Presentati a Milano lo scorso dicembre, nel corso del Suppliers Meeting GroupAuto, i programmi 2014, le novità e le attività previste. Molti gli investimenti per rendere competitive le officine
Si è svolto lo scorso 9 dicembre a Milano, presso l’Hotel Principe di Savoia, il consueto Suppliers Meeting di fine anno GroupAuto. Diverse le attività previste per il 2014, anno in cui il Gruppo, che fa parte di GroupAuto International, celebra il quarantennale di attività. Un’occasione in più, come rimarcato da Domenico De Vivo, presidente, per intensificare l’impegno a sviluppare nuovi progetti per migliorare le performance dei soci. All’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 150 fornitori partner e 42 affiliati, sono intervenuti Fernando Pardo Diaz, supplier relations manager di GroupAuto International, Rosaria Amodio di Gipa, società di ricerche specializzata nei mercati post vendita dell’automobile, Diego Belmonte e Simone Guidi, rispettivamente direttore generale e marketing & IT manager di GroupAuto Italia. Ad aprire i lavori Domenico De Vivo, che ha illustrato i risultati raggiunti dall’organizzazione in un anno particolarmente difficile come quello appena concluso. “Come in tutti i momenti di crisi – ha sottolineato De Vivo – non mancano le sfide e le opportunità. Siamo convinti che lavorando bene sia possibile cogliere importanti occasioni di crescita. Nel 2013 abbiamo investito 1 milione di euro in diverse attività – e-commerce, banche dati sempre più perfezionate, formazione e servizi – che hanno portato risultati positivi per i soci. Il fatturato complessivo – auto e truck – sviluppato con i fornitori strategici si attesta intorno ai 346 milioni di euro. Il nostro obiettivo va in questa direzione: crescere e migliorarsi”. Ospite della convention, Fernando Pardo Diaz ha tracciato una fotografia dello stato dell’arte di GroupAuto International che, a oggi, riunisce 30 gruppi che operano in 46 Paesi, per un totale di 1278 distributori, 2872 punti vendita, 4500 officine auto, 740 officine autocarro e un fatturato che ha registrato nel 2013 un incremento del 10%, superando così i 5 miliardi di euro. “Lo scorso anno nuovi membri sono entrati in GroupAuto International e rappresenteranno l’organizzazione in Moldavia, America Centrale nei territori di Panama, Costa Rica, Honduras, Salvador, Guatemala, Nicaragua, Kazakistan, Paraguay, Georgia e infine Israele”. Diaz ha sottolineato le ottime performance in Europa di GroupAuto Francia, Germania e Italia. Quest’ultima vanta, oggi, la rete più numerosa di officine. Ricorda Diaz: “La crescita commerciale e le iniziative rivolte alla rete e agli automobilisti, portate avanti dalla filiale italiana, hanno valso il riconoscimento di Member of the year 2012”.
Evoluzione dell’organizzazione
“Nel 2013 abbiamo raggiunto i 100 milioni di euro in acquisto e 140 sono i punti vendita sul territorio nazionale. La presenza in Italia è consolidata: a oggi i membri GroupAuto sono 33 e la diversificazione del progetto officine con le reti PuntoPro, Autocheck-up, multimarca ha consentito di offrire ai diversi target di autoriparatori la possibilità di aderire alla rete più consona. Nel 2013 sono state 250 le nuove officine affiliate, per un totale di 1620 officine. E 2500 quelle che si avvalgono dei servizi GroupAuto. Il database dell’organizzazione si relaziona costantemente con circa 4000 interlocutori; gli accessi al portale sono oltre 100.000, 10.000 le telefonate ai call center tecnici. E ancora: 18 centri di formazione, 14 formatori, 30 corsi a catalogo e oltre 4000 partecipanti”. Quali i programmi per il 2014? Diego Belmonte parla di sviluppo dell’organizzazione e di maggiore coinvolgimento degli associati e della forza vendita. E per creare più coesione tra fornitori e clienti è prevista, entro il primo semestre di quest’anno, la messa a punto di incontri mirati, strutturati in modo da incentivare lo scambio di informazioni e, dunque, a vantaggio di tutti gli operatori. “Daremo, inoltre, il via a una promozione, in occasione del quarantesimo anno di attività rivolta