HELLA, il fornitore automotive che opera sotto il marchio ombrello FORVIA, ha
presentato di recente i risultati finanziari completi relativi all’anno fiscale 2021/2022 (dal
1° giugno 2021 al 31 maggio 2022), confermando i dati preliminari pubblicati a luglio.
Malgrado la riduzione significativa nella produzione di autoveicoli a livello mondiale, il
fatturato consolidato di HELLA Group è calato solo leggermente dello 0,8% a 6,3
miliardi € nel periodo di riferimento (l’anno precedente era di 6,4 miliardi €); rettificato
per gli effetti di cambio e portafoglio, il fatturato è diminuito del 2,4% a 6,2 miliardi €.
L’utile rettificato prima di interessi e tasse (EBIT rettificato) ammonta a 279 milioni €
(l’anno precedente era 510 milioni €). Il margine EBIT rettificato si è attestato al 4,4
percento (l’anno precedente era dell’8,0 percento). L’EBIT dichiarato è sceso a 278
milioni € (l’anno precedente era di 454 milioni €). Il margine EBIT dichiarato si è quindi
attestato su un livello pari al 4,4 percento (l’anno precedente era del 7,1 percento). La
profittabilità di HELLA nel passato anno fiscale è stata impattata principalmente dalla
carenza di componenti, dall’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia e
dagli importanti investimenti in ricerca e sviluppo, risultanti dall’elevato portafoglio
ordini.
In base a questi risultati, il management della società ha deciso, in accordo con la
politica di dividendi stabilita, di proporre in occasione dell’HELLA Annual General
Meeting del prossimo 30 settembre il dividendo di 0,49 € per azione per l’anno fiscale
2021/2022.
“Nel passato anno fiscale, ci siamo dovuti confrontare con diverse sfide di mercato: dai
colli di bottiglia nella supply chain mondiale, agli effetti dei lockdown in Cina per
coronavirus alla Guerra in Ucraina, e a ulteriori aumenti nei costi dell’energia e delle
materie prime”, afferma il CEO di HELLA Michel Favre. “Alla luce di queste condizioni
avverse, siamo soddisfatti nel complesso dello sviluppo del nostro business. In primo
luogo, abbiamo ancora una volta avuto performance superiori a quelle del mercato e in
seconda istanza siamo stati in grado di assicurarci ordini record sulla base di numerosi
progetti di grandi dimensioni con i clienti. Entrambi testimoniano la stabilità e il futuro
orientamento del business model di HELLA.”
Ordini a livello record per circa 10 miliardi €
Nel passato anno fiscale 2021/2022, HELLA ha acquisito, solo nel settore automotive,
ordini per un volume totale di circa 10 miliardi €, cifra mai raggiunta in precedenza.
Questi progetti per i clienti, con i quali HELLA affronta le tematiche automotive del
futuro quali la mobilità elettrica, la guida automatizzata e l’illuminazione digitale,
comprendono assegnazioni per sensori radar a 77 GHz, sistemi per la gestione della
batteria, un pedale freno totalmente elettrico e il sistema di fari digitale SSL | HD.
HELLA ha inoltre iniziato l’attuale anno fiscale con numerose acquisizioni di progetti di
successo quali quelli relativi a convertitori ad alta tensione e a maschere frontali
multifunzionali, altamente integrate, o al sistema Smart Car Access. La società ha così
ancora una volta dimostrato in modo sostenibile la propria posizione di leader
tecnologico.
Il segmento automotive ha registrato performance superiori di 6,5 punti
percentuali rispetto alla produzione globale di autovetture
Lo sviluppo delle vendite per il segmento automotive nello scorso anno fiscale è stato
influenzato dalla decrescita globale nella produzione di autovetture, diminuita di
almeno il 9%. Malgrado questa massiccia riduzione, le vendite nel segmento
automotive sono diminuite solo del 2,1 percento a 5,4 miliardi € (l’anno precedente
erano state di 5,5 miliardi €). Il fatto che il segmento ha avuto ancora performance
superiori di 6,5 punti percentuali rispetto alla produzione globale di autovetture è
dovuto in prevalenza a lanci produttivi in grandi volumi in Cina e a una domanda in
generale alta per quanto riguarda i sistemi di illuminazione e i prodotti elettronici.
