega: “i motori Diesel producono una coppia più elevata a un minor numero di giri al minuto (RPM) rispetto ai motori benzina. Maggiore è la coppia – o la forza di rotazione – prodotta dall’albero motore, maggiore è la sua efficienza.

Coppia ed efficienza nei consumi si rivelano vantaggiose anche per i motori Diesel di maggiori dimensioni come quelli di camion, autobus e veicoli fuoristrada che richiedono una più elevata potenza di traino. “I mezzi pesanti con motori Diesel possono superare quelli a benzina – continua Kai Wilschrei – è un motore che sicuramente si merita la sua reputazione di ‘cavallo da lavoro’.”

Minori emissioni di CO2 per le auto diesel del futuro

Anche per quanto riguarda le emissioni di biossido di carbonio, il Diesel è un’opzione di gran lunga migliore rispetto alle alimentazioni a benzina, in quanto in genere produce il 20% in meno di CO2. “Se l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di CO2, i motori Diesel hanno un ruolo prioritario nel suo raggiungimento” afferma Wilschrei.

Anche le emissioni di NOx sono le più basse di sempre. “Molti veicoli Diesel costruiti in anni recenti sono dotati di catalizzatore (tecnologia SCR, Selective Catalytic Reduction, letteralmente riduzione catalitica selettiva)” spiega Wilschrei. “Questa consente di immettere piccole quantità di AdBlue – una soluzione liquida di urea – nei gas di scarico dei motori Diesel, trasformando così l’80% del NOx in una innocua miscela di vapore acqueo e nitrogeno.”

In effetti, studi condotti dall’associazione automobilistica indipendente tedesca ADAC sugli ultimi modelli di motori Diesel Euro 6C e 6D TEMP di case automobilistiche come Mercedes-Benz, Opel e BMW hanno rivelato che la maggior parte delle auto testate avevano emissioni di NOx che erano significativamente inferiori ai 168 mg/km attualmente consentiti dalle norme Euro 6D-TEMP. I test hanno dimostrato che alcune auto producevano minori emissioni di NOx rispetto alle loro equivalenti a benzina. Secondo l’ADAC, la Mercedes C-Class C220d addirittura ha emesso un quantitativo appena rilevabile di NOx pari a meno di 1 mg durante le prove su strada.

Sono in molti a chiedersi che futuro hanno i motori diesel, e tali test sembrano indicare che per il diesel c’è futuro.

Il ruolo base delle candelette

A differenza dei motori a benzina, che necessitano di una candela per accendersi, i motori Diesel sono propulsori ad autoaccensione. L’aria viene aspirata nei cilindri del motore e fortemente compressa, raggiungendo rapidamente temperature fino a 900 °C. Quando viene immesso il carburante, si accende spontaneamente. In condizioni di freddo, tuttavia, il calore fuoriesce dalle pareti del cilindro, impedendo l’accensione. Il calore aggiuntivo richiesto è fornito dalle candelette. “Agiscono proprio come un riscaldatore a immersione”, conferma l’esperto. “Il cosiddetto ‘preriscaldo’ genera l’aumento di temperatura di cui hanno bisogno tutti i motori Diesel per accendersi in condizioni di clima freddo.”

Il diesel resta un’ opportunità per l’aftermarket

La linea di prodotti di qualità OE dell’azienda è progettata per offrire eccezionali opportunità di vendita per l’aftermarket. “Offriamo candelette per ogni tipologia di tecnologia chiave e copriamo 4.000 applicazioni, equivalenti all’86% dei veicoli in Europa. Ciò significa che è quasi sempre possibile trovare una candeletta NGK appositamente progettata per un funzionamento ottimale dell’auto di ciascun cliente”, afferma Thorsten Schmeing, Product Manager Aftermarket EMEA. “Noi in NGK Spark Plug crediamo nel continuo potenziale delle alimentazioni Diesel e nel ruolo crescente delle candelette nella riduzione delle emissioni. Ci impegniamo a investire in ricerca e sviluppo per migliorare ulteriormente il nostro portafoglio di prodotti. Le candelette rappresentano e rappresenteranno un’importante opportunità di vendita per l’aftermarket, ora e anche in futuro”, conclude l’esperto.

Il ruolo delle candelette durante l’anno

Preriscaldo intermedio: Le candelette aiutano a mantenere pulita la valvola di ricircolo dei gas di scarico (EGR). Quando la temperatura del gas di scarico diminuisce, ad esempio durante la guida in discesa, le candelette aiutano a ridurre l’accumulo di carbonio. Producendo un “preriscaldo intermedio”, le candelette impediscono che la temperatura del gas di scarico scenda al di sotto del livello critico.

Preriscaldo di rigenerazione: Le candelette sono fondamentali per mantenere pulito il filtro antiparticolato (DPF). Per prevenire l’accumulo di fuliggine, le candelette producono un cosiddetto “preriscaldo di rigenerazione”, raggiungendo una temperatura ben superiore ai 1.000 °C per bruciare il carbone intrappolato.

Post-riscaldo: Le moderne candelette contribuiscono anche a rendere più pulite le emissioni dei gas di scarico. Generando un “post-riscaldo” per diversi minuti dopo l’accensione, il gasolio viene completamente bruciato durante la fase di riscaldamento.

I tre principali suggerimenti per la manutenzione delle candelette per un funzionamento affidabile durante tutto l’anno

Cercare difetti: Controllare regolarmente le candelette per verificarne il corretto funzionamento. L’uso di uno strumento di diagnosi per leggere i codici di errore può essere d’aiuto, ma tenete presente che i sistemi meno recenti non vengono monitorati. Pertanto, si consiglia di procedere con la misurazione della corrente assorbita dalla candeletta.

Pinza amperometrica: Utilizzare una pinza amperometrica per verificare il flusso di corrente. Controllare ogni candeletta singolarmente. Con i sistemi più recenti è necessario prima attivare il sistema di candelette con un diagnostico. La sola accensione, infatti, non sempre è sufficiente per l’attivazione delle candelette.

Corretto smontaggio e installazione: Per garantire uno smontaggio senza problemi, immettere olio nelle candelette e lasciarlo agire per alcuni giorni. Questo serve ad evitare che le candelette si spezzino. Con il motore a temperatura di esercizio, allentare con attenzione la vecchia candeletta e rimuovere lo sporco con aria compressa; quindi svitarla. Utilizzare una chiave dinamometrica che possa misurare la coppia di serraggio e assicurarsi che la coppia massima non venga superata per evitare che la candeletta si spezzi. Rimuovere eventuali depositi di carbonio nel foro della candeletta con un alesatore. Per montare la nuova candeletta, avvitarla prima a mano, quindi impostare sulla chiave dinamometrica la corretta coppia di serraggio specificata sulla scatola delle candelette NGK. Posizionare il dado della chiave esattamente sul dado della candeletta e procedere con l’avvitamento.

Ulteriori consigli si trovano su www.tekniwiki.com