al mercato dell’autoriparazione e svilupperemo un’iniziativa studiata per incrementare il numero dei partner, stimolando così la forza vendita e riconoscendole sempre più un ruolo propulsivo all’interno del Gruppo”. Simone Guidi non manca di sottolineare un’altra importante figura all’interno di GroupAuto: il fidelity manager – GroupAuto ne conta 60 – il cui compito è quello di collegare distributori, ricambisti e officine e presidiare il territorio. A livello logistico ci saranno ulteriori nuovi sviluppi. Guidi punta inoltre l’attenzione sull’evoluzione in corso del portale attualmente utilizzato, un sistema centrale che consente la gestione virtuale dei vari magazzini con interscambio dei prodotti. “È necessario avere la massima disponibilità orizzontale dei prodotti che il mercato chiede. I soci potranno convogliare le scorte in un unico ambiente centrale e verrà definita per tutti la stessa nomenclatura. Il nuovo progetto Webcat infinity warehouse, questo il nome, consentirà a ciascun fornitore dei nostri associati – seppure identificato in modo differente a seconda dell’appartenenza o meno al Gruppo – di essere connesso, visibile e identificabile. Il portale, in via di definizione, permetterà un servizio più efficiente e completo perché darà la possibilità di gestire un’offerta decisamente più ampia rispetto a quella usuale. E, dunque, aprire anche nuove possibilità di business – b2c o verso flotte – potenziando performance e sviluppo. Tra le novità previste per il 2014 anche nuovi specifici corsi per le officine, oltre all’ibrido anche un progetto di formazione manageriale per sviluppare competenze nella gestione del cliente. Infine, sul fronte gestionale, nuova evoluzione di ProMek, strumento fondamentale per la gestione dell’officina e del marketing/promozioni: sarà possibile da inizio anno effettuare la ricerca grafica per prodotto”.
Automobilista e manutenzione
“Sono oltre 21 milioni le automobili oggi che necessitano di manutenzione”. È quanto dichiara Rosaria Amodio, di Gipa. “Secondo i dati raccolti – continua Amodio – è evidente, negli ultimi anni, una contrazione delle immatricolazioni. Il crollo delle vendite ha fatto aumentare l’età media delle vetture: il parco circolante ‘tiene’, ma si riduce drasticamente il numero di auto con meno di tre anni. L’età media si attesta intorno agli 8,5. Si registra, inoltre, una stabilizzazione del numero di chilometri percorsi, circa 10.000 all’anno per vettura. E cambiano le abitudini dei consumatori, più informati e più oculati nella scelta dell’autoriparatore, attenti al rapporto prezzo-qualità. Tuttavia – rimarca Amodio – l’auto si usa, in Italia più che in altri Paesi d’Europa (l’80% del parco circolante è presente in città e paesi con meno di 100mila abitanti e con servizi per la mobilità ancora poco sviluppati ed efficienti) e la manutenzione, anche se rimandata nel tempo a causa di un minore potere d’acquisto dell’utente finale, resta una voce importante nel budget familiare”. 2500 euro è il costo medio all’anno per vettura, oltre il 40% del suo valore complessivo, circa 6.000 euro. Negli ultimi 12 mesi sono stati 55 milioni gli ingressi in officina che hanno generato oltre 233 milioni di operazioni (tra queste, il tagliando risulta essere il primo degli interventi ‘necessari’), per un totale medio di fatturato di 13 miliardi di euro. Sette volte su dieci le riparazioni vengono effettuate da officine indipendenti, tre su dieci da riparatori autorizzati o concessionari. Quanti sono gli autoriparatori? Secondi i dati Gipa, in Italia sono 55mila di cui 14.000 tra concessionarie e officine autorizzate e 41.000 tra meccanici indipendenti e altre categorie (stazioni di servizio, carrozzerie dotate di attrezzature per le riparazioni). “Un universo che ha subito, complessivamente, significative contrazioni negli ultimi anni – sottolinea Amodio – Gli attori in gioco sono quelli che, grazie anche all’appartenenza a network in grado di garantire i supporti necessari, possono offrire servizi completi ed efficaci”.
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