L’EBIT relativo al segmento automotive è sceso a 160 milioni € (l’anno precedente era
di 393 milioni €); il margine EBIT è stato perciò del 3,0 percento (l’anno precedente era
del 7,1 percento). Soprattutto la carenza massiccia di componenti elettronici, che ha
comportato un minore utilizzo della capacità, le inefficienze produttive e l’aumento dei
costi logistici e dei materiali, sono pesati sulla profittabilità. Inoltre, le spese maggiori in
R&S e l’ulteriore aumento dei costi energetici e delle materie prime ha avuto un impatto
sugli utili.
Le vendite Aftermarket sono cresciute del 15,6 percento, soprattutto grazie al
business nel mercato indipendente
Nel segmento aftermarket, le vendite sono cresciute del 15,6 percento a 538 milioni €
(l’anno precedente erano di 504 milioni €). Il segmento ha beneficiato, in particolare,
dello sviluppo positivo del mercato indipendente in numerosi mercati. Il business legato
a sofisticate attrezzature da officina ha anch’esso contributo all’aumento, tra l’altro
grazie alle elevate richieste dello strumento di diagnosi mega macs X, lanciato lo
scorso anno. Come risultato dell’effetto del mix prodotti e del significativo aumento dei
costi dei materiali e logistici, l’EBIT del segmento è diminuito a 60 milioni € (l’anno
precedente era di 68 milioni €); il margine EBIT è perciò del 10,2 percento (l’anno
precedente era del 13,4 percento).
Il segmento Special Applications aumenta le vendite dell’8,3 percento, a seguito
in particolare del forte business per macchinari agricoli e da costruzioni
Nel segmento Special Applications, le vendite sono aumentate dell’8,3 percento a 389
milioni € (l’anno precedente erano di 359 milioni €). Su tutto, la crescita è per la
maggior parte dovuta ai costanti business di successo con i costruttori di macchine da
costruzione e agricole. Parallelamente, business con altri gruppi di clienti hanno
recuperato. L’EBIT del segmento è cresciuto a 60 milioni € (l’anno precedete era di 46
milioni €), che corrisponde a un margine EBIT del 15,5 percento (l’anno precedente era
del 12, 8 percento). Il miglioramento è principalmente dovuto ai positivi volumi e agli
effetti di mix. Questo ha più che compensato l’aumento dei prezzi dei materiali.
Aumento significativo delle vendite e degli utili nelle previsioni relative ai
prossimi 12 mesi; in ogni caso permangono i rischi legati al mercato
Per il periodo compreso tra il 1° giugno 2022 il 31 maggio 2023, HELLA si aspetta di
generare vendite consolidate, rettificate in base a valuta e portafoglio, comprese tra
circa 7,1 e 7,6 miliardi €. Il margine EBIT rettificato in base a misure strutturali e a
effetti di portafoglio si prevede sia compreso tra 5,5 e 7,0 percento. “Anche se ci
aspettiamo in futuro un aumento significativo delle vendite e degli utili, il contesto di
mercato rimane volatile, non ultimo a causa del potenziale intensificarsi di conflitti
geopolitici, dell’aumento dell’inflazione e di ulteriori effetti del coronavirus”, afferma il
CEO Michel Favre. “Tuttavia, dato l’elevato portafoglio ordini e il nostro buon
posizionamento per quanto riguarda le tematiche automotive del futuro quali la mobilità
elettrica e la guida automatizzata, abbiamo i migliori prerequisiti per continuare in
futuro a svilupparci meglio del mercato. Per i prossimi 12 mesi ci aspettiamo che la
produzione mondiale automotive raggiunga dagli 80 agli 84 milioni di veicoli. Basandoci
su questo aumento aspettato di volume, oltre che su un’ulteriore ottimizzazione dei
costi, aumenteremo parallelamente la nostra profittabilità passo dopo passo. Importanti
sinergie che HELLA realizzerà con Faurecia sotto il marchio ombrello FORVIA
contribuiranno anch’esse.”
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