Sulla base di una stima iniziale della chiusura delle officine e del loro livello di attività, GiPA ha realizzato un primo scenario di quanto potrebbe costare al nostro mercato la riduzione delle attività per un mese intero.
Sappiamo poi, dall’esperienza in Cina, che la ripresa dopo la fine dello stato di emergenza non potrà essere immediata, condizionata dal sentiment dei consumatori.
Infine, diversi segnali lasciano presagire che il fermo potrebbe protrarsi e non essere limitato a un mese.
Il conto potrebbe essere più salato al termine dell’emergenza.
Un mese di chiusura delle officine, con un livello residuo fisiologico del 10%, rispetto all’attività osservata prima dei DPCM costa all’aftermarket 1,75 bil €, di cui 0,62 bil € di manodopera pari al lavoro di 110.000 tecnici in officina per un mese di lavoro.
GiPA sta lavorando per dare la prospettiva migliore dell’impatto sul nostro aftermarket italiano e sta conducendo analisi per fornire ulteriori informazioni
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